Ieri a soccombere è stato Giraldo. Non che fosse un nome da temere, è uno sparacchione che deve beccare la giornata della vita per portare a casa successi importanti e stranamente Fognini non gliel'ha fatta vivere. Stranamente perché di solito con nomi così compassionevoli l'atto di beneficenza azzurro non manca mai. Invece ha anche vinto sfruttando l'ultima possibilità di break nel primo set e in totale controllo nel secondo. Certo non sono mancate le vaccate, ma l'idea era sempre che tutto dipendesse dall'italiano. Tirando le somme, Fabio è giunto in semifinale tremando solamente contro Bedene, che è riuscito a portarlo al tie-break del terzo. Il ligure questi torneucci con terraioli e compassionevoli ignoti dovrebbe mangiarseli almeno fino alle ultime finali costantemente. Invece spesso e volentieri è lui che diventa vittima sacrificale anche contro chi a malapena riesce a tenere in mano una racchetta.
Oggi troverà Ferrer e ovviamente non gli si chiede di vincere, ma nemmeno di andarsene in bicicletta. Il corridore spagnolo ha eliminato agevolmente Paolo Lorenzi. Il senese ha tentato di tutto, è sempre rimasto in gara sfruttando ogni minima falla dell'avversario, ma purtroppo niente da fare. David più invecchia, più corre e più vince. Incontenibile. Per quanto riguarda gli altri due semifinalisti, abbiamo Almagro e Nadal, giunti a questa fase dopo aver battuto rispettivamente Zeballos e Leo Mayer. Dobbiamo scendere in particolari per spiegare come hanno vinto? Non esiste proprio.
Voliamo quindi nell'umile Dubai, dove le quattro teste di serie non peccano l'appuntamento. Hanno annichilito gli avversari non lasciando loro nemmeno il tempo di fiatare prima della sconfitta. Del Potro si è portato in semi dopo aver battuto Brands con un 6-4 6-2. Non male il tedesco, peccato che per ora abbia solo concimato il fisico, ma si sia dimenticato di far sviluppare il cervello. Vista l'età, è all'ultimo treno per ottenere due/tre anni di buoni risultati, ma se non si da una mossa il capo stazione fischierà la partenza senza mettersi il problema di aspettarlo. Berdych invece ha portato a casa il successo per 6-3 6-2, con un ormai attempato Tursunov.
Dopo che lo sceicco di Dubai ha fatto la colletta tra il pubblico per potersi permettere di pagare la bolletta della luce per i riflettori, è partito il serale. Partito si fa per dire, perché in verità Djokovic-Seppi non è mai cominciata. L'italiano ha fatto il suo dovere di testa di serie, giungendo fino ai quarti del torneo, ma ieri non ha nemmeno fiatato contro il serbo. E' stato abbattuto con un umiliante 6-0 6-3. La lontananza di Nadal fa bene alla testa di Nole, ma oggi contro Del Potro non sarà una passeggiata. Per chiudere, abbiamo assistito alla miliardesima lezione di tennis che Federer ha impartito a Davydenko. Per lo svizzero è stato un doppio 6-2 di allenamento, ma anche per lui la vera prova sarà oggi contro Berdych.
Preparate la poltrona perché alle 14 si parte con Del Potro-Djokovic per poi passare a Federer-Berdych. Per seguire Acapulco bisognerà essere più temerari perché Ferrer-Fognini è all'una di notte mentre Nadal-Almagro alle 5 del mattino. Per completezza, vi diciamo che si sta giocando anche a Delray Beach e c'è Gulbis che forse si sta riprendendo (forse eh!) e in semi potrebbe vedersela contro Haas. Non male. Ma per questi particolari vi rimandiamo alla nostra pagina Livescore dove troverete tutto il necessario. Che psycho-Fogna sia con voi!
0 commenti:
Posta un commento