Di Anonimo
E' finito l'ATP 1000 di Roma unico torneo tennistico di rilevanza nella penisola. Ma quali sono i pregi e difetti di questo evento all'ombra di Monte Mario?
Ho avuto la fortuna di fare il volontario per due anni di fila e potermi cosi godere il tutto dalla "cabina di pilotaggio".
Mettendomi dalla parte del pubblico pagante, credo che siano stati fatti dei passi indietro rispetto alle prime due edizioni combine del torneo. La crisi economica ha colpito anche qui e si è visto. I prezzi dei biglietti sono aumentati in modo significativo contando sulla voglia della gente di vedere i propri campioni, avendo solo questa unica occasione. L’affluenza non ne ha risentito, ma 36 euro per il centrale lunedì quando ne pagai 40 nel 2011 per il giovedì mi sembra una differenza eccessiva, che di certo non aiuta ad avvicinare i ragazzi a questo sport. Ci sono però cose peggiori che mi hanno colpito quest’anno. La mancanza di spazi per mangiare è la principale. Manca assolutamente la concorrenza. Ci sono due stand "Autogrill Eventi" (dove l’acqua costa 2 euro e un panino 5) con pochissimi tavoli, una pizzeria e un carrellino degli hot dog. L'enorme parco del Foro è quindi sfruttato solo in parte. Dove prima si trovavano chioschi di vario tipo pronti a riempirti di gadget di ogni genere, ora vediamo solo un enorme stradone vuoto, a mio modo di vedere molto deprimente. Sono presenti negozi dei principali marchi di tennis dove spicca l’assenza di un rivenditore Nike. Chi è stato presente nelle precedenti edizioni saprà di cosa parlo. Come ultima cosa c’è da far notare l’assoluta mancanza di parcheggi nei dintorni del Foro.
Il pubblico però, nonostante questi difetti, può godere di uno spettacolo di primissima qualità. Si possono vedere i top player da due passi, quasi toccarli. Il Centrale è un impianto moderno, molto ben realizzato, dove si vede bene da qualsiasi punto e lo spettacolo al tramonto è da lasciare senza fiato. Se volete vedere una partita di tennis non c'è modo migliore.
Avendo fatto parte dello staff ho potuto vedere come viene organizzato e gestito un evento di tale importanza. Il direttore e i suoi collaboratori hanno cercato di fare di tutto per migliorare i confort dei giocatori. Hanno aperto una nuova sala stampa, un'altra players lounge, aumentata la sicurezza ed altro. Il problema è che non si riesce a gestire le esigenza di tutti. I giudici di linea non hanno un posto dove rilassarsi, un minuscolo "spogliatoio", nessun posto dove mangiare. Insomma i tennisti sul piedistallo e gli altri non contano. (Basta ricordare quando spostarono la finale dello scorso anno solo per le lamentele di Nole e Rafa). Tutti i servizi necessari sono affidati a ditte esterne che mandano persone che di tennis non capiscono poco (alcuni non sanno neanche che gli spettatori possono entrare solo ai cambi campo), nonostante ci siano moltissime persone appassionate che lo farebbero gratis, da volontari. Gli order of play e le wild card sono gestite con spirito nazionalistico. Nonostante tutto, la mia passione mi spinge a consigliare agli appassionati di fare un’ esperienza come membro volontario dello staff.
Concludendo, credo che ci sia bisogno di abbassare i toni trionfalistici e lavorare con serietà e dedizione a risolvere i problemi organizzativi ancora presenti, perché il prossimo evento sia migliore dei precedenti.
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