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sabato 9 novembre 2013

Non ho mai simpatizzato per Rafael Nadal

di Cosimo Mongelli

Non ho mai simpatizzato per Rafael Nadal. No, non per le motivazioni becere che rendono invivibile ogni anfratto (esiste questo termine nella lingua italiana, esiste) del web ove si discuta di tennis. Semplicemente non è la mia tazza del te (con le citazioni colte ci sguazzo, fatevene una ragione) e preferisco altro tipo di giocatore. Federer? No, troppo posato, sobrio e pettinato. Anche se con la vecchiaia sembra far trapelare qualche spiraglio di umanità. Djokovic? Per carità. La simpatia di un attacco di colite mentre sei in piscina con la ragazza dei tuoi sogni un secondo dopo che l'hai conquistata. Murray? Ogni volta che inquadrano sua madre in tribuna, rivaluto Breivik.

No, niente di tutto questo. Sono i depositari di un gioco oramai in via d'estinzione come Wawrinka e Gasquet, che mi danno quel pizzico d'entusiasmo per starmene davanti al monitor  a seguire un torneo. E quest'anno, di soddisfazioni, ne ho avute più di quel che mi aspettavo.
Sì, ma che cazzo c'entra l'incipit su Rafa direte voi? C'entra, perché volevo ringraziarlo.
Si può detestare, sportivamente s'intende, si può provare repulsione per i suoi tic che nemmeno nelle fantasie più perverse di Lombroso. Ma ieri ha dimostrato una correttezza senza eguali.
Facile, direte voi, contro Berdych. Ma allo spagnolo non poteva interessare di meno, avrebbe potuto riposare e arrivare fresco in semifinale come il basilico sul terrazzo di Lisabetta da Messina. Contro chi o cosa non importa e a Rafa non è mai importato.
Invece Nadal ha voluto vincere, anche questa inutile e noiosa partita. E ha fatto un favore a lui. A noi. E soprattutto a Stan. Che la semifinale, in questo master, la meritava più di ogni altro.
Quel rovescio merita ancora d'esser visto in azione. Non avrà possibilità alcuna contro Nole? Chi può dirlo. La pallina è rotonda e le partite di tennis non durano 90 minuti.  Ma almeno ci sarà un barlume di luce, che squarcerà la noia e la tristezza di un film già visto.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

capisco che per loro siano spiccioli, ma la differenza fra vincere e perdere quella partita è anche 142.000 $

Anonimo ha detto...

Capisco voler essere pignoli a tutti i costi, ma Nadal ha già guadagnato 12 milioni di dollari quest'anno. E dopo aver vinto il primo set era già sicuro d'aver evitato Nole. Perché sforzarsi? affaticarsi? rischiare infortuni? per 100 mila dollari in più? non scriviamo cazzate, su.Fortuna che ogni tanto capita qualche penna intelligente sul web. Merce sempre più rara.

Anonimo ha detto...

Va bene, ma stai tranquillo

Anonimo ha detto...

di sicuro non l'ha fatto per i soldi, di sicuro 142.000 dollari in più non cambiano la vita a nadal e nemmeno il mese, se non la giornata, ma se c'è una cosa sicuro, non l'ha fatto per fare un favore a nessuno, se non a se stesso, perchè in quanto campione scende sempre in campo per vincere, perchè è nel suo DNA, come in tutti quelli dei campionissimi..

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