Hanno aperto le danze Simon-Anderson, match che probabilmente non ha visto nessuno, perché esattamente in coincidenza con la fumata bianca per l'elezione del nuovo Papa. Sicuramente non potevamo perdere un evento che finirà sui libri di storia per vedere quei due! Francesco I è partito subito col piede giusto, oscurando una partita da scomunica. Alla fine ha vinto Anderson per 6-3 1-6 6-4. Visto che sul centrale la Kvitova ha deciso di morire lentamente, le immagini sono potute andare su Berdych-Gasquet, dove il francese come al solito è diventato piccolissimo di fronte a un nome che conta. Dovrebbe imparare a fare il bulletto anche contro chi sta più avanti di lui in classifica, anziché rifugiarsi tra le braccia dei giudici di linea. Il crawl che avvisava dell'elezione del nuovo Papa lo nascondeva, quindi figuratevi quanto stava giocando arretrato! Il ceco ha vinto senza troppi problemi, 6-1 7-5 e ai quarti parte indubbiamente favorito su Anderson.
Non proprio una passeggiata quella di Tsonga, per portare a casa il successo contro Raonic. Il canadese è stato un po' stupido perché trovandosi in vantaggio si è lasciato leggermente andare, permettendo al francese di attuare la sua tattica preferita: giocare il tutto e per tutto in una situazione di punteggio sfavorevole. Gli è andata nuovamente bene. L'ormai de-neuronizzato transalpino rimane comunque uno dei tennisti più spettacolari del circuito, un concentrato di potenza pronta sempre ad esplodere. Peccato che contro quei quatto nomi, in qualche modo venga sempre disinnescato. Ha vinto al terzo per 4-6 7-5 6-4. Alla fine della partita Raonic ha fatto un doppio fallo, l'arbitro prima di chiamare il fatidico "game, set and match" aspettava la richiesta dell'occhio di falco, che non è avvenuta, così Tsonga stava per mettersi a servire, non accorgendosi che invece aveva portato a casa il match. Capita quando non si hanno più cellule cerebrali! Ora per lui arriva un turno quasi proibitivo contro Djokovic. Noi ci speriamo, ma la vediamo molto in salita. Il serbo a notte fonda ha battuto Querrey con un 6-0 7-6. Pochi problemi, se non l'orario scomodo.
Continua il calvario di Murray che sta giocando malissimo, ma comunque vince sempre. Ieri la vittima è stata Berlocq, che dopo aver tenuto sempre testa allo scozzese, nei momenti chiave si è sciolto compassionevolmente, sia nel primo che nel secondo set. 7-6 6-4 per Andy, che ai quarti troverà Del Potro. L'argentino ha letteralmente annientato Haas battendolo 6-1 6-2.
Arriviamo quindi a Cip e Ciop. Il primo dei due a mostrare le sofferenze in mondovisione è stato Federer, messo notevolmente in difficoltà dal paggetto preferenziale Wawrinka. Diciamo che fino a quando Roger non ha servito per il match, Duplo-man più che giocare a tennis, stava sudando compassione da tutti i brufoli. Ma dal 5-4 del secondo lo svizzero bravo si è fatto breakkare a zero fino a perdere il parziale per 7-6. Notiziona, perché era il primo tie-break che Stan riusciva a sottrarre al connazionale in carriera. Ovviamente non poteva anche pretendere di batterlo. Infatti si è concesso al terzo con un break proprio sul 6-5 per Roger. Genius. Wawrinka quest'anno sta collezionando risultati da far invidia a Verdasco.
Arriviamo quindi al martire Rafa. Vengo, non vengo, le ginocchia, las rodillas, alla fine è venuto. E cosa fa? Il partitone col miglior Gulbis degli ultimi cinque anni. Dopo averlo visto giocare ieri, con difficoltà crederemo alle prossime volte che tirerà in ballo i suoi problemi fisici come scudo, perché non regge il passo degli altri. Sta diventando credibile anche meno della congiuntivite di Berlusconi. Ieri infatti lo spagnolo per conquistare il successo è dovuto ricorrere al suo miglior piatto: recuperi infiniti con contorno di remate da fondo. Alla fine ha portato a casa il match senza nemmeno metà dei vincenti dell'avversario, il classico film. 4-6 6-4 7-4 per Nadal, per un totale di due ore e mezza di partita... se avesse avuto veramente le ginocchia mal messe, sarebbe crollato dopo i canonici 90 minuti. Effettivamente fa bene a pubblicizzare il poker, perché il bluff delle rodillas gli sta venendo molto bene. Beato chi ci crede. Vamos.
Per chiudere, avevamo la Errani ai quarti, opposta alla Sharapova. Purtroppo è stato il solito impallinamento risolto con un 7-6 6-2 per la russa. Oggi si parte alle ore 19 con Kerber-Stosur al quale seguirà Berdych-Anderson. Si continuerà quindi alle 23 circa con Azarenka-Wozniacki e alle 3, per i più temerari, l'attesissima Nadal-Federer. A dirla tutta, svegliarci a quell'ora sarà la nostra ultima preoccupazione!
Non proprio una passeggiata quella di Tsonga, per portare a casa il successo contro Raonic. Il canadese è stato un po' stupido perché trovandosi in vantaggio si è lasciato leggermente andare, permettendo al francese di attuare la sua tattica preferita: giocare il tutto e per tutto in una situazione di punteggio sfavorevole. Gli è andata nuovamente bene. L'ormai de-neuronizzato transalpino rimane comunque uno dei tennisti più spettacolari del circuito, un concentrato di potenza pronta sempre ad esplodere. Peccato che contro quei quatto nomi, in qualche modo venga sempre disinnescato. Ha vinto al terzo per 4-6 7-5 6-4. Alla fine della partita Raonic ha fatto un doppio fallo, l'arbitro prima di chiamare il fatidico "game, set and match" aspettava la richiesta dell'occhio di falco, che non è avvenuta, così Tsonga stava per mettersi a servire, non accorgendosi che invece aveva portato a casa il match. Capita quando non si hanno più cellule cerebrali! Ora per lui arriva un turno quasi proibitivo contro Djokovic. Noi ci speriamo, ma la vediamo molto in salita. Il serbo a notte fonda ha battuto Querrey con un 6-0 7-6. Pochi problemi, se non l'orario scomodo.
Continua il calvario di Murray che sta giocando malissimo, ma comunque vince sempre. Ieri la vittima è stata Berlocq, che dopo aver tenuto sempre testa allo scozzese, nei momenti chiave si è sciolto compassionevolmente, sia nel primo che nel secondo set. 7-6 6-4 per Andy, che ai quarti troverà Del Potro. L'argentino ha letteralmente annientato Haas battendolo 6-1 6-2.
Arriviamo quindi a Cip e Ciop. Il primo dei due a mostrare le sofferenze in mondovisione è stato Federer, messo notevolmente in difficoltà dal paggetto preferenziale Wawrinka. Diciamo che fino a quando Roger non ha servito per il match, Duplo-man più che giocare a tennis, stava sudando compassione da tutti i brufoli. Ma dal 5-4 del secondo lo svizzero bravo si è fatto breakkare a zero fino a perdere il parziale per 7-6. Notiziona, perché era il primo tie-break che Stan riusciva a sottrarre al connazionale in carriera. Ovviamente non poteva anche pretendere di batterlo. Infatti si è concesso al terzo con un break proprio sul 6-5 per Roger. Genius. Wawrinka quest'anno sta collezionando risultati da far invidia a Verdasco.
Arriviamo quindi al martire Rafa. Vengo, non vengo, le ginocchia, las rodillas, alla fine è venuto. E cosa fa? Il partitone col miglior Gulbis degli ultimi cinque anni. Dopo averlo visto giocare ieri, con difficoltà crederemo alle prossime volte che tirerà in ballo i suoi problemi fisici come scudo, perché non regge il passo degli altri. Sta diventando credibile anche meno della congiuntivite di Berlusconi. Ieri infatti lo spagnolo per conquistare il successo è dovuto ricorrere al suo miglior piatto: recuperi infiniti con contorno di remate da fondo. Alla fine ha portato a casa il match senza nemmeno metà dei vincenti dell'avversario, il classico film. 4-6 6-4 7-4 per Nadal, per un totale di due ore e mezza di partita... se avesse avuto veramente le ginocchia mal messe, sarebbe crollato dopo i canonici 90 minuti. Effettivamente fa bene a pubblicizzare il poker, perché il bluff delle rodillas gli sta venendo molto bene. Beato chi ci crede. Vamos.
Per chiudere, avevamo la Errani ai quarti, opposta alla Sharapova. Purtroppo è stato il solito impallinamento risolto con un 7-6 6-2 per la russa. Oggi si parte alle ore 19 con Kerber-Stosur al quale seguirà Berdych-Anderson. Si continuerà quindi alle 23 circa con Azarenka-Wozniacki e alle 3, per i più temerari, l'attesissima Nadal-Federer. A dirla tutta, svegliarci a quell'ora sarà la nostra ultima preoccupazione!
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