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venerdì 11 novembre 2011

Djokovic si ritira da Bercy e Tsonga è già in semifinale, tutto il resto è il solito disco rotto

Eccoci. Come di consueto, arrivati ai quarti di un ATP 1000, i nostri orgasmi di speranza si smorzano drasticamente perché ci ritroviamo puntualmente a raccontarvi le solite cose, con i medesimi nomi e praticamente gli stessi punteggi. Potremmo quasi ricorrere al copia e incolla selvaggio senza grossi problemi. Di tutti quelli che oggi scenderanno in campo abbiamo solo due nomi anomali Monaco (che di certo non ha conquistato l'immagine del post perché entrato nei nostri cuori, ma solo perché quella faccia fa ridere) e Isner, che si troveranno di fronte, rispettivamente, Federer e Ferrer. In pratica l'argentino e lo statunitense sono due Dead men walking e lo sanno benissimo. Djokovic nonostante abbia passato (a fatica) il turno, ha deciso di ritirarsi dal torneo parigino regalando la semifinale a Tsonga. Ma come rito vuole, arriviamoci per gradi facendo il rapido excursus del giorno prima.

Il giullare serbo ha avuto il privilegio del bye agli ottavi trovandosi di fronte il connazionale Troicki. Quest'ultimo, non aveva la minima intenzione di fare l'anarchico e infrangere la regola che vieta a un serbo di battere Nole, così, dopo aver portato a casa il primo set, ha smesso di giocare lasciandosi andare in un'ondata di compassione come solo i veri professionisti del settore sanno fare, e in questi giorni, in cui il Gran consiglio della compassione è intento notte e giorno a decidere gli 8 di Costa do Seppi, non è proprio una mossa vincente. E' finito anche il sogno di Seppi, arrivato agli ottavi dopo aver giocato anche le qualificazioni, per cui si merita almeno un "bravo" visto che solitamente non è abituato a giocare più di due partite consecutive in un torneo maggiore. Il killer dell'occasione è stato Tsonga. L'italiano ci ha deliziato dei suoi classici rovesci a mezza rete, e break subiti in apertura di set per uccidere ogni speranza sul nascere. Siamo alle solite, ma parliamo di un avversario già tra gli 8 di Londra, non potevamo pretendere la Luna. Il pugile, come anticipato sopra, è già in semifinale visto che Nole ha abbandonato il torneo per i soliti problemi alla spalla. Il serbo ci è o ci fa? La risposta la sapremo tra poco più di una settimana al Masters dei principi. Sterili i ragionamenti del tipo "Se Seppi avesse vinto ieri, adesso sarebbe in semifinale" semplicemente perché non è accaduto e non c'erano nemmeno possibilità accadesse. Quindi mettiamoci l'animo in pace così come ha fatto il Dio Dolgo che ha voluto fare l'ultimo sforzo di stagione, regalandoci qualche abbaglio di luce, prima di piegarsi alle forze del male spagnole di Ferrer e prendersi la pausa di dicembre. Era la classica partita che pone il solito quesito senza risposta dello sport in generale "Meglio vincere annoiando o perdere divertendo?". Per restare in tema, nella notte si è giocato Lopez-Isner. Un giocatore "di fino" contro un bazooka vivente. Ovviamente ha vinto l'americano un match inguardabile, facendoci ricadere nel quesito proposto sopra. A voi le conclusioni.

Dall'altra parte di tabellone Federer ha spazzato via senza pietà Gasquet in due set velocissimi, non gli ha lasciato il tempo nemmeno di fiatare. Probabilmente voleva vendicarsi per la figuraccia fatta a Roma quando perse da Riccardino al terzo. Ora per lo svizzero Monaco, passato ai quarti in seguito al ritiro Fish, neo-qualificato a Londra, ma già in dubbio a causa di questo alone di infortunio che lo perseguita da settimane. A lui subentrerebbe Ringhio Tipsarevic che ieri ha perso contro Berdych in un match che farebbe gola a Costa do Seppi. Fortunatamente il serbo ha dalla sua parte una stagione molto buona per cui non pensiamo riceverà l'invito per il Masters della compassione. Però non si sa mai, vedremo. Invece siamo abbastanza emozionati nell'annunciarvi un altro contendente ufficiale al titolo di Costa do Seppi: Andy Roddick. Effettivamente quest'anno non ha concluso niente nei tornei che contano e, perdendo un po' da chiunque, non ha fatto altro che tirarsi dietro un'orgia di compassione e pena fino a ieri, quando a testa bassa ha dovuto cedere a Murray con un doppio 6-2. Se ci aggiungiamo l'asfaltata subita da Federer la settimana scorsa, l'epilogo della sua stagione, e forse della sua carriera, non poteva che essere questo.

Oggi è giornata di quarti di finale a Parigi-Bercy e in caso vogliate un quadro più chiaro della situazione vi rimandiamo, come al solito, alla nostra pagina Livescore dove troverete tutto il necessario. Buon divertimento!

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