Si è fatto attendere dai suoi tifosi per circa sette mesi, da quando l'allora semi-sconosciuto Lukas Rosol lo impacchettò in cinque set e lo fece fuori a Wimbledon, regalandoci una serata orgasmo già deliziata dalla vittoria dell'Italia sulla Germania agli europei di calcio.
Da allora una serie di notizie contrastanti sul suo stato di salute. Infortunio serio, non serio, sindrome di Hoffa curata giocando a golf e a poker e i due Slam saltati, New York 2012 e Melbourne due settimane fa, perché ancora non completamente recuperato per una gastroenterite fuori programma.
Abbiamo dovuto aspettare un torneo di secondo piano frequentato generalmente da terraioli in cerca di punti, Viña del Mar (da noi ribattezzato Viña del Rafa) per rivederlo in campo. Prima in doppio, in compagnia dell'amico Monaco (al quale vanno fatti i complimenti per essersi fatto buttare fuori al primo turno da Rufin buttando al cesso un buon numero di punti essendo il detentore del titolo), e poi finalmente in singolare, dove ieri ha asfaltato 6-3 6-2, l'ormai ex promessa argentina Delbonis, uno che qualche qualità ce l'avrebbe anche, non fosse che serve stilisticamente quasi come la Bartoli, ha la rapidità di un bradipo in fase di gestazione e pare non conosca il significato della parola dieta.
E pensare che l'inizio del match aveva persino lasciato intravedere qualche scoria del lungo tempo trascorso fuori dal campo, con il break ottenuto subito dall'argentino e un parziale di 8 punti a 1 per lui. Tutta questione di prendere le misure. Piano piano la potenza dei colpi di Nadal è aumentata, la gittata magari no, se non in certi casi, ma abbiamo visto qualcuno dei suoi passanti, condito ovviamente da una serie di vamos e dalle solite smutandate.
Le bottigliette erano rigorosamente allineate al loro posto, le righe mai calpestate, la fascetta e i capelli sistemati ogni volta prima di servire, e il catalogo di faccine amareggiate ad ogni errore è sembrato quello della primavera-estate 2012, sempre uguale.
Rafa è tornato, e ne siamo contenti, ed è tornato anche in discreta forma, per quanto possa essere indicativo un primo turno a Viña del Mar. Vedremo cosa combinerà dopo la gita in Sudamerica, prima con i 1000 americani (se mai dovesse andarci) e poi con la terra di casa sua, in Europa.
Il torneo cileno ha visto, come già accennato, l'eliminazione di Monaco per mano di Rufin, l'argentino però rimane in corsa in doppio con l'amico Rafa per cui le sfide alla playstation tra i due sono salve. Rafa invece affronterà il vincente tra Montanes e Gimeno Traver. Bene poi gli azzurri: Volandri ha strapazzato Leo Mayer, ora trova Ramos, mentre Lorenzi ha vinto il derby con Naso e ora aspetta Robredo.
Oltre a Viña del Rafa questa settimana sono in corso altri due tornei: Montpellier e Zagabria. In Francia segnaliamo l'assenza di azzurri, l'interesse del torneo è riposto quindi nel capire cosa combineranno i vari Gasquet, Tipsarevis, Monfils, Simon, Llodra ecc, mentre a Zagabria oggi è il turno di Seppi, la cui sfida con Petzschner può presentare qualche insidia, non foss'altro per lo stato mentale con cui si presenta in campo il tedesco, notoriamente non troppo stabile. Occhio anche a Cipolla-Rosol, che vedrà il nostro cuore dividersi in due.
E questo è tutto, non potevamo lasciarvi senza una nostra opinione sul rientro di Nadal e nei prossimi giorni vedremo il suo reale stato di forma. Nel frattempo daremo ovviamente uno sguardo agli altri due tornei in corso perché come ben sapete siamo allergici alla terra e seguire solo cosa succede in Cile potrebbe nuocere gravemente alla nostra salute.
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