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venerdì 10 maggio 2013

Madrid 2013: Federer saluta il torneo, Dimitrov lo segue, Haas idem. Il tennis non paga.

Il titolo è più che sufficiente per riesumare e confermare un concetto ormai già snocciolato e ritrito più volte, ovvero che giocare a tennis su un campo da tennis ormai è una mossa raramente vincente. Visto che in quest'epoca di androidi siamo costretti a ripeterci fin troppo a riguardo, per sapere cosa ne pensiamo sul fatto che il tennis sia praticamente morto, vi rimandiamo ai precedenti articoli. Oggi bastano i nomi dei vincitori e vinti degli ottavi di Madrid 2013 per darci conferme.  Se escludiamo il match di Dimitrov e Wawrinka, dove invece ha regnato il vero tennis a livelli orgasmici, per quanto riguarda il resto siamo passati dalle tragedie, con Haas battuto da Ferrer, agli psicodrammi, con Federer che non ne beccava una, fino alle vere e proprie risate ad alta voce per non piangere, vedendo Murray-Simon.

Partiamo subito dalle ovvietà. Nadal al terzo turno si è trovato Youzhny, reduce da due giornate da miracolato, prima con Fognini e poi con Almagro. Sicuramente il russo sperava nel detto "Non c'è due senza tre", peccato che lo spagnolo aveva poca voglia di perdersi in tradizionalismi e con uno scontato 6-2 6-3 ha portato a casa i quarti. Da lì a poco ha anche conquistato direttamente la finale in quanto dall'altra parte è arrivato Ferrer e il potenziale penultimo atto lo vedrà opposto a Nishikori o Andujar, due che solo a sentire il nome di Rafa si bruciano come vampiri illuminati dal sole.

Sì, purtroppo Haas non ce l'ha fatta. I piedini di Ferrer hanno spezzato i nostri sogni e così lo spagnolo, arrivando su ogni palla, è riuscito in oltre due ore di partita ad uccidere il tennis del tedesco. Anzi, è fin troppo che Tommy abbia avuto la forza di allungare il match al terzo e portarsi avanti di un break. Ovviamente non si poteva chiedere che per oltre 120 minuti riuscisse a giocare d'attacco e ad altissimo rischio, visto che non c'era altro modo per non far punto. Infatti sono bastati due errori, un po' di stanchezza ed ecco confezionato il 6-4 a tradimento. Grazie lo stesso Haas, oggi ti divertirai a vedere Ferrer correre e a spargere "puta" a destra e a manca, mentre morirà, con la lingua penzolante, sotto i colpi di Nadal.

Andujar ha vinto il derby spagnolo, grazie al ritiro di Gimeno Traver. Non abbiamo visto il match, ma a quanto pare quest'ultimo non è riuscito a trattenere le lacrime. Del resto aveva battuto Gasquet al turno precedente e combattere per il quarti contro il connazionale non era poi una cosa impossibile. Si pensi che poi è anche arrivata la vittoria di Nishikori su Federer, per cui il quarto è tutt'altro che chiuso come ci si poteva aspettare. Non fatevi ingannare dal fatto che il giapponese abbia perso il secondo set perché si è semplicemente preso una pausa al nulla che aveva fatto in precedenza, dove aveva solo sfruttando i gratuiti di uno svizzero svogliato in versione Santa Claus.

Infatti, quella che sembrava una ordinaria partita di Roger 4.0, dove alla fine vince con tre punti consecutivi giocati bene, nonostante avesse fatto quasi pena nel resto del match, si è tramutata in una sconfitta fuori programma. C'è poco da gioire perché sinceramente vedere Nishikori, ovvero il Ferrer in progress del Sol levante, non è proprio motivo di giubilo. Sì, senza dubbio si crea varietà ai nomi, ma un conto era per esempio Roger sconfitto da Gulbis al secondo turno a Roma 2010, un altro è assistere a un robottino, che non sa nemmeno fare una volée, ai quarti.

Come detto in apertura Wawrinka-Dimitrov è stato un vero match di tennis, ma ovviamente a Madrid hanno preferito spedirli sul secondo campo. Forse è stato un bene visto che quei caproni che in questi ultimi giorni si stanno divertendo a fischiare sul centrale per ogni minima cosa, non meritavano una tale meraviglia. I migliori complimenti al bulgaro per i passi da gigante fatti in questi ultimi tempi e un forte augurio possa continuare, perché ieri ci siamo definitivamente innamorati del suo tennis. Un gioiello. Duplo-man invece è in un periodo che definirlo di grazia è riduttivo. Ieri avrebbe dato un doppio 6-1 anche al suo padrone Federer, contro il quale parte battuto a priori. Lo svizzero oggi è favoritissimo nel match che lo vedrà opposto a Tsonga.

Il francesone ha messo fine al genio di Verdasco. E' stato l'incontro tra uno scemo e un altro più scemo. Probabilmente li hanno chiamati in campo un'ora prima dell'inizio della partita, onde evitare che si perdessero per strada. Che dire, tre set, il primo vinto dal madrileno e gli altri due dal francese con un punteggio di 6-3 6-2. L'irrazionalità ha regnato sovrana e almeno ha vinto quello che, ad oggi, è il meno peggio. Il bello è che contro Wawrinka, Jo Willi potrebbe anche impazzire e abbatterlo con un tennis champagne. L'imprevedibilità dei mononeurizzati è anche questo. Stando in tema di decerebrati, Berdych ha fatto fuori Anderson, ma abbiamo cambiato canale poche volte solo per vedere se c'era la Satorova in tribuna. Era presente e ci basta.

Il ceco si giocherà la semifinale contro Murray, vincitore di quello che ieri è stato un film horror e comico allo stesso tempo "La morte del tennis". E' durato SOLO tre ore il suo match contro Simon. 180 minuti durante i quali si è riuscito a vedere di tutto. Scambi da ottocento colpi giocati a due all'ora. Game da 10 minuti. Un numero sconsiderato di match point bruciati dallo scozzese prima di chiudere. Uno smash di Simon che al posto di schiacciarlo sul campo, l'ha sparato al cielo nemmeno fosse una partita di badminton. Si è visto veramente tutto fuorché tennis. L'ultimo punto non poteva che chiudersi nel migliore dei modi: Gilles è sceso all'attacco e ha affossato la volée a metà rete. Il riassunto perfetto.

Quindi ricapitolando, oggi a partire dalle 15.15 vedremo in campo: Nadal-Ferrer e Andujar-Nishikori. Dopo una lunga pausa, dalle 20 in poi avremo Murray-Berdych e Wawrinka-Tsonga, forse quest'ultimo è il match di punta ed è stato una scelta saggia programmarlo in chiusura di giornata. Non dimenticate che alle 15 ci sarà in campo anche la Errani opposta alla Makarova, per un posto in semi. E' veramente tutto, come al solito vi rimandiamo alla nostra pagina Livescore per tutti i dati extra che vi piacciono tanto. Che il vamos sia con voi!

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