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domenica 20 novembre 2011

Costa do Seppi 2011: l'inizio di un sogno...

Sembra ieri, quando abbiamo lasciato di corsa Costa do Seppi per non pagare il conto dell'albergo, invece è già passato un anno, ed eccoci di nuovo in diretta sul posto, per raccontarvi il tanto atteso Masters della Compassione 2011. Certo, è impresa difficile superare o almeno eguagliare lo straordinario successo dell'anno scorso, ma i nuovi partecipanti sembrano agguerriti per riscattarsi dai fallimenti di questa stagione. Presupposto ideale per aspettarci atti di ineguagliabile compassione, e non stiamo aspettando altro! Per i nuovi adepti, vogliamo ricordare che a Costa do Seppi, in contemporanea col Masters dei Principi a Londra, si gioca l'esclusivo Masters della Compassione, un torneo che l'ATP tiene nascosto perché riunisce i peggiori 8 che durante l'anno si sono distinti per aver fatto particolarmente pena e noi di ControBreak abbiamo comprato i diritti per potervelo raccontare. La scorsa edizione era stata dominata da Seppi, così a questo giro hanno deciso di non convocarlo per dare a qualcun altro la possibilità di mettersi in mostra. Ma come al solito procediamo per gradi.

Quest'anno gli organizzatori non hanno preso l'evento sottogamba e dando fondo a tutti i risparmi delle casse comunali, hanno organizzato un evento di dimensioni abnormi, inferiore solo alla dimensione che raggiunge la racchetta di Seppi, negli istanti di infima compassione. Come da programma, ieri sera si è proceduto con l'inaugurazione dell'impianto. Nei mesi precedenti si è provveduto a dotare ogni abitante di Costa do Seppi di un biglietto omaggio e non riuscivamo a capire quale fosse lo scopo di tutto questo visto che l'anno scorso la finale si è giocata nell'orticello di zio Peppiniello dopo aver tagliato i ciuffi di carote, messo una fune tra due alberi come rete e al massimo ci stavano 100 persone. Ma come il bus è arrivato a destinazione, nei nostri occhi si è dipinto lo stupore. Molti dicono che stando sotto lo stadio di San Siro sembra di trovarsi al cospetto di una montagna, ecco, questi non hanno mai visto il nuovo impianto di Costa do Seppi. Dodici campi ground coperti grandi quanto il centrale di Roma, il court 3 che riproduce il centrale di Wimbledon, il 2 la Rod Laver Arena, l'1 il Philippe Chatrier (ma coperto) e il centrale l'Arthur Ashe, con l'aggiunta di una fila di posti e la copertura che lo rendono quindi lo stadio del tennis più grande e funzionale della terra. Tanto di cappello, anche se per il Masters avrebbero usato solo il centrale e, con i biglietti a 2000 dollari il più economico, non si sa come l'avrebbero riempito. Inezie al cospetto di tale maestosità. Certo che ieri, con cotanto posto, tutta la popolazione di Costa do Seppi poteva starci benissimo. Accidenti a noi, infedeli! Terminato il giro esterno dell'impianto, ci hanno fatto entrare nel centrale, denominato "Ou-Tri arena" e, appena dentro, dire che siamo rimasti a bocca aperta è riduttivo: per ogni spettatore c'è una poltrona massaggiante e riscaldata a proprio piacimento e, all'altezza dei piedi, un frigo-bar personale. Ogni postazione è dotata di auricolari per ascoltare la radio in caso ci si annoiasse e occhiali per vedere highlights di fine set e occhio di falco in 3D. Sbalorditivo! La superficie di gioco è studiata per essere una perfetta media di velocità tra terra, cemento, erba e il campo di casa Seppi e una serpentina interna ne regola automaticamente la temperatura per abbattere cambiamenti di clima e umidità. Per concludere, l'illuminazione di ultima generazione simula la luce del sole per i giocatori che avessero problemi di vista. Non c'è da lamentarsi!

Stavamo cominciando a intristirci all'idea che il giro turistico di inaugurazione fosse terminato quando una voce in Dolby Surround 5.1 ci ha invitato ad accomodarci perché c'erano ancora sorprese. Non abbiamo esitato. Improvvisamente si sono abbassate le luci e dei laser hanno ricreato in 3D nell'aria gli highlights della precedente edizione, ma dopo 5 minuti di visione di errori gratuiti e rovesci a metà rete di Seppi abbiamo optato per sfruttare le comode poltroncine e farci un pisolino, come un altro migliaio di persone nello stadio. Dopo 3 quarti d'ora di immagini inutili si sono registrati 2 suicidi per disperazione, 10 coma irreversibili per noia e 6 amplessi, ci ha svegliato la voce dello speaker che annunciava di tenerci forte perché il meglio doveva ancora arrivare e così facendo ha chiamato in campo i campioni. Tutti pensavano di vedere i partecipanti di quest'anno e invece sorpresa delle sorprese ecco srotolarsi un lungo tappeto rosso ed entrare tutti i compassionevoli del 2010 uno ad uno, e tutti accompagnati da fischi e fantasiosi insulti. C'era proprio un clima di festa imperdibile. Ha aperto le danze Wawrinka sgranocchiando il suo immancabile Duplo e per l'occasione si è vestito da Uovo Kinder, molto probabilmente per nascondere l'addominale rilassato. Subito Fra' Cilic, vestito col suo nuovo saio ruvido, frustino di filo spinato in azione sulla schiena, nella quale sfoggiava un enorme tatuaggio della Binetti, ma nonostante stesse soffrendo, era sorridente per aver rincontrato i suoi primi amici di convento. A seguire Bolelli, e tutti si sono chiesti "E' Mutu o Pellissier quello?", assieme a Fognini in giacca e cravatta. Ci siamo quindi lustrati gli occhi con Dolgopolov, si è vero che lo definiamo Luce, ma la nostra gioia era più che altro perché si è portato dietro le modelle croate. Gulbis non poteva arrivare perché è stato invitato anche quest'anno e si stava preparando per i round robin, così ha mandato in rappresentanza le sue escort gnocche, immediatamente accalappiate da Fogna. Mancavano solo i finalisti dell'anno scorso e con nostra meraviglia, sono usciti in tenuta da gara. Ebbene sì, Seppi e Gasquet avrebbero inaugurato la superficie del campo con un'esibizione di lusso. Appena annunciato questo, gli addetti hanno messo il lucchetto alle porte, onde evitare che il pubblico fuggisse disperato, e così abbiamo dovuto assistere al supplizio. Durante la partita i vecchi partecipanti di Costa do Seppi passavano per raccogliere offerte a scopo benefico. Gli incassi della serata infatti sarebbero stati devoluti alla Pro Kennex, che produce racchette solo per regalarle a Seppi senza nessuno che le acquisti, e per gli orfani dei cameraman morti nella deflagrazione delle telecamere, autodistrutte dopo aver inquadrato Mirka. Nobili iniziative.

I due fuoriclasse sono stati microfonati in modo che potessero anche intrattenere il pubblico mentre ci regalavano le loro perle di compassione. Lo show è partito subito dal riscaldamento quando non riuscivano a fare oltre due scambi perché il rovescio di Seppi finiva sistematicamente a metà rete. Ogni colpo era accompagnato da un boato del pubblico, ma a volte non si disdegnavano rutti e conati di vomito per enfatizzare l'evento. Si è dato il via alle ostilità col servizio in mano al fuoriclasse di Caldaro che, senza pensarci su, ci ha regalato 3 doppi falli consecutivi. Il francese emozionato, per essere a un passo dal fare un break in apertura, si è messo in testa che avrebbe dovuto conquistarlo nel modo più spettacolare possibile in modo da essere ricordato nella storia: un tweener di rovescio. Così si è messo di spalle in attesa della palla e l'altoatesino, pensando che Riccardino avesse in mente qualche tattica più compassionevole di lui, ha fatto il quarto doppio fallo con due consecutivi falli di piede. Genio. Acclamato dalla folla e fiero in volto si è apprestato al cambio campo. Il servizio spettava quindi al transalpino che, tremolante per il break in apertura, è caduto a terra. Seppi, ormai padrone del palco, ha esclamato al microfono "Ti faccio paura vero?", ma in tutta risposta si è sentita la flebile voce del francese che rispondeva "Aiuto non respiro". E' entrato di corsa un medico e dopo 8 scariche per fargli ripartire il cuore, il francese si è potuto alzare e riprendere il gioco, ma l'arbitro intransigente sul regolamento, visto che nessuno poteva garantire che non stesse fingendo, ha dato i due game a Seppi per far rientrare l'intervento nel Medical time out del secondo cambio campo. Solo a fine gara abbiamo scoperto che a Gasquet era venuto un vero infarto per l'emozione di essere in vantaggio. Evento raro. Ripreso il gioco sul 2-1 per Andreas, l'italiano, vedendosi avanti senza aver fatto niente, si è montato la testa e forgiandosi dell'appellativo che gli è stato dato di "diesel", in quanto nella maggior parte dei match del 2011 ha vinto in rimonta, ha deciso di prendersela comoda dichiarando al microfono "Ho vinto quand' ereN indietrRo di EINZ set, figuratevi coZa potrei fare ora che Zono già in vantaggEN ZWEI-EIN". Lo stadio ha tremato di fronte all'orda di insulti e fischi a questa spocchiosa dichiarazione, ma l'acustica del tecnologicissimo impianto è studiata in modo che i giocatori sentano l'assoluto silenzio del pubblico per non essere disturbati. Così Terminator ha cominciato a fare il pagliaccio provando a rispondere col manico, bendandosi, lasciando il campo vuoto per parlare con qualche ragazza del posto, fino a perdere il primo set 6-2. Il suo sorriso a trentadue denti non lasciava trasparire nessunissima preoccupazione tanto che si è concesso anche nel secondo set fino a trovarsi 5-0, 30-0 e servizio Gasquet. L'altoatesino non sembrava preoccupato, anzi, mettendosi il cappellino al rovescio ha dichiarato al microfono "AdesseN si Zioca!", ma ovviamente la risposta è stato un rovescio a metà rete. Eravamo agli sgoccioli, tre match point per il francese:
- prima di Gasquet in campo a 251 km/h. Eguagliato Karlovic!
- risposta steccata di Seppi che resta in campo
- palla a metà campo per un rovescio comodissimo e definitivo del francese
- racchetta di Andreas sempre più abnorme
- voce da bordo campo "Ma che bel rovescio!"
- Riccardino si volta e scopre che era Dolgopolov che commentava il fondoschiena di una modella croata
- Rovescio a rete e inizio dei ricordi della precedente edizione nella testa del francese, quando sembrava fra i due ci fosse del tenero
- ritorno di fiamma.

Ebbene si, da quel momento Gasquet non ha fatto altro che dedicarsi definitivamente a Dolgopolov, a scrutarlo nel pubblico mentre prendeva le offerte e controllare con chi parlasse. Intanto il punteggio andava fino al 7-5 per Seppi. All'annuncio del terzo set, qualcuno del pubblico ha tentato di soffocarsi a mani nude, ma con esito negativo. L'italiano è così tornato in campo per la partita decisiva gongolando come non mai, con sguardo alto e fiero, convinto di avere sempre dominato la scena. Il match è diventato quindi una tragedia, da una parte il francese, affranto e in lacrime, non riusciva più a rimandare la palla, dall'altra l'italiano, impegnatissimo, con una quantità di errori gratuiti pari ai punti di Gasquet. In pratica erano statistiche che avrebbero trovato ragione di esistere solo in meccanica quantistica. La risultante di tutto questo era che dopo 35 punti giocati erano ancora 1-0 per Seppi nel terzo. Nelle poltrone più lontane sono iniziati a sentirsi degli spari (che poi abbiamo scoperto essere suicidi volontari), fischi sempre più assordanti, attacchi di panico, lancio di monetine in campo fino a quando l'arbitro ha dovuto fermare il match che è finito in parità, così nessuno è rimasto scontento!

Tutto sommato, come inizio non è stato per niente male. Alla fine della serata, dagli ex partecipanti in giro nelle tribune per le offerte, è stato raccolto 48 centesimi di dollaro, due tappi di birra, un topo morto e un torsolo di mela mordicchiato, di uno spettatore che aveva confuso il sacchetto per le offerte di Bolelli, con uno dell'umido. Praticamente si è raccolto più a fine match, mentre liberavano il campo dalle monetine scagliate in testa ai giocatori, che non nella raccolta benefica, con l'unica differenza che quelle non erano state sganciate a fin di bene. Questo è Costa do Seppi!

Oggi in programma i primi match del torneo. Scenderà in campo il gruppo Ricchi & Poveri e seguiremo per voi Montanes-Baghdatis e Davydenko-Gulbis. QUI la homepage del sito e QUI il tabellone. A domani per la sintesi dei due match! Buon tennis!

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