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martedì 5 novembre 2013

Londra: primo punto per Delpo e Wawrinka, Gasquet e Berdych già a rischio

E' cominciato il torneo più importante della stagione ATP, quello che premia gli 8 tennisti più meritevoli dell'anno con punti, ma soprattutto soldi extra. Parliamo ovviamente delle Finals, giocato nella magica atmosfera della O2 Arena. I primi a scendere in campo sono stati Berdych opposto a Wawrinka e Del Potro contro Gasquet. A conferma di quanto noi abbiamo sempre detto, il miglior tennis si guasta quando non sono in campo gli ipermega top players, visto che i match risultano meno standardizzati, più aperti a sorprese e i giocatori stessi, non essendo tartassati da avversari macchinetta proibitivi, possono deliziarci con del vero tennis.

La prima giornata infatti è stata molto bella e interessante a prescindere da chi alla fine ha portato il prezioso punticino a casa. Merito di Gasquet e Wawrinka, coloro che forse quest'anno hanno giocato il match più bello del 2013, quello di ottavi al Roland Garros. Ovviamente lo svizzero ha vinto e il francese ha perso all'ultimo, ma ripetiamo, di fronte a un certo tipo di tennis, il punteggio è superfluo.

Berdych, pur avendo dei solidi fondamentali potenzialmente in grado di far male a chiunque, quando trova persone che non lo fanno giocare coi piedi incollati al terreno o gli alterano le traiettorie piatte, perde tutta la sua efficacia. Per assurdo infatti avrebbe forse preferito capitare con Djokovic e Del Potro che non con uno come Nadal, un tennista come Wawrinka e un corridore come Ferrer. Ieri contro lo svizzero ha portato il match al terzo, perché i colpi fan pur sempre male se l'avversario cede una sola virgola di campo, ma alla lunga il suo gioco che non da margini di errore è crollato, regalando quindi a Stan il primo punto. Al ceco manca la capacità di adattarsi. Ora per lui il cammino per una eventuale qualificazione si fa complesso perché difficile pensare possa sfondare Nadal e Ferrer. In ogni caso, deve anche fare i conti con Wawrinka già avanti nel conto set e anche capace di espugnare David. Rafa su questa superficie lentissima lo vediamo ampiamente favorito anche per il titolo, nonostante sia indoor.

In serata è stato il turno di Gasquet, che a tratti ci è piaciuto anche più di Stan. Il francese ha un tennis fuori dal tempo, con movenze da racchette di legno, però averlo visto fare giocate d'altre epoche, vincenti e impensabili ai colleghi odierni, ci ha esaltato e non poco. Probabilmente ieri ha toccato il livello più alto nella sua carriera, non ha mai giocato così aggressivo, centrato e soprattutto concludente. L'unica cosa stabile è rimasta la compassione insita nelle ossa e puntuale nei momenti chiave, che vanifica tutte le meraviglie compiute. Dopo aver vinto il primo set al tie-break con gustose perle, al secondo ha mollato per poi riprendersi nel terzo e quindi perdere il servizio sul più bello fino a cedere 7-5. Non cambia mai. Dall'altra parte del campo Del Potro ha fatto il suo, non ha mai ceduto, ma ha trovato notevoli difficoltà di fronte al gioco vario dell'avversario. E' stato un punto sudatissimo.

Restano quindi invariate le prospettive per quanto riguarda il gruppo B, tutto si deciderà prevalentemente nello scontro tra l'argentino e Federer. Richard sarebbe potuto essere una mina vagante, compromettere il cammino di uno di loro due e quasi ci riusciva. Ora difficile possa ripetersi con Roger, anche perché contro lo svizzero nei palchi importanti parte già battuto mentalmente. In parole povere il francese è già con un piede nella fossa.

Oggi vedremo Nadal opposto a Ferrer. Probabilmente David stenderà il tappeto rosso al connazionale e gli luciderà anche le scarpe prima di farlo entrare in campo. In serata invece ci sarà Federer-Djokovic, uno dei match più importanti di questo Master, anche se vediamo poche alternative al serbo vincitore, probabilmente in due set. A domani!

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