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sabato 23 marzo 2013

Miami 2013: disastro Del Potro, tanta pioggia e il gradito ritorno di Blake

Ci eravamo quasi dimenticati di lui e invece eccolo tornare nella lista dei vincitori, con risultati di tutto rispetto. Parliamo di James Blake, tennista che ha passato un po' di tutto nella vita, è morto, rinato più volte e ora, all'età di 34 anni, entrando come wild card a Miami, si è concesso il lusso di piazzare prima un doppio 6-2 al piccolo di casa Harrison e poi un 6-2 6-3 a Benneteau. Anche ad Indian Wells aveva dimostrato di essere su un'onda positiva, ma ha avuto la sfortuna di incontrare Tsonga al secondo turno, perdendo comunque in modo per niente netto 7-6 6-4. In premio per questa sua rinascita, al terzo troverà Ramos, tennista compassionevole, che ha avuto la fortuna di incontrare Monaco, ormai capace di perdere anche contro un Verdasco non in giornata.

Ma se da una parte c'è da gioire per un giocatore ritrovato, dall'altra c'è da piangere per un altro perso, nel momento meno adatto per il tennis. Parliamo ovviamente di Del Potro. Entrato in campo, esattamente come l'avevamo lasciato la settimana scorsa, non ha fatto respirare Kamke fino a portarsi sul 5-2 e doppio set point. A questo punto si è letteralmente spento, facendo emergere il tennis dinamico del tedesco, abbastanza in giornata positiva, e da quel momento in poi c'è stata la morte definitiva dell'argentino. Doppio break recuperato, parziale perso al tie-break e 6-1 subito al secondo, dopo ore di pausa per pioggia. Un disastro assoluto. A questo punto, a meno che qualcuno non impazzisca e trovi la settimana della vita, la finale Djokovic-Murray non ce la toglie veramente nessuno. Vamos!

E' stata una giornata caratterizzata dalla pioggia, che ha apportato tanti disagi sulla tabella di marcia e a noi, che per ammazzare il tempo ci siamo dovuti sorbire le repliche delle finali di Indian Wells, Sharapova-Wozniacki e Del Potro-Ginocchio. Incubi. Per fortuna si è riuscito a giocare tutti i match. Partiamo subito da colui che ha chiuso la giornata, ovvero Djokovic, autore di un monologo senza diritto di replica su Rosol. Peccato. Al prossimo turno per lui Devvarman, vincitore su Roger-Vasselin. Ma è un 1000 o un challenger? Per fortuna tra i campi bui e dispersi di Key Biscayne, si è accesa una luce, quella di Dolgopolov, ieri autore di una onorevole trionfo su Davydenko per 6-2 6-3. Finalmente! Per l'ucraino Haas al secondo turno, vincente su Sijling in tre set. Sarà un match interessante, speriamo venga programmato su un campo coperto dalla TV.

Simon addormenta Hewitt con un doppio 6-3 e trova Zemlja, che ha battuto 6-3 7-6 Florian Mayer, ormai desaparecido. Anderson continua purtroppo il suo buon periodo e avanza ai danni di Zeballos. Per il sudafricano un certo Tipsarevic, tennista che vinse qualcosa in passato, troviamo testimonianze in alcuni papiri o pergamene. Ferrer passa per walk over su Tursunov e trova Fognini,  che in nemmeno un'ora si è sbarazzato di Llodra. I due non sono nemmeno arrivati alle mani. Strano. Veniamo quindi a Malisse, vincitore su Chardy, che si troverà opposto a Nishikori. Per chiudere, abbiamo il già elogiato Kamke, che in premio al successo su Delpo, avrà Melzer. L'austriaco stranamente continua la sua scia positiva dal Challenger di Dallas, che ha vinto, confermando il fatto che non sempre la scienza trova le risposte a tutto.

Oggi, pioggia permettendo, si prosegue con la parte bassa di tabellone capeggiata da Murray, subito opposto a Tomic, ma avremo anche Seppi, Gasquet, Raonic, Berdych, Tsonga, Dimitrov, Bolelli, Janowicz e tanto altro. Come al solito, per un quadro della situazione molto più chiaro dei nostri vaneggi, vi rimandiamo alla pagina Livescore, dove troverete di tutto e di più sui tornei della settimana e non solo. Bye bye, that's all!

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