Salve a tutti da Costa do Seppi, oggi siamo contentissimi perché dopo una giornata di forti piogge è tornato il sole e le previsioni promettono bel tempo fino alla fine del torneo. Purtroppo questa bella notizia non va di pari passo con lo stato dell'impianto che ha probabilmente risentito dell'acqua eccessiva e ha riportato dei danni non indifferenti. Ieri siamo scappati per il forte acquazzone, così non abbiamo potuto vedere il disastro che si stava consumando, infatti nella notte i dodici ground, sotto l'acqua battente, sono diventati una poltiglia rivelando l'amara verità: erano veramente di carta pesta. Cosa non si fa per risparmiare e curare solo l'immagine! E' colpa della superficialità degli anni zero. Però non è tutto perché hanno fatto la stessa fine anche gli altri tre stadi a immagine e somiglianza dei centrali Slam. Gli abitanti di Costa do Seppi comunque non si sono scoraggiati, anzi hanno gioito alla tragedia e, già al nostro arrivo, al posto delle macerie abbiamo trovato una risaia, 4 campi di carote e due di patate avviati. Quindi ricapitolando, era tutto sparito tranne la Ou-Tri arena, che per fortuna, a parte qualche poltrona sradicata o squagliata, il muro del bagno sfondato, una colonna portante distrutta dalle testate di Montanes e alcune perdite dal tetto, quando siamo arrivati stamattina, era perfetta.
Ecco appunto, "ERA perfetta", perché è successo un altro piccolo disastro 10 minuti prima che iniziasse il match tra Troicky e Verdasco. Come detto in apertura, ieri è uscito un caldissimo sole estivo, c'era una leggerissima brezza che smorzava l'afa e l'organizzazione ha pensato di farci un regalo facendoci vivere il magico momento dell'apertura del tetto. Durante l'operazione è caduto intonaco sul pubblico, un motore si è incendiato facendo cadere le fiamme sulla tribuna nord e riempendo lo stadio di fumo, ma alla fine la magia è si compita, nonostante i 24 ricoveri per ustioni di quarto grado al 96% del corpo. Bellissimo ed emozionante, peccato sia stata la prima e ultima volta perché una volta spalancate le due grandi ante, queste sono cadute esternamente allo stadio svegliando i vicini impegnati nella pennichella pomeridiana, tra cui il nostro amico Alfredino Settecamicie, che cogliamo l'occasione per salutare. Due minuti dopo è stato battuto il comunicato che informava che in nessun posto era mai stato specificato che Costa do Seppi fosse un torneo indoor, anzi, si teneva a rendere noto che anche quest'anno, come tradizione, sarebbe stato all'aperto. Le solite manfrine politiche! Dopo questo inizio da pelle d'oca si sperava di vedere anche del tennis e i giocatori sono finalmente scesi in campo. Troicki per fare il burlone si è messo la barba finta e gli occhiali per sembrare Tipsarevic mentre Verdasco si è fatto srotolare un tappeto rosso per la sfilata: infradito D&G, boxer carta da zucchero Armani e canottiera Fred Perry verde, foulard rosa Cavalli e occhiali Ray-Ban blu elettrico. Stavolta coi capelli non ha sfoggiato un'acconciatura trendy, ha solo modellato le punte della cresta per ricreare in scala la Ou-Tri arena, quando era tutta intera, il che rendeva la sua pettinatura molto kitsch ai critici in prima fila. Abbiamo quindi dovuto aspettare altri 10 minuti che si vestisse come Dio comanda per poter giocare a tennis.
Durante il sorteggio il serbo, convinto di fare la battuta del secolo si è avvicinato all'arbitro e gli ha detto "Guardi che non sono Tipsarevic, ma Troicki travestito!". L'uomo l'ha guardato schifato e gli ha risposto tutto d'un fiato "Ti dico solo che per fare questa minchiata di torneo mi hanno espropriato il terreno, quindi sto lavorando a 400 chilometri da casa che devo percorrere in groppa a un asino, perché ho dovuto vendere la macchina per comprare da mangiare a mio figlio appena nato, sono già due giorni che non dormo e se provi a rifarmi un'altra battuta così triste ti do questo calcio in culo così forte che quando ti devi sedere al cesso il livido di chiederà pietà". Standing ovation di 20 minuti per l'arbitro. Intanto è tornato Verdasco dagli spogliatoi, proprio mentre Troicki si stava togliendo la barba finta, e come lo spagnolo l'ha visto ha iniziato a ridere a crepapelle perché pensava veramente fosse Janko! Era l'unico idiota all'interno dello stadio che ci era cascato come un pirla. Così Viktor, ringalluzzito da questo successo, non si è fatto pregare e ha provato a rispolverare dei classici come la toccata di palle accompagnata dal suono della trombetta "Popi popi" o il classico "Tirami il dito..." seguito da scoreggia. Verdy era ormai schiattato a terra dalle risate coi crampi in pancia. Il serbo di riserva era emozionato, aveva finalmente trovato uno sulla terra che rideva alle sue battute così l'ha omaggiato con 24 errori gratuiti e il primo set è andato a Nando per 6-0. Il pagliaccio in progress, prima dell'inizio della seconda partita ha chiesto di potersi assentare un po' in bagno ed è tornato vestito da Sharapova. Sempre molto originale. Il pubblico ovviamente l'ha subissato di fischi e insulti, ma alla visione, Verdasco è caduto vittima di un incantesimo, si è innamorato all'istante e anziché giocare, buttava le palline perchè aveva come unico intento quello di fare il filo alla fanciulla. La stupidità dello spagnolo stava superando quella di Berdych e Melzer messe assieme. Alla fine, il bamboccione è riuscito a perdere il set 6-0 e riaprire inaspettatamente la partita. Ormai l'amore provato per la bionda tennista era eccessivo così Nando ha optato per la dichiarazione d'amore a fine secondo set, ma mentre parlava in ginocchio, il serbo, convinto di assestargli la gag del millennio, si è tolto la parrucca "Sono io!". Il fumo ha iniziato a uscire dalle orecchie dello spagnolo, l'acconciatura elaborata si è smontata ed è diventata una pettinatura normale e guardabile, il che gli ha permesso di giocare bene a tennis e in 10 minuti ha asfaltato il serbo con un violento 6-0. Alla distruzione del finto pagliaccio il pubblico si è esaltato talmente tanto da far crollare la tribuna est, ma soprattutto desiderare una seconda partita. Evento raro a Costa do Seppi.
Presto detto, dieci minuti dopo, il tempo necessario per farci una birretta allo stand di Giggi er Trombetta, Roddick e Lopez venivano annunciati in campo da un signore che urlava dentro un tubo di cartone arrotolato, perchè l'impianto audio si era fulminato con la caduta del tetto. Ora non sappiamo se gli spagnoli si fossero messi d'accordo per scassare la minchia a ogni pre-partita con la loro sfilata, fatto sta che anche Feliciano, leggendo che lui è il tocco di tennis retrò nel torneo, dopo aver provato a emulare Borg nel turno precedente, ieri si è presentato sul tappeto rosso coi capelli cotonati, la fascia in testa di spugna rossa, il completino Sergio Tacchini e la racchetta rigorosamente in legno Dunlop. E solo questo vi farà immagina quanto l'abbia vista quando Roddick era al servizio. Tutto sommato lo Lopez, nonostante sia entrato nel torneo per errore, in quanto a minchiaggini non sfigura per niente dentro questa edizione di Costa do Seppi. L'americano invece, anziché fare il suo ingresso in campo tenendo per mano il raccattapalle, è entrato accompagnato dal suo cappellino che ormai cammina, parla e già fa il tifo per il papà dalla panchina. Cresce molto velocemente! Come detto in precedenza, rispondere a mine che vanno a 220 all'ora con la racchetta di legno non è semplice, anzi, per quel che abbiamo visto, impossibile. Per cui i punti si giocavano solo nei turni di servizio dello spagnolo, coadiuvato dal fatto che lo statunitense in risposta, presupponendo dovesse spostarsi e quindi spargere litri di sudore in più parti del campo, è stato obbligato a giocare con un nuovo sistema drenante che, tramite aghi di un centimetro di diametro, gli aspirava il sudore direttamente da sotto la pelle. Era abbastanza invasivo e pesava appena 38 chili vuoto fino a un massimo di 69.6 al pieno di sudore. Praticamente in campo sembrava ci fosse Robocop, ma l'efficacia era formidabile, non più una goccia che potesse disturbare sulla superficie di gioco. In compenso, tutto questo ambaradan ci faceva i coglioni come una capanna: Roddick vinceva tutti i turni di servizio a zero, tranne in qualcuno dove si distraeva per accudire il cappellino in panchina e faceva doppio fallo, poi bisognava attendere 20 minuti per montargli il sistema drenate e quindi attendere che Lopez riuscisse a colpire la palla con la sua racchettina di legno accordata in budello 12-11. E così via. In pratica dopo 40 minuti erano appena 1 pari e per non rompere la tradizione di Costa do Seppi ci siamo addormentati nelle nostre poltroncine massaggianti che funzionavano ancora perfettamente. Svegliati tre ore dopo abbiamo appreso con gioia che erano arrivati appena al tie-break. Si, eravamo contenti perchè con quei ritmi, avremmo potuto dormire altre due ore in quelle comode poltrone senza perderci niente di interessante, se non la vestizione di Roddick col sistema drenante a ogni cambio campo e Lopez che dopo i colpi rimaneva in posa per farsi fare la foto o eseguiva il rovescio col saltello, che, non sapendo fare, gli finiva sistematicamente a rete.
Ma proprio mentre stavamo sognando una dolce cenetta romantica con le groupies dello spagnolo, siamo stati svegliati dalle sue urla feroci. Pare che, dopo 58 ace di Roddick, fosse finalmente riuscito a centrare la palla rimandandola in campo, ma l'arbitro avesse chiamato l'overrule per darla out. Felix si è minacciosamente diretto verso il giudice di sedia chiedendogli spiegazioni sul cambio di valutazione e ha ricevuto la risposta più ovvia "L'ho vista fuori non potevo fare diversamente". Istantanea la risposta di Lopez "You can't be serious, man. You cannot be serious! That ball was on the line!". Aveva abbastanza stancato col suo volersi calare nel tennis retrò. Andy sentendosi derubato del suo ruolo ha provato a fiondarsi verso il giudice, ma purtroppo, non essendoci il suo giocattolo preferito Fergus Murphy, gli è passata la voglia e ha semplicemente chiesto il challenge che ha confermato la decisione dell'arbitro, portandolo al match point. Lo spagnolo però non si è arreso, ha cominciato a insultare l'occhio di falco, gli arbitri comunisti, ha spaccato tutte le racchette a terra fino a quando ha preso il point penalty e quindi perso la partita. Visto che stavamo dormendo, dal tabellone abbiamo appreso che Roddick ha battuto Lopez 7-6(45) 6-7(89) 7-6(96) in 7 ore e 59 minuti.
Anche la quarta giornata di torneo è andata e le sorprese non sono certo mancate a partire dal primo minuto col crollo del tetto. La situazione si fa interessante per Verdasco che ha ben due vittorie insperate mentre a pari merito Troicki e Roddick ne hanno uno. Importantissimo lo scontro diretto al prossimo turno. Per quanto riguarda Feliciano, la questione qualificazione si fa critica, per non dire, senza speranza. Per ogni dubbio vi rimandiamo QUI alla homepage del torneo e QUI per il tabellone aggiornato. Buon tennis!
2 commenti:
Ma lo sapete che con tutta questa compassione londinese non si riesce più a distinguere fra il Masters vero e CdS? L'anno prossimo li faranno diventare un combined e magari per voi sarà finalmente la volta buona per commentare a fianco di Elena Pero!
Hai ragione Chiara, Londra forse è anche più compassionevole di Costa do Seppi. Comunque sei un genio, l'idea del combined non è niente male soprattutto per riscoprire l'emozione di parlare con Elena Pero! Proveremo a mandare la tua idea a SKY e, se passano la proposta, ti chiameremo come opinionista ufficiale di ControBreak :D
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