Se la precedente era una vittoria nella quale i NoleFan potevano tirare in ballo la scusante che il loro idolo avesse giocato male (è vero, ma era pur sempre il numero 1 del mondo contro il 18), il successo di ieri fa raddoppiare la percentuale dei meriti del tedesco e dimezzare le attenuanti sul serbo. Prima di tutto Simon non era in giornata negativa, ma è stato portato a giocare male da Haas. Ma attenzione, perché ciò non significa che il tedesco abbia campato di errori gratuiti, ma che semplicemente non ha permesso al francese di fare la sua solita partita attendista dal primo all'ultimo minuto. La chiave di tutto questo è stata la continuità di Tommy nel tenere in campo le variazioni, che gli hanno permesso le benedizioni a rete o i vincenti da fondo. Il tennis ha bisogno di questo, un giocatore che sappia pennellare con continuità coi piedi dentro il campo e con una perenne propensione all'attacco. Ne gioverebbe sia il fisico, che la tesa di ogni atleta. Per non parlare delle nostre "sfere", che ultimamente nel vedere i match arrivano a terra con molta facilità. Ora invece i "giovani" top players insegnano solamente che con continuità bisogna correre, prendere tutto, picchiare quanto più possibile e sperare che l'altro sbagli. Ma mai che si può anche essere artisti della racchetta per disegnare gioco. Per questi due giorni Haas ci è riuscito, è stato perfetto, umilmente e con risultati schiaccianti, godiamocelo finché siamo in tempo perché venerdì si troverà di fronte Ferrer.
Lo spagnolo ieri non solo è stato insopportabile nella sua azione di corsa sfrenata inesauribile, ma si è anche reso molto antipatico con svariate proteste e spocchiose esultanze antisportive per ogni errore dell'avversario, anche sul 5-0 del terzo. Se c'era proprio una cosa in cui David si salvava era il fatto di essere sempre un signore. Contro Melzer invece ha fatto una figuraccia e non è che dall'altra parte ci fosse un santo, anzi, ma l'austriaco è passato per il lord di turno. Nel primo set Jurgen è stato semplicemente divino, ha fatto perfettamente l'unica cosa che doveva, ovvero non dare ritmo all'avversario e punirlo coi vincenti e la varietà di gioco. Finché la macchina ha retto, tutto bene, ma appena sono arrivati quei due errori gratuiti di troppo ecco che il virus Ferrer, sempre più veloce e mai stanco, è entrato in circolo, inondandoci lo schermo di recuperi infiniti, errori gratuiti di Melzer, che ormai faceva i punti solo a seguito di 4/5 vincenti chirurgici. Ovviamente non si può pretendere di giocare in queste condizioni e sia maledetto oggi e per sempre chi ha trasformato il tennis in zompettate e recuperi. Morale della favola, il match si è chiuso con un impietoso 6-0 al terzo per l'iberico. Peccato, pensavamo di vedere tennis, invece ha vinto un corridore.
Ieri si sono giocate anche i quarti Errani-Sharapova e Vinci-Jankovic. Dal sogno di vedere la semifinale tutta italiana, siamo passati all'incubo della sconfitta di entrambe. Sara ha fatto anche oltre le sue potenzialità. Poteva essere un triste epilogo con un punteggio schiacciante, invece il tutto si è chiuso con un doppio 7-5 e con molte occasioni forse per arrivare al terzo. Comunque, la russa è oggettivamente superiore in tutto all'italiana, la vittoria dell'Errani sarebbe stata una vera impresa. La Vinci invece non era assolutamente inferiore alla Jankovic, anzi a dirla tutta pensavamo giungesse in semi. Invece si è persa nella negatività e nel nervosismo, senza un apparente motivo, anche quando stava facendo match pari. E' riuscita a salvare il secondo set al tie-break e poi ha perso al terzo, ma ripetiamo, secondo noi era possibile. Peccato.
Oggi in scena i restanti quarti maschili. Si parte alle 20 con Murray-Cilic e non prima di mezzanotte Berdych-Gasquet. Alle 18 le semi femminili Sharapova-Jankovic e alle 2 di notte Williams-Radwanska. E tutto!
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