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martedì 26 febbraio 2013

Saranno famosi... O solo fumosi?

 di Andrea Giannuzzi

Cari amici di ControBreak volevo proporvi un’analisi sul futuro del tennis maschile.

Un giorno Federer e Nadal smetteranno di giocare, Nole e Murray invecchieranno e qualcuno dovrà prendere il loro posto, ma chi? Sono cinque i tennisti che si sono messi in luce in questi due anni: Dimitrov, Raonic, Tomic, Goffin, Janowicz. La cosa che può consolarci è la varietà di questi futuri protagonisti, tutti in possesso di caratteristiche ben distinte, nessuno dei quali assomiglia neanche lontanamente a un pallettaro.

Raonic: Classe 90, in classifica è quello in posizione migliore, pronto per emergere. Ha già vinto 4 ATP 250, tutti sul cemento. Basa il suo gioco sul servizio, vista la sua altezza; è più completo dei suoi "cloni" Isner e Karlovic, ha un ottimo dritto e buone volèe, dovrebbe solo giocare più vicino alla riga di fondo. L’anno scorso ha messo in seria difficoltà Federer a Madrid. Buoni margini di miglioramento, ma personalmente non mi convince.

Dimitrov: Wannabe Federer. Cerca di imitare il suo idolo, ma i risultati ancora non si vedono. E' un piacere vederlo giocare, ha classe da vendere, è offensivo con ottimi fondamentali. Il gioco è vario, però pecca un po' negli spostamenti laterali. Se il futuro del tennis fosse nelle sue mani io non mi lamenterei troppo.

Tomic: Arrogante, presuntuoso, impossibile amarlo. Il talento c'è, ma si vede solo nella sua Australia. Tennista completo senza particolari punti di forza o deboli , gioca bene il back di rovescio. Non è un esteta, questo è sicuro, ma lavorando sull'esplosività e il carattere un giorno potrebbe seriamente dire la sua nel circuito.

Goffin: a mio modo di vedere, sopravvaluto, specie dopo aver strappato un set a Roger al Rolando dello scorso anno. Un buon giocatore offensivo, preparazione del dritto troppo meccanica e lunga. Lasciamolo crescere e tra qualche anno vedremo, ci accorgeremo di quanto, oggi, sia immaturo.

Janowicz: si è messo in luce a Parigi Bercy lo scorso anno dove è arrivato in finale battendo, tra gli altri, Murray, annullandogli alcuni match points. Servizio, dritto, smorzata e nonostante la stazza (2,03) si muove benissimo. Paura di nessuno e grande carattere. Lo ammetto, ha già fatto breccia nel mio cuore.

Ci sono altri nomi che potrebbero dire la loro: Nishikori, Harrison, Berankis e altri. Il tennis sembra si stia riportando sui giusti binari. Non vedremo più queste cose, i vari Simon, Ferrer, Monfils, Monaco ecc. scompariranno piano piano. Ci aspetta un futuro roseo, nonostante l'ATP tenti di rallentare sempre di più le superfici. Chi primeggerà quando i "fantastic four" appenderanno la racchetta al chiodo?


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