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lunedì 28 novembre 2011

Londra 2011: finale. Trionfa Federer e 70° titolo della carriera, su un combattivo Tsonga

Tutto nella norma, anche se con qualche brivido di troppo. Roger Federer ha vinto il suo sesto Master della carriera, nessuno ne ha quanto lui, dopo aver battuto in finale, non senza patemi, Jo-Wilfried Tsonga.

Tra i due era il terzo incontro in altrettante domeniche consecutive, e vi diciamo la verità, per un po' abbiamo pensato di assistere ad una replica dei match precedenti, con il primo set ad appannaggio di Federer, anche se con Tsonga nettamente più centrato e deciso rispetto all'inizio dei due precedenti incontri. I due infatti sono andati a braccetto fino al 4-3 del primo parziale, dove abbiamo assistito al solito leitmotiv che caratterizza le partite dei primi tennisti del mondo quando giocano con quelli delle cosiddette retrovie: il break al momento giusto nonostante non stessero dominando. In quel frangente lo svizzero ha infatti approfittato dell'istante di sciopero dell'unico neurone presente nella testa di Tsonga, ha breakkato il francesone e portando a casa il successivo proprio turno di battuto è andato avanti di un set.
Tutto nella norma, quindi, ancor più nel secondo set, quando il cioccolataio svizzero ha breakkato il suo avversario al sesto game, facendo sembrare il match più scontato di quanto pensassimo alla vigilia. E invece... A un passo dalla morte nel secondo, Tsonga si è ritrovato nella situazione a lui più consona, quella nel quale deve rischiare il tutto e per tutto e sparare a 1000 all'ora ogni cosa gli passi davanti. A volte gli va bene, e a volte no. Ieri gli è andata bene eccome. Federer, nel momento in cui serviva per il match, forse pensando a cosa mai stesse accadendo nella lontana Costa do Seppi, è caduto in una profonda compassione e ha sparacchiato allegramente tutte le prime a rete facendosi trapassare in risposta alle seconde e quindi breakkare, riportando Tsonga pienamente in partita. Con questa nuova carica si è arrivati al tie-break che il campione di Le Mans ha vinto per 8-6 annullando anche un match point.

Si è andati quindi al terzo e il ricordo delle partite perse dopo aver sprecato un match point è sicuramente brillato nella testa dello svizzero, ma soprattutto nelle mutande. Ma invece è stato cinico e ha regalato il solito lieto fine che caratterizza le partite dei top players dopo che soffrono. All'ottavo gioco è arrivato il break, e questa volta decisivo. Il neurone di Tsonga è entrato nuovamente in vacanza anticipata (è incredibile quanti passaggi a vuoti colpiscano il francese, anche contro tennisti non di primissimo livello), e Federer ha così avuto la comoda possibilità di servire per il match, chiudendo quindi 6-3 6-7(6) 6-3.

Titolo numero 70 per l'elvetico, giunto alla 100esima finale della sua carriera. Che dire, potrà piacere o non piacere, molti lo ritengono un Dio, altri provano un po' di antipatia per lui e per quel fare troppo serioso. C'è chi dice che molto tornei li ha vinto contro gente del calibro di Gonzales e Philippousis, si, però altri li ha vinti battendo Agassi, Nadal e Murray. D'altronde non è colpa sua se Djokovic, Murray e Nadal sono nati qualche anno dopo rispetto a lui o sono morti prima della finale quando invece lui ci arrivava, e se l'unico tennista quasi della sua età che poteva quantomeno impensierirlo per qualche anno, Marat Safin, ha preferito testare le qualità amatorie dei 3/4 della popolazione femminile terrestre anziché concentrarsi sul tennis (ovviamente secondo noi ha fatto benissimo). Tanto di cappello quindi al campione svizzero, ma complimenti anche a Tsonga, che se aggiustasse qualche cellula cerebrale l'anno prossimo potrebbe benissimo impensierire i migliori. Speriamo.

2 commenti:

Chiara ha detto...

Probabilmente il mononeurone di Jo-Willy era già in vacanza o si interrogava su come stesse andando la finale di CdS... comunque adesso non riesco a togliermi dalla testa l'immagine di Mirka in giarrettiera appesa al lampadario, per riprendermi mi toccherà guardare "L'esorcista" due o tre volte di fila!

Walk Over ha detto...

Beh si, il mononeurone si chiedeva come mai stesse a Londra mentre tutti gli altri mononeuroni se la spassavano nel loro habitat naturale, Costa do Seppi! Su Mirka ti diamo anche la notizia che a quanto pare è incinta, un altro motivo per goderti la visione dell'Esorcista più e più volte!

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