di Emiliano Severoni da Glande Slam
[Scopriamo assieme a Emiliano come Federer e Dolgopolov hanno vissuto il loro pre-partita e la reazione di Tipsarevic dopo la sua vittoria...]
Come da accordi presi con Sky Svezia, durante le interviste post-match di Janko Tipsarevic sono vietate telecamere e riprese di ogni tipo. Questo perché ogni fotogramma verrà usato in esclusiva per il "Tipsy Time - Compassion Edition", una puntata speciale di 78 ore in Empty-HD (una versione particolare di bassa risoluzione diffusa solo in Svezia) che coloro che assisteranno alla finale del Master della Compassione saranno obbligati ad acquistare (pena torture indicibili) al vantaggioso prezzo di 179,99 euro, distribuito in 6489 comodi floppy disk da 1,4 Mb l'uno. Soderling ci tiene assai alla tecnologia.
"Tipsy, spiegami com'è potuto accadere che tu abbia vinto una partita giocando davvero a tennis", gli chiedo io prendendo la parola con le minacce e la prepotenza che mi sono proprie. "Mah, cosa ti devo dire, Severoni. Dolgo è entrato in campo scarico, senza volontà di giocarsela. Durante la stretta di mano finale mi ha detto che prima del match l'hai intimorito, già al riscaldamento si contorceva più del solito. Generalmente è una tattica che usa per infondere Compassione nel suo avversario ma stavolta non è stato così. Mi spiace dirlo ma Dolgo è indegno di questo torneo". Parole forti le sue, ma resta il fatto che il Guru è ancora a secco ed è ormai spacciato.
Oleksandr Oleksandrovic era stato profeta di se stesso nel match precedente. Se due giorni fa mi era sembrato evidentemente scoraggiato, oggi pare sprofondato nella più nera malinconia. Rivedo in lui il personaggio del Principe Myskin di Dostoevskij. "L’Idiota", appunto. Lo raggiungo all'uscita dello spogliatoio, così abbattuto da trascinare la sua borsa. "Severoni, hai visto", mi dice scrollando le spalle, "con quello lì non c'è niente da fare". Cerco di tirarlo un po' su: "Dai, ma adesso c'è Tipsarevic. No, dico Tipsarevic". Ed inizio, con l'aiuto dell'amico pollo, a scimmiottare il serbo nel tentativo di strappare un sorriso al giovane Oleksandr Oleksandrovic. Niente da fare. Il Guru appare l'ombra di se stesso e a questo punto c'è solo una cosa da fare: l'amico pollo prende l’'iniziativa, salta in groppa a Dolgopolov ed inizia a beccarlo in testa. "Svegliati!", gli dico. "Sei un Maestro di Compassione, non puoi lasciarti scoraggiare così, sii uomo". Oleksandr Oleksandrovic corre verso il campo di gioco cercando di scacciare il pollo. Lo vedo scomparire nell'arena, tra i boati del pubblico che evidentemente gradiscono. Qui a BastaRd il sadismo è contagioso.
In questi primi, durissimi giorni qui a BastaRd ho dovuto fare di necessità virtù per difendermi da followers ed altri personaggi che con sempre più preoccupante frequenza mi si scagliano addosso come zombie. In particolar modo per affrontare la marea di tifosi di Federer ogni volta che devo intervistarlo: molti di loro mi saltano addosso non appena sentono il mio odore. Quindi, insieme all'amico pollo, andiamo in cerca di David Nalbandian, qui a BastaRd in qualità di inviato di Sky Argentina e, notoriamente, Maestro d'Armi e di qualsiasi cosa possa essere utile per eliminare fisicamente l'avversario, dai giudici di sedia in su. Da buon argentino, ci insegna l’'arte del lancio delle bolas, impiegate nelle lunghe sedute di allenamento nella fredda Patagonia. Inutile dire che le suddette bolas sono le mie, diventate enormi dopo un anno di devastante tennis. Vengo subito messo alla prova: Roger Federer, che ormai mi ha preso in simpatia, entra nel corridoio che lo porta all'arena inseguito da tre MILF e due invasati. Roger mi fa un cenno ed io e l'amico pollo ci mettiamo subito in posizione: con le bolas elimino due delle tre MILF mentre pollo estrae le lame celate dalle proprie penne e sgozza i due invasati come fosse Ezio Auditore da Firenze. Roger non si fa prendere dal panico e dalla sua borsa Wilson estrae la sua racchetta nera, quella che tante gioie ha dato quest'estate, e la usa per eliminare una delle due MILF con un rovescio talmente ben assestato che l'arbitro dall'Arena grida al microfono "fifteen-love!" nel tripudio del pubblico. La povera MILF viene finita con un arma supersegreta, il Calcio di Nalbandian che l'argentino si era rifiutato di insegnarmi, un colpo che ti fa esplodere la gamba dopo tre secondi, degno di Ken il Guerriero. Ed infatti la MILF deflagra dipingendo di sangue tutto il corridoio. Peccato Robin non stia vedendo, gradirebbe assai questo stile Chuck Norris. Rimane l'altra, la riconosco: su Twitter mi ha detto sette volte che devo avere più rispetto per Roger. Io sono senza bolas, ma lo svizzero scaglia la sua arma più potente: "Non ti permettere più di dire che Severoni non mi rispetta!" e grida un "C’MON!" talmente potente da disintegrare la povera MILF e che riecheggia per tutto il corridoio e viene udito persino da Soderling in cima alla Torre d'Avorio. "Thirty-love!", grida l'arbitro nell'Arena coperto ormai dalle mutandine delle MILF lanciate per l'eccitazione. Tutta la Svezia trema di terrore e poi, con la sua tipica naturalezza, il Re torna se stesso. Ma ha il fiatone: "Severoni, temo di aver usato tutte le mie ultime energie per la MILF. Ora sarà dura contro la mia copia, il mio Mini Me, il Wannabe". Gli do una pacca sulla spalla: "Te lo voglio dire col cuore, Roger. A me, se non vincerai più nulla, non me ne può fregare di meno. Mi hai già fatto sognare. Ora datti al cazzeggio e distruggili tutti". Roger sorride, ha capito. E’ uno di noi.
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#MDC13: Day 4. Federer più convincente di Dimitrov, Tipsarevic stupisce
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