Ci scusiamo per l'attesa, sappiamo che avete passato notti insonni aspettando le convocazioni ufficiali per il Masters della Compassione 2011, ma anche noi abbiamo una vita e, una volta giunti a Costa do Seppi, non potevamo calarci subito nei panni dei nullafacenti di ControBreak e dovevamo prima testare le bellezze locali, i pub e i nuovi alcolici proposti nel nostro baretto di fiducia dell'amico Tommasino De Seppia. Un personaggio del posto immancabile. Ora però è giunto il momento di fare le persone serie e provare a lavorare per l'evento più interessante della stagione, visto che a Londra, metà dei partecipanti si conosce già da agosto. Costa do Seppi invece, non smette mai di stupirci e infatti, alla lista ufficiale che ci era stata consegnata, c'è stato addirittura un cambiamento che scopriremo assieme. Diamo il via alle danze!
Andy Roddick
Ormai perde da chiunque o quasi. Ha iniziato bene l'anno con la finale di Brisbane e vincendo a Memphis, per poi entrare nel tunnel delle sconfitte al primo turno con Miami, Roma e Madrid. A Wimbledon ha perso da Lopez, a Cincinnati da Kohlschreiber. Ha avuto un sussulto all'Us Open, ma nei quarti è stato surclassato da Nadal subendo circa 6821 passanti e provocando un sentimento di profonda compassione negli spettatori e nel suo cappellino, nel vederlo sempre cambiare campo a testa bassa. Per non parlare delle recenti umiliazioni a Basilea contro Federer e Parigi-Bercy per mano di Murray. Invito strameritato.
Nikolay Davydenko
La sua parabola discendente continua, con nostra somma gioia. Ha iniziato l'anno con la finale di Doha, facendoci temere per una buona stagione da parte sua. E' stato solo un lampo. E' uscito quasi sempre tra il primo e il secondo turno, ma ha avuto uno scatto d'orgoglio a Monaco, dove ha vinto il torneo. Ma ciò non è bastato, la compassione ha preso possesso di lui fino a fargli riprendere la sua striscia infame di sconfitte, conclusa con quella patita da Seppi a Bercy. Dopo di ciò non lo si poteva non invitare. Playstation rotta.
Ernests Gulbis
Torna dopo l'avventura del 2010. Il Gran Consiglio della compassione quest'anno voleva variare il più possibile i nomi dei partecipanti rispetto all'edizione scorsa, ma per il lettone non c'è stato nulla da fare. Nel corso del 2011 ha perso da gente come Kavcic, Mannarino, Berlocq e, udite udite, Bolelli. A poco è servito il successo di Los Angeles, ma è stata solo la conferma di quanto il talento di Ernestino venga pesantemente violato ogni qualvolta compassioneggia. Garanzia.
Viktor Troicki
I risultati del serbo tutto sommato non sono stati malvagi, anche se decisamente altalenanti. Ha giocato la finale a Sydney e a Mosca e ha ottenuto sporadicamente qualche altro buon risultato. Il tutto però condito da alcune succulente sconfitte, come quelle patite contro Starace e Fognini. A quanto ci è dato sapere il Gran Consiglio dà molta importanza al fatto di perdere da un giocatore italiano, sintomo di compassione non indifferente. A dare però la spinta decisiva all'invito è stata però la lunga serie di sconfitte che il simpatico giocatore serbo ha patito contro il suo connazionale Novak Djokovic. Il bilancio è di 10-1, con l'unico successo per Troicki nel lontano 2007. Poi solo sconfitte. Quest'anno si sono affrontati 4 volte: fino al terzo incontro il povero Viktor aveva vinto in tutto 8 game. E quando finalmente poteva arrivare la riscossa, a Parigi, è giunta l'ennesima figuraccia: Djokovic infortunato alla spalla non sempre ti capita, e Troicki è riuscito ad andare avanti di un set sognando finalmente di battere il suo amato/odiato connazionale. Ma niente da fare, la compassione ha prevalso: 4-6, 6-3, 6-1 e a casa ancora una volta a testa bassa, con l'aggiunta che Nole la mattina dopo si è ritirato dal torneo (questi sono extra punti-compassione). Tenerezza.
Marcos Baghdatis
Ha perso da nomi quali Devvarman, Kuznetsov, Benneteau e Leonardo Mayer. E già questo potrebbe bastare per giustificare l'invito. Ma non è tutto. A quanto ci è dato sapere il CEO del Gran Consiglio ha diversi ristoranti sparsi a Costa do Seppi che non versano in buone condizioni finanziare, portare il cipriota a mangiare dovrebbe secondo lui risanare i bilanci dei ristoranti (e forse anche quello dell'intera nazione, per non parlare della diminuzione dello spread con l'Italia) in appena una settimana. Debordante.
Albert Montanes
Inutile dilungarci in astruse motivazioni, basta un match: la sconfitta contro Fognini al Roland Garros. Entrambi potevano ambire a un traguardo importante, i quarti del Rolando. Lo spagnolo va avanti di in set, si fa rimontare e i due si trascinano al quinto. Sul più bello "Fogna" si fa male, Montanes ha la vittoria su un piatto d'argento ma riesce a perdere con l'avversario fermo che non faceva più mezzo passo, ancora non si sa bene il perché. Da quel giorno viene rinchiuso in un ospedale psichiatrico in preda ai deliri, la sua psiche pare sia definitivamente andata. Ogni tanto prova a rientrare nel circuito, subendo altri pesanti attacchi alla sua autostima; a Wimbledon perde anche da Seppi. Viene sconfitto al primo turno anche a Montreal, Cincinnati e a New York. Ha la meglio solo contro il suo psicanalista che, per non farlo peggiorare, lo fa vincere nei match giocati sul campetto dell'ospedale nel quale è internato. Irrecuperabile.
Fernando Verdasco
A parte la sua pettinatura, a generare quintali di compassione ci pensa la sua insulsa stagione. Basta aprire la sua pagina ATP: sconfitte con Bellucci, Malisse, Querrey (altro che avrebbe meritato l'invito a Costa, ma essendo troppo brutto gli organizzatori hanno deciso di lasciarlo a casa), Andujar, Robredo, Lu, e la lista potrebbe anche continuare. Il capolavoro però gli riesce a Cincinnati: negli ottavi affronta Nadal, contro il quale fino a quel momento aveva un eccellente score di 11 sconfitte e zero vittorie. Il maiorchino quel giorno non sta bene, Nando dà il meglio, mette in difficoltà il suo connazionale portandolo per ben tre volte al tie-break. Per dare la zampata vincente ha una serie di occasioni lunga quanto l'elenco di stronzate sparate da Berlusconi in 18 anni di politica, ma non ne concretizza nemmeno una e perde. Ancora. C'era quasi, a battere finalmente il cyborg, ma ha perso ancora una volta, generando una quantità di compassione imbarazzante, tanto da convincere il Gran Consiglio (e questo è un succulento retroscena), a decidere per la sua chiamata dopo quella partita. Insomma, poteva anche vincere gli Us Open che l'invito a Nando non glielo avrebbe tolto nessuno. Storico.
Feliciano Lopez
E arriviamo al giallo di quest'edizione di Costa do Seppi. Dal primo elenco ufficiale risultava invitato Garcia-Lopez, così come si evinceva anche dal sito ufficiale. Ma nella seconda stesura dell'elenco è apparso il nome di Feliciano. Il mistero ci ha spinto a fare una veloce telefonata al CEO del torneo, della quale vi proponiamo la trascrizione:
Ceo di Costa do Seppi: Ahh, uhmm sii, ancora, dai, siii, aaahh
Walk Over: Ehm... Pronto?
CCds: Si, dai, ancor... ehm, si? Pronto? Chi parla?
WO: Salve, segreteria dell'Atp Master della Compassione?
CCds: Si, cazzo vuole?
WO: Ehm, salve, chiamo dalla redazione di ControBreak, official media producer del Master, volevamo farle qualche domanda in merito agli invitati a Costa do Seppi, è possibile?
CCds: Carissimo!! Ma cerrrrto, anche perché siete gli unici che cagate questo torneo, dica tutto (a bassa voce: vattene Ruby, continuiamo dopo)
WO: Senta, giusto una domanda, come mai avete convocato Feliciano Lopez ed escluso Garcia Lopez? Ci appare strano vista la buona stagione di Felix
CCds: Si ora le spiego, trattasi di un disguido. Volevamo mandare l'invito a quella pippa di Garcia-Lopez, ma è successo un casino. Quell'ubriacone dell'altro segretario ha fatto cadere il suo shot di whiskey sull'elenco ufficiale proprio sulla parola Garcia, quindi si è confuso è ha mandato l'invito a Feliciano.
WO: Quindi è ufficiale?
CCds: Si si, Feliciano ha chiamato per chiedere spiegazioni, ma per salvare la faccia gli abbiamo detto che lo volevamo qui per godere del suo tennis retrò e quindi a quel punto si è detto entusiasta di partecipare. Ha aggiunto anche che non poteva stare lontano dal suo amico Nando, quindi ha confermato la sua presenza.
WO: Ok perfetto, poi quelli portano anche un discreto numero di figa quindi ci fa piacere
CCds: Esatto, questo non glielo volevo dire, ma ci fa piacere l'abbiate intuito... Ah, senta una cosa, l'altro giorno ci è arrivata in ufficio una testa di cavallo mozzata, sa mica qualcosa?
WO: Ah! No vabbè, lasci perdere, sa com'è, alcuni tennisti tendono a fare strani scherzi. Magari la notte quando dorme si chiuda bene a chiave, non si sa mai...
CCds: Ok grazie, vi aspettiamo, quest'anno abbiamo fatto le cose in grande
WO: Perfetto, mi raccomando le escort per noi. Arrivederci.
I giocatori sono stati riuniti in due gruppi: quello dei Ricchi & Poveri, e il gruppo D&G.
Gruppo Ricchi & Poveri
Montanes
Baghdatis
Gulbis
Davydenko
Gruppo D&G
Verdasco
Lopez
Roddick
Troicki
Come ogni torneo che si rispetti non mancano gli alternates. Vi ricordiamo che per questo Masters non esiste una classifica, le convocazioni vengono fatte per motivi di compassione che spesso infrangono statistiche e numeri. Da ciò, le migliori riserve sono state individuate in Youzhny e Bellucci. Vi sveliamo che il brasiliano in realtà sarebbe dovuto essere tra gli 8, visto che da quando è arrivato a un passo dall'eliminare Djokovic a Madrid praticamente non ha più vinto, ma il Gran Consiglio della Compassione ha ritenuto che il cognome italiano fosse un grosso incentivo di compassione, così è stato tenuto in considerazione, ma solo come alternate. Per quanto riguarda il russo, sinceramente c'è poco da dire, se non che a noi faceva ridere leggerlo tra i top ten l'anno scorso, e quest'anno ha voluto darci un valido motivo alle nostre risate.
E questo è quanto. Sorprende il fatto che tra gli invitati non risultino tennisti italiani, ma la spiegazione è presto detta. A Costa do Seppi quest'anno vogliono una competizione aperta, gli azzurri avrebbero rischiato di ammazzare il torneo, e si vocifera che gli altri giocatori abbiano posto un veto alla loro partecipazione, volendo comunque tutti, giustamente, puntare al successo, cosa che con gli italiani in campo sarebbe stata pressoché impossibile visto l'altissimo livello di compassione per secondo sprigionata. Parlando coi membri del Gran consiglio abbiamo poi scoperto che c'è grande rammarico per non aver potuto avere Berdych e Melzer già impegnati a Londra. Ci è stato confessato con le lacrime agli occhi, perché il livello di stupidità portato in campo dai due è stato degno di nota. Pare ci fosse anche Monfils tra i candidati, ma per questione di censura e pudore hanno evitato di averlo nella rosa e per concludere altro rimpianto pare sia l'assenza di Soderling. Lo svedese infatti aveva grossi motivi di essere presente avendo fatto un inizio di anno da leone e una fine da c...glione, ma una volta ricevuta la lettera di invito, pare abbia minacciato di portare a zero la popolazione di Costa do Seppi e così è stato ritirata la richiesta degli organizzatori. Peccato.
Per chiudere, vi annunciamo che domani notte ci sarà l'inaugurazione del nuovo impianto e noi ci saremo per raccontarvi tutto nei minimi particolari, quindi l'appuntamento è rimandato a domenica mattina coi primi risvolti dal tanto atteso Masters della Compassione 2011. Intanto vi rimandiamo alla homepage aggiornata QUI e il quadro ufficiale dei Gruppi QUI. Ciao!
2 commenti:
Finalmente ci siamo! Non vedo l'ora che si aprano le danze, anche se devo ricordarmi di non leggere i post di Costa do Seppi durante i break in ufficio, altrimenti i colleghi mi fanno internare :) non fatevi distrarre troppo dalle bellezze locali, da voi ci aspettiamo un sacco di scoop e dietro le quinte!
Ciao Chiara, siamo lieti di ritrovarti sempre puntuale e carica per Costa do Seppi. Magari potresti coinvolgere tutti gli altri colleghi nella lettura delle cronache e divulgare il tanto snobbato Costa do Seppi. Siamo ancora frastornati dall'inaugurazione di ieri e per le sorprese a go-go che ci sono state. Speriamo di potervi raccontare tante altre meraviglie! :D
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