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mercoledì 8 maggio 2013

Madrid 2013: Dimitrov sboccia e abbatte Djokovic. Cronaca di un miracolo

Non si poteva chiedere di meglio per finire lo svezzamento: battere il numero uno al mondo, colui che ha una mossa vincente per tutti. Quanto fatto da Dimitrov nella giornata appena trascorsa è stata una vera e propria impresa, non solo perché il punteggio lo vede vincitore, ma anche perché in campo è successo di tutto. E' proprio questo che segna la netta crescita del bulgaro, aver tenuto con la testa un match che aveva mille insidie. Che avesse classe e tecnica ce ne eravamo già accorti, quello che gli mancava era la tenuta mentale per sferrare il colpo vincente. In questi ultimi tempi, esclusa la debacle sciagurata a Barcellona contro Robredo, aveva più volte provato a mettere il bastone tra le ruote ai big, ma ogni volta, sul punto di sferrare l'attacco decisivo, ritornava un giocatore da challenger inconcludente. Ieri invece ha avuto la forza per mettere i puntini sulle i, complice anche un pubblico rumorosamente dalla sua parte.

Il match sembrava incamminato per il classico fail del bulgaro, infatti nel primo set, arrivato a servire per il 7-5 con break sul 5 pari, si è fatto recuperare per poi rifugiarsi al tie-break. Giunti però a set point per Djokovic, il piccolo grande Grigor, ha conquistato quattro punti consecutivi e quindi il parziale. Nel secondo, il break per Dimitrov è giunto mentre conduceva per 3-2, ma nel game successivo il serbo, giunto a palla del controbreak, si è dovuto fermare per farsi rimettere a posto la caviglia. Ripreso il gioco, dopo una pausa di quasi dieci minuti, Djokovic è riuscito a rubare il servizio all'avversario. A questo punto il pubblico ha trovato il pretesto per poterlo fischiare e insultare in tranquillità rendendosi imbarazzante. Sembrava di stare in Davis con tanto di cori "Dimitrov! Dimitrov!". Son diventati tutti bulgari. E ora non venite a raccontarci che i "colti" spettatori hanno simulato un tifo da stadio per sostenere il tennis champagne di Dimitrov o perché sostenevano che Nole stesse simulando l'infortunio alla caviglia. Di quelli ci poteva essere un 5%, come può anche essere vero che il serbo si sia preso una pausa per schiarirsi le idee e spezzare il mood vincente all'avversario. Ma la semplice a pura verità è che a Madrid il pubblico non può che essere composto al 95% di nadalioti che non stavano sperando altro che Djokovic fosse eliminato, visto che ormai il loro idolo ci perde sistematicamente e non dorme da due anni a questa parte al sol pensiero. Caso chiuso.

Il secondo parziale si è risolto a tie-break per il serbo, con Dimitrov in preda ai crampi. Ma chiuso il parziale, i dolori del Bulgaro son spariti e si è subito portato avanti di un break al terzo, lo stesso che gli ha permesso di vincere e finalmente sbocciare contro un vero big. Ora si spera abbia capito che può e deve continuare a mantenere alto il livello per farli piangere tutti, uno ad uno e senza pietà.

La questione crampi non è da tralasciare. Contro Nadal era deceduto a Monte-Carlo proprio per questo motivo, ieri invece con un pubblico che lo stava pompando a dismisura è riuscito addirittura a recuperare la forma senza allungamenti, trattamenti medici (sono vietati da regolamento in questo caso), ma addirittura correndo di più. E' tutto molto strano. Sembra più che questi crampi gli attacchino il cervello anziché le gambe. Speriamo che la vittoria di ieri sia l'antidoto a questi fantasmi e il successo sia veramente l'inizio di tanto altro perché ne avremmo bisogno noi e il tennis.

Di fronte alla dipartita prematura del numero uno del mondo da un 1000, tutto passa in secondo piano, però per completezza vi riportiamo almeno gli altri risultati importanti del giorno. Tutto ok sul fronte Federer e Murray, ma ci abbandonano Gasquet in tre set, per mano di Gimeno-Traver e Raonic, domato al tie-break del terzo da udite udite... Verdasco! Chissà lo spagnolo con chi ci regalerà la sua fantasiosa eliminazione. Fognini è riuscito nell'impossibile: buttare tre match point consecutivi sul proprio servizio per poi perdere da Youzhny. I complimenti glieli abbiamo fatti altre volte, ma stavolta si è superato. Bravo. Il povero Seppi invece si è offerto senza fiatare ad Haas, vincendo appena tre game. La sfida tra i bye Tipsarevic e Monaco è stata vinta dall'argentino, e sarà Anderson ad usufruire del bonus. Robredo ha battuto Baghdatis e chiudiamo con Andujar che continua ad onorare la WC eliminando anche Isner.

Oggi è giornata dei big spagnoli Nadal, Ferrer e Almagro, ma vedremo anche Tsonga, Berdych e Wawrinka. Troverete tutto dettagliatamente nella nostra pagina Livescore. Chiudiamo con un dubbio che ci siamo posti dai primi giorni di Madrid 2013: era la terra blu che faceva scivolare o il cervello? Forse la seconda.

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