Mentre l'Italia sta andando in fallimento e Bruno Vespa prova ad anestetizzarci parlando di santi e Padre Pio, anche noi cerchiamo di distrarvi un po' facendo una piccola cronaca di quanto accaduto in questi ultimi due giorni nei tornei di Basilea e Valencia. La differenza è che noi non pretendiamo di essere giornalisti.
Fatte le dovute premesse andiamo a vedere cosa ci stanno riservando i due ricchi Atp 500 di questa settimana dove, Nadal e Soderling a parte, sono scesi in campo quasi tutti i big. In terra iberica, e c'era da aspettarselo, si è presentata gran parte dell'Armada spagnola, per questo stiamo cercando di seguire il torneo il meno possibile.
A dire il vero volevamo farlo ieri per il match di Dolgopolov, ma la Luce purtroppo è stata spedita nel campo due non coperto dalle telecamere, per cui ci siamo dovuti accontentare del Livescore. Forse è stato un bene, vista la netta sconfitta rimediata dal funambolo ucraino contro Granollers. E pensare che in contemporanea il bellissimo Centrale di Valencia, ospitato nella famosa struttura progettata da Calatrava, ha visto affrontarsi Ferrer e Verdasco, quest'ultimo autore di un ottimo saggio di compassione. Pare, ma sono solo voci, che il madrileno sia uno dei papabili candidati per la seconda edizione del Master della Compassione, ma sono solo voci, il Gran Consiglio di Costa do Seppi ancora non conferma. Sempre a Valencia è presente anche Fognini, che lunedì si è sbarazzato con una certa autorità di un Gimeno qualsiasi e ora attende "Pico" Monaco. A soffrire, e non poco, è stato invece Tsonga, portato al terzo dalla WC spagnola Javier Marti, uno che sul suo profilo Atp non ha nemmeno la foto, figuratevi il livello. Tra gli altri risultati importanti di Valencia segnaliamo il tentativo di resurrezione di Davydenko, vincitore su Simon (la partita è stata vietata al pubblico per oltraggio alla decenza), e le vittorie di Monfils, Mahut e Anderson. Per gli altri risultati potete fare un saltino qui.
E veniamo a Basilea, dove immancabile si è presentato ai nastri di partenza Roger Federer, portandosi purtroppo dietro anche Mirka. Il padrone di casa ha fatto il suo esordio contro il nostro Potito, autore di un buon match ma come previsto sconfitto in due set. Due paroline sulla superficie. Fino all'anno scorso il tappeto rossiccio sul quale si giocava il torneo elvetico era uno dei più veloci del circuito, il che rendeva molto divertente guardarlo. Ora anche gli svizzeri, notoriamente neutrali a abituati a fare un po' come cavolo li pare, si sono adeguati agli standard Atp, peccato.
Ieri è sceso in campo anche Djokovic, tornato a giocare dopo l'infortunio in Davis, e ovviamente non ha voluto mancare di proporre una della sue inutili e fastidiose gag con le quali cerca a tutti i costi di rendersi simpatico (potete vederlo qua con una maschera di Halloween). Sapevamo che Malisse non gli avrebbe potuto creare grossi problemi, ma una volta andati al terzo set sotto sotto ci abbiamo sperato (nonostante si sia sfracellato una gamba in un tentativo di recupero), peccato che il belga sia sempre quello che conosciamo tutti da anni, talentuoso ma incapace di chiudere quando occorre. E mentre il serbo soffriva sul centrale, sul campo 2 Seppi piegava al terzo, e con una certa autorevolezza, Gilles Muller. Ora l'altoatesino avrà Nishikori, vincitore al terzo su un compassionevole Berdych. Il ceco, sceso in campo con l'intenzione di spazzar via il povero giapponese, ha vinto il primo set 6-3, per poi iniziare a sbagliare tutto il possibile, è stata quasi una pena guardarlo.
Oggi in Svizzera fanno il loro esordio Murray e Roddick mentre torna in campo Federer contro Nieminen. A Valencia invece c'è un interessante Cilic-Raonic. Buon fallimento dell'Ital... ehm, buon tennis a tutti.
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