di Emiliano Severoni da Glande Slam
[Scopriamo assieme a Emiliano cosa è accaduto nelle secrete di BastaRd e la reazione di Dolgopolov dopo la sua vittoria...]
Da un paio di giorni faccio fatica a dormire la notte. Colpa del clima cangiante di BastaRd, causato dai capricci di Soderling. Non si sa mai come vestirsi di giorno e che coperta metter su la notte. È stato proprio durante il sonno, mentre sognavo Ana Ivanovic nuda, che un messo del supermegadirettore viene a disturbarmi. È uno sgherro d'altri tempi, sembra uno dei bravi dei Promessi Sposi e reca con se il Sacro Sigillo della Compassione, chiara prova della provenienza del messaggio. Da vero duro mi dice: "Domani, alle otto. Nelle secrete dell’Arena. Puntuale". "Sissignore", rispondo io, e il truce uomo sparisce dalla circolazione. Cosa vorrà Soderling da me? Meglio dormirci su un altro po'. Al risveglio sia io che pollo siamo assai pimpanti: prevediamo qualcosa di agghiacciante per la giornata di oggi. Ed infatti è così: le secrete dell'Arena sono un luogo di autentico dolore, appena entrati l'odore del sangue è forte ed udiamo chiare grida di tortura. Il messo della sera prima ci accoglie e ci fa strada: "Venite. In silenzio". Obbediamo e lo seguiamo fino alla Suprema Compassionevole Sala delle Torture, quella privata di Soderling. Il direttore del torneo sta gridando contro qualcuno: "Come hai potuto? Maledetto, schifoso omuncolo? Come hai potuto perdere contro uno messo così male in classifica?". Che stia torturando Federer? "Come si fa a perdere 6-2, 6-2 contro il 189 del mondo?". Intuisco di chi si tratta e mi avvicino: Robin il Compassionevole sta tenendo per la barba, sopra dei carboni ardenti, Benoit Paire. la forza di Soderling è impressionante. Il povero francese, confuso, grida disperato: "Contea! Baggins!". Robin è parecchio incazzato: "Severoni! Guarda che gente indegna si ritrova a partecipare al Master delle Compassione. Come alternate! Ora gli cambio connotati. Cosa preferisci tu?". Io ci penso un poco e, conoscendo le velleità di artista di Benoit, dico: "Leonardo Da Vinci.". Soderling si frega le mani: "Bene. Portate il Compassionevole Macchinario dei Connotati. Severoni, ti sto concedendo il privilegio di ammirare tutto questo.". Si presenta un'ancella nuda con una sorta di vergine di ferro ipertecnologica. La guardo meglio e mi accorgo che si tratta si Mandy Minella: quel vecchio marpione di Robin ha buon gusto. Il supermegadirettore prende il povero Paire e lo mette nel macchinario: "Impostare su Leonardo Da Vinci" e la Minella esegue. Rumori, grida terrificanti sono ciò che segue. Dopo circa cinque minuti di tutto questo, il CMC si apre ed esce fuori Benoit Paire tramutato in Leonardo Da Vinci. È identico, con tanto di tavolozza e pennelli. "Ora vai", dice Soderling, "E dimostra di essere un artista della Compassione. Sennò mi incazzo ancora e ti trasformo in una bottiglietta di Nadal". Inutile dire che trovo tutto questo esaltante. Mi complimento con Robin e vado in cerca di Dolgopolov: una notizia simile non può che tirarlo su. Lo trovo, tanto per cambiare, al bar della Torre d’Avorio. È ancora più distrutto del solito. "Oleksandr Oleksandrovic", gli dico, "ho una gran notizia". "Vattene, Severoni", mi risponde rassegnato, "ormai sono fottuto, non c'è più niente da fare". Gli spiego quanto accaduto a Paire e sul volto del Guru torna il sorriso: "Davvero? Ma allora posso sfruttare tutto questo a mio vantaggio. Posso lasciare BastaRd a testa alta senza rimorsi. Grazie, Severoni. Spargerò la voce ovunque, dirò che il tuo non è un blog di merda". Ringrazio Oleksandr Oleksandrovic e lo saluto. Facci sognare, Dolgo.
Finalmente ce l'ha fatta: Oleksandr Oleksandrovic ha vinto il suo primo match al Master della Compassione 2013 ed è un tripudio di gioia. Mi corre incontro e mi abbraccia: "Grazie, Severoni! Senza le tue dritte non ce l'avrei mai fatta". "Lascia stare, Oleksandr Oleksandrovic. L'ho fatto per il tennis. Ti ho visto in difficoltà, però". Dolgopolov si siede e mi invita a fare altrettanto: "È vero. Trasformato in Leonardo Da Vinci ha avuto la possibilità di sfruttare al meglio la sua indole di artista. Però nessuno può nulla contro i miei dropshot. È stata una vittoria di astuzia". Da lontano vediamo Soderling ed udiamo chiaramente le sue bestemmie belluine. Ce l'ha ancora col povero Paire: "Inetto! Essere insignificante! Adesso ti punirò come peggio non si può! Ti trasformerò in Marion Bartoli!". Critici e commentatori di tennis sono tutti al seguito del megadirettore. Immagino che il passaggio da Leonardo Da Vinci a Marion Bartoli debba essere qualcosa di gustosissimo.
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