Tenete bene a mente quest'immagine che vedete a sinistra perchè, se Djokovic non dovesse vincere Basilea e ritrovare la vecchia fiducia, sarà la stessa che vedremo a Parigi a metà settimana e a Londra quando abbandonerà la competizione già al termine dei Round Robin. Lo avevamo anticipato, a Supertennis continuano a dire che finge, ma era facilmente prevedibile che la pausa per l'infortunio, la paura di ricaderci e la perdita di continuità nelle vittorie, avrebbero creato non pochi problemi alla ripartenza del serbo. Soprattutto se contiamo che questo avviene a fine stagione quando tutti gli occhi sono puntati su di lui per vedere se riuscirà a chiudere da vincitore un 2011 da incorniciare. Per ora le nostre teorie sono più che confermate, infatti, se a Basilea escludiamo la vittoria facile sul compassionevole Kubot, appena il serbo ha incontrato qualcuno che sapesse tenere più di tre scambi, ha sempre faticato rifugiandosi al terzo set. Sono situazioni che non esistevano fino a tre mesi fa, quando solo un top five riusciva (forse) a prolungare la partita oltre l'ora e mezza di gioco. C'è poi da dire che vincere giocando male è una carica non indifferente di fiducia, il problema è che da qui a Londra ci sono poche possibilità di poter giocare mediocremente e portare a casa la partita per ritrovare sicurezza per il Masters, dove difficilmente si trova il buon samaritano che regala.
Ieri, il sacrificio a favore di Nole, è toccato a Baghdatis che dopo aver dominato il primo set, si è sciolto su se stesso concedendosi nei due successivi per 6-2 6-3. Ma ripetiamo che Babbo Natale non arriva tutti i giorni. Per esempio ora ci sarà da scherzare poco contro Nishikori che, dopo aver preso il posto di Berdych, ieri ha fatto fuori anche Kukushkin e oggi si troverà con tutte le carte in regola per tentare l'impresa di battere il numero uno del mondo e giungere in finale. Non ci stupirebbe se accadesse. Ma se nella parte alta si respirano i mille patemi del non ritrovato Djokovic, in basso c'è la sagra del vin brulè con un tabellone per Federer che più semplice non si può. Ai quarti si è trovato Roddick, cronicamente impossibilitato a battere lo svizzero, e infatti anche ieri non ha trasgredito andandosene con un umiliante 6-3 6-2. Pare che negli spogliatoi sia stato preso a schiaffi dal cappellino. Oltre il danno la beffa. Oggi, tanto per far nascere timori a Roger, chi c'è per lui? La polpetta. Solitamente Wawrinka ha il divieto della federazione svizzera di battere il connazionale bravo, figurarsi in casa di Roger, col pubblico contro. Sarà la solita umiliazione pubblica.
Anche Valencia si svolge nell'assoluta regolarità e anche il fatto che Monfils sia stato eliminato da Granollers non ci spaventa. Il problema dello spagnolo sta nel fatto che si culli troppo nello scudo della compassione nonostante abbia le carte in regola per fare un passo consistente (senza esagerare ovviamente). Trovandosi alle strette, con la finale da difendere e sfruttando anche il fatto che Monfils al posto del cervello ha la ruota della fortuna, si è dato da fare e ha portato a casa il match. Memorabile il primo set terminato 14 a 12 al tie-break per Granollers con una fantasia e colpi di compassione che farebbe sfigurare una partita di Costa do Seppi. Ferrer ha battuto facilmente Davydenko e anche questo era prevedibile visto che i due giocano a specchio, ma lo spagnolo è di misura più pallettaro, mentre Del Potro è andato facile su Querrey. In conclusione di serata, Monaco ha fatto fuori Ferrero con una discreta facilità. Sarà contenta l'Argentina che, in vista della finale di Davis, ha ritrovato anche lui, ormai finito nel dimenticatoio.
L'order di oggi recita Djokovic-Nishikori alle 14.30, subito seguito da Federer-Wawrinka, mentre per quanto riguarda Valencia abbiamo Granollers-Del Potro alle 16 e Ferrer-Monaco alle 20. Tralasciando l'ultima partita, che sarà la nostra ultima preoccupazione da seguire, non sappiamo come Supertennis si destreggerà tra la seconda semifinale di Basilea e la prima in Spagna perchè risulteranno praticamente coincidenti. Quanto era bello il doppio canale di SKY... Buon Murdoch a tutti!
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