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venerdì 25 novembre 2011

Costa do Seppi: gruppo Ricchi & Poveri. Insieme a Davydenko in semi anche Gulbis

Buongiorno a tutti dalla soleggiata Costa do Seppi. Ieri è stata la giornata dei primi verdetti qui al Master della Compassione, con Davydenko e Gulbis che nel gruppo Ricchi & Poveri hanno guadagnato le semifinali mandando a casa Bahgdatis e Montanes, quest'ultimo nemmeno sceso in campo e sostituito all'ultimo momento dall'alternate Bellucci, apparso non esattamente preparato all'evento, ma vi spiegheremo poi. Giunti all'Ou-Tri Arena abbiamo notato come l'esterno, fino all'altro ieri occupato dai fantascientifici campi fatti di cartapesta, è stato oramai invaso da tutti i contadini della zona, con diverse piantagioni di patate, carote, riso, grano, ulivi e viti. E' stato anche organizzato un mercato per il commercio dei prodotti tipici del luogo, che ha visto Baghdatis aggirarsi per ore e ore e assaggiare qualsiasi cosa sotto il felice sguardo dei venditori ambulanti.


Subito dopo il cipriota è sceso in campo per il match che lo ha visto opposto a Gulbis. Il suo ingresso è stato accompagnato da una ventina di buste per la spesa, e anche la sacca delle racchette era piena di ogni ben di Dio, scopriremo poi il perché. Gulbis ha invece voluto fare il suo solito ingresso pacchiano da miliardario, e approfittando del fatto che ormai il tetto della Ou-Tri Arena non esiste più, è atterrato direttamente sul campo con il suo bimotore tempestato di diamanti e due avvenenti escort cacciate recentemente dagli sgabuzzini di Palazzo Chigi. I freni del suo nuovissimo aereo però hanno mostrato qualche difettuccio, così che ci siamo visti costretti a salutare, oltre al tetto e alla tribuna est, già crollati, anche l'intera tribuna sud e coloro che la occupavano. RIP.

Dopo il minuto di silenzio per le vittime ha così potuto prendere il via il match. Baghdatis, che non aveva ancora fatto merenda, è apparso in buona forma, ma Gulbis si è potuto aggrappare al suo servizio portando il match al tie-break. In quel momento il lettone ha approfittato di un errore del suo avversario, distratto dal profumo di bucatini all'amatriciana che la signora Pinuccia stava preparando proprio in quel momento, e ha così conquistato un mini-break decisivo che gli ha consentito di far suo il primo parziale. Dilaniato dai morsi della fame, Baghdatis ha così deciso di organizzare un barbecue a bordo campo. Ha quindi montato tutta l'apparecchiatura, acceso il fuoco e sistemato la carne, che aveva nella sacca, sulla griglia, invitando parte del pubblico, il giudice di sedia e anche Gulbis, che però ha rifiutato in quanto una grigliata non rientra nelle cose che solitamente fanno le persone ricche come lui.

Il lettone anzi è tornato in campo, e approfittando della difficoltosa digestione del suo avversario lo ha travolto con un secco 6-0, non prima di avergli urlato parole quali panzone, cicciobomba, pappardella, polpetta e Wawrinka. In un modo o nell'altro Ernestino ha così conquistato l'accesso alle semifinali, che l'anno scorso gli era sfuggito dopo un torneo sciagurato, al termine del quale aveva giurato di non voler mai più tornare a Costa do Seppi. Baghdatis è stato però salutato dal pubblico con molto affetto, e ringraziato per aver sollevato il PIL della regione grazie alle sue frequenti tappe al ristorante. Ora per lui pare sia pronto un posto di sottosegretario alle attività produttive del Governo Monti.

Il gruppo Ricchi & Poveri ha quindi i suoi due semifinalisti, oltre a Gulbis è entrato nei primi quattro anche Davydenko, ormai al sicuro dopo le due vittorie ottenute nei giorni scorsi. Ieri il russo doveva giocare, secondo programma, contro Montanes, ma dal CDSMHII (Costa do Seppi Mental Health Internation Institute) hanno fatto sapere che lo spagnolo era meglio restasse in cura ancora per qualche giorno visto le sue precarie condizioni psichiatriche. E' stato così chiamato uno degli alternate, Mihkail Youzhny, ma il russo, seduto al ristorante con Baghdatis, ha declinato l'invito chiedendo gentilmente che non gli venissero rotti i coglioni mentre mangiava. Allora si è andati alla ricerca di Thomaz Bellucci, scovato in una spiaggia poco lontano mentre giocava a beach volley con alcuni amici e con gli scarti di Gulbis. Il brasiliano, attirato dal gettone di presenza (un panino con salsiccia e patate), ha accettato, ma non avendo avuto il tempo di organizzarsi si è presentato così: infradito, bermuda a fiori, magliettina smanicata pezzata sotto le ascelle, e pentolino dimenticato da Baghdatis al posto della racchetta. Nessuno avrebbe avuto nulla da dire se anche Bellucci si fosse rifiutato di giocare ma, come detto da lui stesso in conferenza stampa, è stato emozionante per lui giocare in un campo così importante, ormai sempre più simile al Colosseo. Effettivamente la Ou-Tri Arena, da quell'impianto iper-tecnologico che era al nostro arrivo, si è trasformato quasi in un cumulo di macerie, ricordando non poco il Colosseo, cosa che ha spinto la FIT a inviare un comunicato al Gran Consiglio della Compassione con su scritto: "E' inutile che costruiate un centrale simile al Colosseo, tanto il vero quinto Slam siamo noi. Inoltre anche da noi la compassione non manca. Grazie. Firmato A.B.". Inutile raccontare com'è andata poi la partita: Davydenko, ormai idolo delle folle, ha spazzato via Bellucci in 25 minuti 6-0 8-0 (l'arbitro si è addormentato e non ha quindi sancito la fine del match al 6-0, ma è stato prontamente svegliato da un colpo di fucile a canne mozze sparato da uno spettatore).

Il russo e Gulbis attendono ora di conoscere chi saranno i loro sfidanti in semifinale, che verranno fuori dall'attesissima sfida tra Lopez e Verdasco a da quella tra Roddick e Troicki. Per il quadro della situazione vi rimandiamo al tabellone, visibile QUI. A domani con la terza giornata del Gruppo D&G per conoscere il quadro delle semi.

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