Hanno giocato a chilometri l'uno dall'altro, ma è stato come se se le fossero date di santa ragione! Djokovic e Nadal hanno messo la firma sui 500 di Dubai e Acapulco, dimostrando a tutto il mondo che cemento e terra sono già prenotati per tutto il 2013. Un match di boxe a distanza dove nel pomeriggio il serbo ha fatto partire il suo gancio in pieno volto dell'avversario e nella notte lo spagnolo ha parato il colpo senza fare una piega. Rafa è tornato e il rosso è suo. Sembra abbastanza chiaro.
La giornata di finali è partita nel pomeriggio a Dubai col match Djokovic-Berdych. Dopo aver visto il ceco tenace nello sfiancare e abbattere Federer in semi, pensavamo ci avrebbe potuto regalare una gioia impallinando il serbo. Addirittura si è portato in vantaggio 4-2 conquistando il primo break del match e facendo espandere nell'intero cosmo la nostra goduria. Ma è bastato il tempo di andare a dare sfogo alla diuresi, che il set si è subito riportato in parità. Avevamo cantato vittoria troppo velocemente perché Djokovic era tutt'altro che battuto. Anzi, stava solamente studiando la situazione per sfruttare la sua camaleontica trasformazione e poter annullare il gioco di Berdych, per arrivare all'umiliazione. Delitto perfetto. Il ceco ha perso il servizio nuovamente sul 6-5, regalando quindi la prima partita a Nole.
Compassione: sentimento che prova lo spettatore, quando riconosce che un tennista ha giocato bene e poi perdere il match/set, in seguito a quattro o più vaccate strategiche. Ecco, se qualcuno ancora non avesse inteso questo concetto, si cerchi su Youtube la partita in questione e analizzi in che modo Tomas arriva a soccombere nel primo parziale. E' riuscito anche ad elevare all'ennesima potenza il tutto con volèe sparate al pubblico e un fantastico smash a rimbalzo mandato un metro fuori. E pensare che dall'andamento dei primi game ci eravamo illusi che si fosse comprato un altro neurone su eBay, da accostare a quello solitario...
Ma quando mai! Giunti al secondo parziale, si è palesato il piattume. Si puntava a fare il vincente quanto più veloce possibile, piuttosto che giocare a tennis. Morale della favola, Djokovic si è nuovamente camaleontizzato, fino a superare, sfiancare l'avversario e lasciarlo quota 3. Delusionissima. Ci aspettavamo di vedere almeno due set a livello pari e invece abbiamo potuto assistere al massimo a qualche game ben giocato, ma non è mai successo di percepire il match nelle mani del ceco. Questo ci fa anche rivalutare la sua vittoria su Federer in semi che avevamo incensato ed elogiato. Non va bene, è necessario un acuto sostanzioso dalle retrovie, altrimenti questi sciagurati rimarranno vita natural durante come eterni secondi. Triste.
Nella notte è arrivata la risposta di Nadal alla vittoria da androide del serbo: un successo da cyborg old style. Ad Acapulco, Ferrer è stato umiliato da Rafa in poco più di un'ora, ma se togliamo gli asciugamani, le smutandate e la pulizia delle linee, il tutto si riduce a trenta minuti nemmeno, per un 6-0 6-2. I due game sono ovviamente di cortesia, per non creare antipatie. Vista l'ora della diretta, abbiamo programmato il mySky per godercela con calma la mattina, ma al nostro risveglio, la registrazione non c'era. Tre sono le ipotesi:
- il decoder si è rifiutato di partire, perché avevamo installato il pallettar control
- il decoder ha deciso di cancellare la registrazione, per il nostro bene
- solo nel vedere il riscaldamento, il decoder si è addormentato
Dovrebbe essere proprio tutto per questa settimana. Vi accenniamo per completezza che a Delray Beach Gulbis è in finale, dopo aver estromesso Haas, e si giocherà il trofeo opposto a Roger-Vasselin, che ha battuto Isner! Per i temerari dello streaming, le 21 sono l'orario di partenza. Giovedì invece comincerà Indian Wells, primo 1000 di stagione, e Nadal ha confermato la partecipazione, nonostante in settimana sul nostro profilo Twitter, gli avessimo trovato moltissime scuse per non partecipare ai tornei sul cemento americano. Forse non gli sono piaciute! Strano...
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