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lunedì 11 marzo 2013

Indian Wells 2013: i big tremano, ma mai abbastanza

Tanto fumo e niente arrosto per la parte alta di tabellone del secondo turno di Indian Wells. Djokovic e Murray capeggiano questo lato e sono proprio loro gli unici big ad averci regalato la possibilità di provare quel brivido che si sente nel vedere l'uomo che batte o, almeno, mette in difficoltà la macchina. Entrambi infatti hanno perso un set rispettivamente contro Fognini e Donskoy. Strano leggere meriti per il ligure, però noi l'abbiamo sempre detto: ha possibilità da top 15. Il fatto che perda spesso e contro ignobili tennisti, è solo colpa del suo poco impegno o mancanza di ispirazione. Ieri, il fatto di giocare col numero uno del mondo e sul centrale l'ha portato a scendere in campo già battuto, e infatti ha perso il primo 6-0. Poi resosi conto che bastava utilizzare un minimo del suo talento, è riuscito a rubare due volte il servizio al serbo e andare in vantaggio nel secondo parziale fino a chiuderlo 7-5. A questo punto, anziché battere il ferro finché caldo, il ligure si è distratto buttando il set decisivo con un break incassato da una situazione di 40-0. Fognini è questo. Per quanto riguarda Donskoy, non possiamo dirvi più di quanto visto. Ha perso dallo scozzese, ma in tre set. Non sappiamo sia stata la partita della vita, ma se così non fosse, non nascondiamo che potrebbe mettersi in evidenza in altre occasioni, anche perché ha diversi colpi altalenanti e quindi, vista l'abbastanza giovane età (23 anni), ha dei margini di miglioramento. Murray invece non passava il primo turno di Indian Wells dal 2011, perdendo da Young e poi da Garcia Lopez. Ci sarebbe da infierire solo per questo, ma visto che con lui ci siamo già divertiti in passato, per ora aspettiamo fallisca anche quest'anno prima di lanciarci in altre cattiverie.

Per quanto riguarda il resto della truppa, un po' tutti i big hanno avuto problemini col servizio e incassato break, ma non si sono mai complicati la vita più di tanto. Del Potro ha regolato Davydenko con un 6-3 6-4, ma non potrà vendicarsi di quanto accaduto agli Australian Open perché Chardy ha perso da Phau con un 6-2 2-6 6-4. Peccato, Juan Martin l'avrebbe voluto spolpare per bene. Haas e Almagro si sfideranno al terzo turno dopo aver battuto rispettivamente Andujar e Gimeno-Traver. Nishikori non ha avuto problemi a far fuori i calzettoni azzurri di Petzschner in due set, mentre Berlocq ha spento la luce a Dolgopolov in tre. Non vediamo l'ucraino ormai da tempi immemori, non capiamo proprio cosa mai gli stia succedendo.

Klizan è stato eliminato da Lu con un doppio tie-break e per lui ci sarà Murray, che come dicevamo ha sofferto e non poco contro Donskoy. Quando ormai in Italia stava per sorgere il sole, Tsonga stava finendo di battere Blake. L'americano è tornato e gioca esattamente come l'avevamo lasciato. Ha messo più volte in difficoltà il francese, ma non è mai riuscito a dare la zampata decisiva per provare a metterlo al tappeto. Nel primo parziale ha addirittura avuto due set point, nei quali Jo Willy ha toccato l'apice della sua partita. Altro americano tornato in campo è Fish. Dopo i problemi al cuore, la sua vittoria è stata abbastanza commovente e giunta in tre set durante i quali aveva seriamente rischiato di perdere contro il connazionale Reynolds. Per chi non lo conoscesse, si immagini di mischiare Alex Corretja e Joseph Fiennes ed eccovi la foto dello statunitense.

Raonic non l'abbiamo visto in campo perché è passato per walk over su Llodra mentre Cilic ha fatto fuori Ramos con qualche difficoltà. L'idea di stare in America con il conclave prossimo a riunirsi lo turba particolarmente e il suo gioco ne soffre. Matosevic ha battuto Monaco con un ovetto al secondo set e Querrey ha eliminato Karlovic, in una partita che ci vantiamo di non aver visto nemmeno per un servizio. Per chiudere, bene Dimitrov su Ebden, che ha guadagnato la decapitazione sul centrale per mano di Djokovic.

Oggi parte il terzo turno della parte bassa di tabellone e quindi vedremo Berdych, Janowicz, Gasquet, Paire, Nadal, Seppi, Gulbis, Hewitt, Wawrinka e Federer. Ci si potrebbe divertire. Per tutto il resto che non vi abbiamo raccontato, per preservarvi dalla compassione, vi rimandiamo alla nostra pagina Livescore. See ya!

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