La noiosa, monotona e scontata stagione 2013, pur avendoci regalato qualche giorno di tennis proprio nel Master di fine anno, continua ad essere noiosa, monotona e scontata. Pensate un po', anzi, tenetevi forte: ieri Nadal ha festeggiato perché ha raggiunto la qualificazione in semifinale prima di tutti (cosa che si immaginava almeno dagli US Open) e guadagnato la certezza di chiudere l'anno alla prima posizione (evento che noi stiamo anticipando da Indian Wells). Ma chi l'avrebbe mai detto! E nonostante ciò, ancora a menarcela del fatto che ieri non aveva giorno di riposo (dopo i 5 games lasciati al servo Ferrer), ma soprattutto il leitmotiv della carriera: vorrei le Finals sulla terra (così vinco 6-0 6-0 tutte le partite in un'ora -parte che aggiungiamo noi senza paura di sbagliare-). E tutto questo nonostante il simpatico campo di Londra glielo abbiano fatto di colla. Sì perché se lo spagnolo stesso ha dichiarato che è lento, probabilmente alle persone normali si attaccano i piedi a terra solo a camminarci. In ogni caso, complimenti e scusa se ti abbiamo rovinato l'impensabile sorpresa, raccontando da aprile, e senza sbagliare una virgola, tutto quello che avresti vinto nell'anno. Capita quando si è incompetenti come noi di indovinare tutto con mesi di anticipo.
E la noiosa, monotona e scontata stagione non poteva che inserire un nuovo noioso, monotono e scontato tassello anche ieri, quando lo spagnolo è riuscito a portare a casa un doppio tie break contro Wawrinka, dopo un match sofferto, ma che grazie a quei tre recuperi fatti con la stecca della punta della racchetta, finiti ovviamente sulla riga di fondo, hanno fatto cadere le palle dell'avversario (e le nostre) portandolo al gratuito. Scene già viste. Per il futuro, aspettatevi il remake del leitmotiv: per preservarmi il fisico desidero una classifica costruita su due anni. Sì perché da febbraio Rafa ha da difendere SOLO tutti i tornei maggiori del calendario tranne Wimbledon. For shure, no?
In serata abbiamo assistito al quasi saluto definitivo di Ferrer alle Finals, in quanto ha perso da Berdych in due, per cui la sua unica speranza sarebbe quella di battere Wawrinka, portare tre elementi a vittorie pari e sperare nel pallottoliere. Questo sempre che il buon Rafa, ormai in semi, non opti per farsi battere da Berdych in due set, in modo da riposarsi e spedire il ceco a Djokovic in semi. Del resto quest'anno è l'unico dei tre del suo girone che l'ha battuto e addirittura sulla terra (di Roma). Ma Nadal questi ragionamenti non li fa mai, non è mai successo che si facesse battere di proposito per trarne vantaggio, mai, nemmeno a Bercy contro Ferrer. Ahi! Scusate... ci è appena andato un asino volante nell'occhio.
Oggi di scena il gruppo B con due match che potranno risultare interessanti solo se i rispettivi sfavoriti di turno, Gasquet e Del Potro, daranno seri segnali di vita, altrimenti saranno due noiosi monologhi, uno firmato Federer e l'altro Djokovic. Sul primo siamo quasi rassegnati, visto che il bullismo di Riccardino sul più bello si scioglie sempre, sul secondo invece nutriamo qualche speranza extra, anche se pensiamo che alla lunga il serbo se la dovrebbe cavare pressapoco come ha fatto Nadal ieri. Divertitevi per quanto possibile, bye bye.
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