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mercoledì 27 novembre 2013

Glande Slam: Semifinali. Federer a reti unificate, la vitalità ritrovata di Benneteau


di Emiliano Severoni da Glande Slam

[Scopriamo assieme a Emiliano il pre e lo sconcertante post partita di Benneteau, ma anche le rivelazioni di Federer...]

Lo dico con tutta la spocchia possibile: che Benneteau sarebbe arrivato avanti in questo Master della Compassione, io e pollo l'avevamo capito subito. Prima di salire sulla zattera per BastaRd lo davamo per spacciato, una volta vista la sua concentrazione, la sua calma, abbiamo immediatamente cambiato idea. Julien è un maestro di Compassione, che vinca o meno questo torneo. Non appena lo incontro, durante la visita geriatrica a cui deve sottoporsi (per mano di una delle ballgirls di Soderling) per obbligo di Soderling prima di ogni match, mi dice senza dentiera: "Sheverhoni, l’ho shempre dhettho che schei un ghenhio del stennish". Gli faccio notare che per tutto il torneo ha detto l'esatto contrario, pollo si frega le mani, si distende e io lo colpisco così forte da ridargli almeno sette anni di vita, sottolineandogli tutto il mio disappunto. "E mettiti questa cazzo di dentiera, che fai schifo", concludo. "E' tutto a posto, signor Benneteau", fa la ballgirls/infermiera superfiga, "si metta prono che le metto il pannolone". Scene inguardabili, ma la dignità di quest'uomo sta nel suo controllo. "Sarà così che batterò Federer, con l'astuzia. Se la buttiamo sulla Compassione potrebbe essere davvero dura. Wimbledon 2012 è un ricordo lontano". Sarà, gli faccio notare, ma quel match fu una grossa prova di Compassione da parte del francese. "Lo so", mi risponde laconico, "ma io mica sono come Youzhny che chiede aiuto ad Agassi. Io ho dignità". E con queste parole altisonanti saluta la ballgirl con una tastata di culo da vecchio laido e si avvia all’Arena.

Roger ha patito notevolmente la partita con Tipsarevic ed ha messo su la faccia da conferenza stampa del dopo-Delbonis. "Non ti preoccupare, Severoni", mi dice, "sarà un grande 2014". Dopo la frase mi sento in diritto di fare ciò che non avevo fatto finora: pollo indossa una maglietta e un berretto RF rubati ad una MILF e si prepara all'impatto. Gonfio Roger come una zampogna, al di là del risultato di questo torneo, ho mesi di pollate arretrate che si merita pienamente. Lo svizzero subisce, rendendosi pienamente conto della situazione: "Hai ragione, è inutile nascondersi dietro le stronzate: se sono qui è perché non ne prendo più una. Anzi, adesso chiamo Soderling e indico una conferenza stampa planetaria a reti unificate". Roger estrae il suo cellulare marcato "Credit Suisse" con cover oro a 798 carati e chiama il megadirettore. Nel giro di pochi minuti, una troupe ultratecnologica armata di telecamere futuristiche 5D raggiunge lo spogliatoio, mentre Soderling interrompe a colpi di granate e missili termonucleari le trasmissioni di tutte le tv del mondo. Roger è in onda: "Buon giorno mondo. Sono qui per fare una dichiarazione importantissima. Qui a BastaRd ho detto che avevo organizzato la stagione per arrivare a giocare il Master della Compassione. Non era vero. la verità è che le ho prese da tutti. La verità è che non ne prendo più una. Lo dico quindi a tutti i tifosi e alle MILF: avete rotto i coglioni, diventate tifosi di qualcun altro, tipo di Bogomolov Jr.". Roger chiude il messaggio mandando a cagare Annacone. Prende la sua borsa e mi dice: "Adesso, Severoni, vado a distruggere Benneteau".

La sconfitta di Roger Federer per mano di Julien Benneteau ha causato l'ennesimo blocco della Svezia in questa settimana. Questa volta la situazione è sfuggita di mano persino a Soderling. Le 182.000 MILF federeriane presenti qui all'Arena hanno infatti fatto invasione di campo per protesta dopo il match. Svariati milioni di tifosi invasati invece stanno causando gravi disagi alla popolazione di BastaRd. Le Milizie di Soderling stanno faticando a mantenere l'ordine: numerosi gli arresti, i posti di blocco e le misure punitive. È quindi impossibile riuscire ad intervistare Benneteau che, insieme a Federer, è scappato da una speciale botola che porta direttamente alla Torre d'Avorio. Dopo alcune ore in cui la situazione non accennava a migliorare, Soderling ha dovuto prendere la decisione estrema: prevedendo una situazione del genere, il supermegadirettore si è trovato costretto ad usare l'arma finale, lo GNAM (Gas Nervino Ammazza MILF). Lo ha lanciato nell'Arena e dopo pochi istanti tutte le tifose attempate di Roger sono stramazzate al suolo tra orribili grida e contorsioni. Soderling, constatata con gioia l'efficacia della sua arma che finora non aveva mai testato, chiede alla Milizia di radunare i cadaveri perché non è il caso di giocarci sopra i due match rimanenti (nonostante l'idea lo stuzzichi). Possiamo così accedere alla Torre d'Avorio per l'intervista post-match di Benneteau che, per la prima volta da quando è a BastaRd, sprizza gioia da ogni poro e, soprattutto, indossa la dentiera. "Severoni", mi dice, "hai visto che ho usato l’astuzia?". "Secondo me hai barato, Benneteau", gli rispondo io, "Ti sei approfittato di una persona anziana, l’hai turlupinata devastandola psicologicamente. Sei un criminale ed ho anche scoperto il tuo segreto, Benneteau. Tu non sei vecchio. Tu fai finta di esserlo". E gli strappo via la tonaca sotto al quale c'è Verdasco in mutande KC. "Che tu sia maledetto, Severoni" ed estrae la sua Spada Laser ad Energia Compassionevole. Pollo si distende e mi consente di difendermi. Parte una battaglia che dura esattamente 5 ore e 53 minuti (per rispetto, io e Julien decidiamo di non andare oltre la finale dell’Australian Open del 2012) in cui ce le diamo di santa ragione. Pollo è spennato, io e Benneteau stanchi. Ma non c'è nessun vincitore. "Ho battuto Federer perché sono più compassionevole di lui. Ricorda, Severoni: nove finali, nove sconfitte". Dopo questa frase la terra ha un sussulto, i lampadari tremano, i presenti vacillano. Non posso fare altro che accettare questa assoluta verità e ritirarmi mestamente.




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#MDC13: Semifinali. Benneteau e Tipsarevic la spuntano, sarà uno di loro il maestro

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