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domenica 24 novembre 2013

Il Caprio espiatorio: Day 5. Nuovo discepolo per Stepanek, soporifero Benneteau, l'umile Gulbis


di Lorenzo Di Caprio da Lo Sport Online

[Scopriamo assieme a Lorenzo come Stepanek e Gulbis hanno vissuto il loro pre-partita e la reazione di Benneteau dopo la sua vittoria...]

BastaRd entra nel vivo e i dati degli spettatori (circa 1849njsgs12mila, secondo le statistiche rilasciate da Soderling) non hanno potuto che confermare la compassionevole riuscita dell'evento. Anche io, nel mio piccolo, sono entrato completamente nel clima svedese e, il primo incontro della mattinata, non ha potuto che confermare ciò: dietro la Milfsson, modella d'altri tempi nonché perno dell'Associazione Cagne nel Mondo, è infatti sbucato Stepanek. Urla di gioia degne di quella pubblicità scassapalle che gira una volta al minuto in Italia (ed una volta al secondo su Sky Svezia) sono state levate al cielo e Radek, mantenendo la sua solita calma e arzillità, ha ghiacciato me e le 120.245 donne compatte per ammirarlo con un semplice occhiolino.

Visibilmente scosso dal sorriso di Papi Radek, ho chiesto lui dell'incontro: "Cosa farò contro Nonno Julien? Semplice, gnocca". Dandogli - per ovvi motivi - ragione, gli chiedo quindi di spiegarci: "Amico, hai capito che la gnocca dominerà il mondo? Cosa c'è da spiegare?". In quel momento giunge Severoni che, udendo queste parole, annuncia a me e Radek delle parole di Benneteau tese ad elogiare famiglia, casa e chiesa. Step ci guarda, ci accarezza e va via sussurrando un "suvvia ragazzi, capitelo... c'ha un'età". Che uomo.

La compassione, come sapete, ha regalato a Benneteau la vittoria (Radek doveva entrare nel suo harem, voleva sbrigarsi) e non sono riuscito a trattenere le lacrime: dal suo canto, dopo avermi illuminato con un paio di (poco) spiritose morali francesi, è stato Julien a prendere le redini della parola: "Sai, fanciullo, credo di aver già detto tutto lì. L'importanza della famiglia si riflette sul nostro essere. La vita ci mette dinanzi a determinate scelte che solo grazie ad insegnamenti familiari possiamo superare. Ti auguro il meglio dall'esistenza". A questo punto, passato dal pianto alla compassione, non ho potuto che compatire Julien ed accompagnarlo sotto braccio allo spogliatoio (dove l'intera generazione aspettava il suo superstite).

Piuttosto adirato, infine, l'umile Gulbis: "Cazzo vuoi, stronzo? Non vedi che sono impegnato?", esordisce Umile in Papamobile. Il lontananza vedo Tomic e, fiducioso di Zio Robin, spero nel Karma e lo lascio andare.

Soderling vede e provvede, ragazzi. Questo è l'insegnamento di oggi.




LINK UTILI:
#MDC13: Day 5. E' Benneteau l'uomo da battere! Ma anche Gulbis mostra i muscoli

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