di Emiliano Severoni da Glande Slam
[Scopriamo assieme a Emiliano come Stepanek e Gulbis hanno vissuto il loro pre-partita e la reazione di Benneteau dopo la sua vittoria...]
Stepanek si aggira per BastaRd parecchio incazzato, come un po' tutti in questo girone. Cammina impettito seguito da una grande quantità di belle ragazze ed inveisce contro tutto e tutti. "Cazzo vuoi, Severoni?", mi dice appena mi incontra, "le vuoi prendere?". Non me lo faccio chiedere due volte: mi tolgo l’armatura, appoggio il pollo ed iniziamo a pestarci di santa ragione, tra i gridolini delle amichette del ceco. Kader Nouni, che passava di lì in quanto ospite VIP di Soderling, arriva appositamente ad arbitrare l'incontro ma in realtà è una copertura per poterci provare con le ragazze grazie alla sua nota voce profonda e sensuale. Durante la colluttazione, dove perdo due denti a fronte di uno solo fatto saltare all'avversario, ne approfitto per intervistare Stepanek in modo provocatorio: "Se non fosse stato per il ritiro di Almagro non saresti qui". "E' per questo che sono incazzato", mi risponde lui, "Io stavo trombando allegramente con queste qui e ora mi tocca giocare contro gente come Verdasco e Gulbis, gente che crede di battermi in quanto a gnocca". Sulla parola "gnocca" ricevo un montante che mi sfascia il naso: Radek sta chiaramente tentando di rovinarmi il volto in modo da plasmarmi a sua immagine e somiglianza. Chiedo tregua e lui si butta immediatamente su Kader Nouni, al grido di "Viva la Fica!" gonfiandolo come un canotto. Chissà se userà la stessa foga contro il povero Verdasco...
Incontro Ernests all'uscita dello spogliatoio. Sembra particolarmente alterato, contrariamente all'ultima volta, e non è circondato dalle sexy raccattapalle volute da Soderling. Non faccio in tempo ad aprire bocca che mi scippa il microfono dalle mani. "Bada Gulbis", gli intimo roteando il pollo come fosse una katana, "Mi auguro che tu abbia qualcosa di interessante da dire". Colgo lo sguardo terrorizzato del lettone, l'assenza di gnocca lo fa tornare sulla terra e gli fa ricordare le pollate già prese. "Buono Severoni, certo che ce l'ho. Non vedi che non ci sono più le ballgirls con me?". "L'ho notato", gli rispondo, "e difatti mi sembri normale. Potresti anche riuscire a giocare a tennis." Ernests svela la preoccupazione che sta sotto l’incazzatura: "Sto andando a protestare con Soderling. Troppi fighetti in questo gruppo ed il forfait di Almagro ne ha fatto entrare in gioco un altro, Stepanek. Qui siamo troppi e la gnocca non basta per tutti, anche se stiamo in Svezia. Guarda qui, mi ha scippato tutte le ragazze, ora come faccio ad affrontare Benneteau?". Gli faccio notare che protestare con il supermegadirettore potrebbe significare fare la fine di Almagro. "Hai ragione, se andiamo avanti così entrerà in gioco anche Berdych, un altro che di gnocca se ne intende. Meglio concentrarsi sul tennis".
Ernests prende la sua borsa carica di profumi e creme per il viso e fa il suo ingresso in campo. Io e l'amico pollo ci guardiamo e concordiamo: è spacciato.
Il dopopartita di Benneteau è l’esatto contrario di quelli di Federer e Gulbis: niente MILF o modelle deliranti, nessuno show appariscente ed elaborati giochi di luce. Julien mantiene la sua linea monastica rinunciando alle velleità fashion e si siede incappucciato con le mani giunte. Con la spocchia che mi è propria, aiutato dall'amico pennuto che distrae gli altri giornalisti defecandogli sui piedi, prendo per primo la parola.
"Dopo Verdasco anche Gulbis. Li stai ammazzando tutti questi fighetti". C'è una pausa, apparentemente infinita, durante la quale Benneteau si toglie il cappuccio e si sfila la dentiera. Dopo una grattata al pannolone mi risponde con chiarezza: "Sheverhoni, tuh di thennish nhon cafhishi un chaszo". Gli faccio notare, dopo avergli suggerito di cambiare il repertorio, che né io né lui siamo lì per il tennis ma soltanto per la Compassione. Al nome di Colei alla quale è devoto, Julien si ricompone e dopo una sistemata al pannolone con un gesto che farebbe impallidire Nadal si rimette in sesto la dentiera: "Questa volta hai ragione, Severoni. Te l'ho già detto, Gulbis non può nulla. Senza la fica, Ernests è perduto. Radek il Compassionevole gliel'ha portata via con grande scaltrezza. Avrò pietà di lui nel prossimo match concedendogli qualche gioco per pavoneggiarsi con le sue squinzie. Io sono superiore a tutto questo.". Ringrazio sentitamente il francese. Non so perché ma lo preferisco senza dentiera.
LINK UTILI:
#MDC13: Day 3: Stepanek distrugge Verdasco, Benneteau implacabile
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