Siamo finalmente riusciti a riavere una giornata intera senza le interruzioni per pioggia al Roland Garros. E meno male, visto che già oggi c'era da recuperare mezzo programma di ieri e inoltre si dovevano giocare tutti i terzi turni della parte bassa di tabellone maschile. Nonostante ci fosse un reggimento di match rimandati, Nadal ha avuto da ridire sul fatto che l'order of play di ieri era sbagliato. Certo avrebbero dovuto prevedere con certezza i momenti in cui non sarebbe caduta la pioggia e piazzare il maiorchino con assoluta precedenza. Poi perché esternare tutto questo? Per il fatto che Fognini avrà un giorno di riposo in più. Accipicchia, ora l'italiano anziché solo due game ne vincerà tre! Siamo alle solite, mani avanti, così in caso di insuccesso c'è la scusa pronta. Vamos!
venerdì 31 maggio 2013
Roland Garros 2013: Jour 6. La compassione dilaga. Bene le azzurre, out Seppi
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giovedì 30 maggio 2013
Roland Garros 2013: Jour 5. Fognini batte Rosol, pioggia ancora protagonista
Pochi i match conclusi in questa quinta giornata al Roland Garros. La pioggia, in pieno stile Wimbledon anni '80/'90, ce li ha fracassati, a noi, ai giocatori e agli organizzatori. Questi ultimi magari potrebbero iniziare a prendere in considerazione l'idea che il progetto "tetto" vada velocizzato, perché ok la rapidità con la quale i campi vengono coperti e scoperti, ma garantire un minimo di continuità di gioco ci sembra il minimo. D'altronde l'hanno capito anche gli inglesi che avere un tetto è ormai fondamentale...
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mercoledì 29 maggio 2013
Roland Garros 2013: Jour 4. Tutto liscio come l'olio per i big, bene Vinci e Errani
Dopo la pioggia arriva il sereno. La quarta giornata del Roland Garros si chiude con tantissimi sussulti, ma diversi lieto fine. Infatti sono stati rispettati i pronostici. Sì, tutto sommato anche la vittoria di Monfils era plausibile. Vi ricordate il discorsetto fatto ieri sulle potenzialità sprecate da Goffin nella vita? Ecco con Gulbis non è che cambi moltissimo. L'unica differenza è che il lettone qualcosina in passato l'ha fatta, ma se guardiamo al presente, è un'incetta di primi e secondi turni, alla ricerca della partita della carriera che però non arriva mai.
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martedì 28 maggio 2013
Roland Garros 2013: Jour 3. Piove, ma nessun big scivola. Molti ritiri, poco divertimento
Sembrava impossibile, ma alla fine anche la terza giornata di Roland Garros è andata. Il vero protagonista del giorno è stata la pioggia, che ha bruciato 4/5 ore di tennis. L'attesa è poi stata bilanciata da un'evoluzione non proprio piacevole e divertente. Anzi, si è proprio visto poco. Le uniche fiammate ce le ha concesse Goffin, che però vince anche il premio compassione del giorno. Il belga difendeva gli ottavi del 2012 e indubbiamente sul campo ha dimostrato che forse anche quest'anno ci sarebbe potuto andare molto vicino. Peccato che dall'altra parte della rete ci fosse Djokvoic. E qui si torna sempre al solito discorso: il cervello, questo grande sconosciuto.
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lunedì 27 maggio 2013
Roland Garros 2013: Jour 2. Au revoir Berdych! Bene Vinci, Schiavone e Fognini
Eccoci giunti al termine della seconda giornata di Roland Garros. L'impressione è che se non ci schiodiamo dal primo turno, per scremare marmaglia, faticheremo a vedere un vero match di tennis. Tanto per farvi un esempio, la lunghissima programmazione odierna ha visto come protagonisti Berdych e Monfils. Rendetevi conto. Ed è il ceco colui che si prende il premio del giorno, perché recuperati due set al francese, è riuscito a sciogliersi al quinto dopo quattro ore di gioco. Gael era indubbiamente una mina vagante, anche perché in scia da Nizza e con un discreto background alle spalle, ma pensare che il neurone di Tomas potesse piegarsi in questo modo era inatteso. Tra l'altro piegato al cospetto di uno che, se gli sezionassero il cranio, al posto del cervello troverebbero un buco nero. E così Parigi saluta la testa di serie numero 5 del torneo e il tabellone di Federer si sta trasformando in un 500 scarso. Il francese sembra ritrovato o che mai abbia preso la pausa per infortunio e oggi in campo stranamente ha fatto molte cose giuste al momento giusto. Ma già il prossimo turno contro Gulbis potrebbe essergli mortale, visto che per una settimana avrà acido lattico che gli uscirà anche dalle orecchie. Staremo a vedere.
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domenica 26 maggio 2013
Roland Garros 2013: Jour 1. Inizio fiacco, nessuna sorpresa. Bene Errani e Seppi
Probabilmente la preoccupazione maggiore della prima giornata di Roland Garros ce l'ha data il cielo, scuro e abbastanza minaccioso quasi per tutti i match. La primavera europea non sta regalando gioie e anche lo Slam francese molto probabilmente ne risentirà i prossimi giorni, con piogge per rovinare gli order of play e far lievitare le nostre amate sfere. Il premio del giorno va a Hewitt, capace di portarsi avanti di due set contro Simon, farsi recuperare fino al quinto e qui confezionare una ciliegina sulla torta non indifferente: sotto 0-5 è riuscito a rimontare fino al 5-5 per poi perdere il parziale finale per 7-5. Il dramma in tutto questo è che da un potenziale inizio di Rolando da sogno, con Simon fuori al primo turno, siamo passati ad un incubo con oltre tre ore di pallette del francese. Se il buongiorno si vede dal mattino, arrendiamoci all'apocalisse.
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venerdì 24 maggio 2013
Roland Garros, il sorteggio anomalo. Niente finale Djokovic-Nadal
"Chiudete tutto, abbassate le serrande e spegnete quella telecamera. Eh tu, Maria, cazzo combini? Ma ti pare questo il modo di sorteggiare? Non ti sei accorta che un bussolotto era freddo? Quello dovevi prendere!
Che dite? Siamo in diretta? Ah, non si può annullare tutto e rifare da capo? Sicuri che non si può fare? E vabbè... Masha li mortacci..."
E' quanto crediamo sia più o meno passato per la testa degli organizzatori del Roland Garros alla vista del sorteggio odierno, che ha messo contro ogni pronostico Nadal dalla parte di Djokovic e Ferrer da quella di Federer, privando così il torneo della "revanche" della finale 2012 tra il serbo e il plurititolato maiorchino. E soprattutto togliendoci il gusto di vedere per l'ennesima volta come Nadal avrebbe liquidato il suo fido Sancho Panza Ferrer in semifinale. Sotto sotto al valenciano dispiace perché ormai era abituato, però occhio che c'è una remota, manco tanto, possibilità che i due possano affrontarsi in finale, e a quel punto Ferrer potrebbe ritrovare vigore perdendo da Rafa all'ultimo atto di uno Slam. Che prestigio!
Che dite? Siamo in diretta? Ah, non si può annullare tutto e rifare da capo? Sicuri che non si può fare? E vabbè... Masha li mortacci..."
E' quanto crediamo sia più o meno passato per la testa degli organizzatori del Roland Garros alla vista del sorteggio odierno, che ha messo contro ogni pronostico Nadal dalla parte di Djokovic e Ferrer da quella di Federer, privando così il torneo della "revanche" della finale 2012 tra il serbo e il plurititolato maiorchino. E soprattutto togliendoci il gusto di vedere per l'ennesima volta come Nadal avrebbe liquidato il suo fido Sancho Panza Ferrer in semifinale. Sotto sotto al valenciano dispiace perché ormai era abituato, però occhio che c'è una remota, manco tanto, possibilità che i due possano affrontarsi in finale, e a quel punto Ferrer potrebbe ritrovare vigore perdendo da Rafa all'ultimo atto di uno Slam. Che prestigio!
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Internazionali d'Italia: cosa cambiare?
Di Anonimo
E' finito l'ATP 1000 di Roma unico torneo tennistico di rilevanza nella penisola. Ma quali sono i pregi e difetti di questo evento all'ombra di Monte Mario?
Ho avuto la fortuna di fare il volontario per due anni di fila e potermi cosi godere il tutto dalla "cabina di pilotaggio". Mettendomi dalla parte del pubblico pagante, credo che siano stati fatti dei passi indietro rispetto alle prime due edizioni combine del torneo. La crisi economica ha colpito anche qui e si è visto. I prezzi dei biglietti sono aumentati in modo significativo contando sulla voglia della gente di vedere i propri campioni, avendo solo questa unica occasione. L’affluenza non ne ha risentito, ma 36 euro per il centrale lunedì quando ne pagai 40 nel 2011 per il giovedì mi sembra una differenza eccessiva, che di certo non aiuta ad avvicinare i ragazzi a questo sport. Ci sono però cose peggiori che mi hanno colpito quest’anno. La mancanza di spazi per mangiare è la principale. Manca assolutamente la concorrenza. Ci sono due stand "Autogrill Eventi" (dove l’acqua costa 2 euro e un panino 5) con pochissimi tavoli, una pizzeria e un carrellino degli hot dog. L'enorme parco del Foro è quindi sfruttato solo in parte. Dove prima si trovavano chioschi di vario tipo pronti a riempirti di gadget di ogni genere, ora vediamo solo un enorme stradone vuoto, a mio modo di vedere molto deprimente. Sono presenti negozi dei principali marchi di tennis dove spicca l’assenza di un rivenditore Nike. Chi è stato presente nelle precedenti edizioni saprà di cosa parlo. Come ultima cosa c’è da far notare l’assoluta mancanza di parcheggi nei dintorni del Foro.
E' finito l'ATP 1000 di Roma unico torneo tennistico di rilevanza nella penisola. Ma quali sono i pregi e difetti di questo evento all'ombra di Monte Mario?
Ho avuto la fortuna di fare il volontario per due anni di fila e potermi cosi godere il tutto dalla "cabina di pilotaggio". Mettendomi dalla parte del pubblico pagante, credo che siano stati fatti dei passi indietro rispetto alle prime due edizioni combine del torneo. La crisi economica ha colpito anche qui e si è visto. I prezzi dei biglietti sono aumentati in modo significativo contando sulla voglia della gente di vedere i propri campioni, avendo solo questa unica occasione. L’affluenza non ne ha risentito, ma 36 euro per il centrale lunedì quando ne pagai 40 nel 2011 per il giovedì mi sembra una differenza eccessiva, che di certo non aiuta ad avvicinare i ragazzi a questo sport. Ci sono però cose peggiori che mi hanno colpito quest’anno. La mancanza di spazi per mangiare è la principale. Manca assolutamente la concorrenza. Ci sono due stand "Autogrill Eventi" (dove l’acqua costa 2 euro e un panino 5) con pochissimi tavoli, una pizzeria e un carrellino degli hot dog. L'enorme parco del Foro è quindi sfruttato solo in parte. Dove prima si trovavano chioschi di vario tipo pronti a riempirti di gadget di ogni genere, ora vediamo solo un enorme stradone vuoto, a mio modo di vedere molto deprimente. Sono presenti negozi dei principali marchi di tennis dove spicca l’assenza di un rivenditore Nike. Chi è stato presente nelle precedenti edizioni saprà di cosa parlo. Come ultima cosa c’è da far notare l’assoluta mancanza di parcheggi nei dintorni del Foro.
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lunedì 20 maggio 2013
Internazionali d'Italia: Nadal trionfa su un Federer ombra di se stesso
"Prepariamoci quindi ad una finale dove le opzioni preponderanti
saranno due: o Federer scende in campo in stato di grazia e dopo aver
messo in difficoltà lo spagnolo le prende con due long set o al terzo,
oppure lo svizzero le prende in malo modo e Nadal gli concede 4/5
giochi. In ogni caso, non vediamo all'orizzonte troppe possibilità per
lo svizzero."
Non è per fare i fighi, cosa che sappiamo già di essere, ma avevamo previsto più o meno tutto. Sulla vittoria di Nadal su Federer non avevamo dubbi. Certo, oggi avremmo voluto raccontarvi a modo nostro una "partita", ma il match non c'è stato, mai. Troppo superiore Nadal sulla terra, come sempre, troppo brutto il Federer visto ieri per essere riconoscibile.
Non è per fare i fighi, cosa che sappiamo già di essere, ma avevamo previsto più o meno tutto. Sulla vittoria di Nadal su Federer non avevamo dubbi. Certo, oggi avremmo voluto raccontarvi a modo nostro una "partita", ma il match non c'è stato, mai. Troppo superiore Nadal sulla terra, come sempre, troppo brutto il Federer visto ieri per essere riconoscibile.
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domenica 19 maggio 2013
Internazionali d'Italia: 30esimo capitolo della saga
E sarà quindi la partita più prestigiosa che si potesse sperare a fare da epilogo all'edizione 2013 degli Internazionali d'Italia. Si, perché nonostante i due non siano più ormai da tempo i numeri 1 e 2 del mondo, Federer-Nadal resta sempre il match più atteso e sentito dagli appassionati. Poco importa che Djokovic al momento sia il numero uno del ranking, la Finale più ambita di ogni torneo, fino a quando i due non si ritireranno, sarà sempre tra loro. Cip e Ciop sono giunti in finale (sarà la loro sfida ufficiale numero 30 ) vincendo le rispettive semifinali in due set. Dell'incontro tra il maiorchino e Berdych abbiamo visto poco in quanto dopo il canonico e scontato break iniziale di Nadal la palpebra ha iniziato a calare inesorabilmente.
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sabato 18 maggio 2013
Internazionali d'Italia: Berdych butta fuori Nole, Nadal conferma, Federer studia, Paire sorprende
Tutto sommato Djokovic è un top palyer umano. Vince nelle occasioni importanti, perde se in giornata non proprio perfetta, sbaglia le tattiche di gioco e se viene battuto abbassa la testa e fa i complimenti all'avversario. Se il tennis moderno non fosse così malato, la sconfitta del numero 1 del mondo dal 6 del ranking, non dovrebbe stupirci. Invece il fatto che il tutto giri attorno ai vincitori seriali, ci fa sembrare questo evento come una qualcosa di incredibile. Sarà forse per l'eccessivo peso che sta dando al Roland Garros, ma anche a Roma il serbo è andato nel pallone e ha dovuto abbandonare la scena ai quarti quando ormai sembrava destinato a vincere. L'autore del capolavoro è Berdych, tennista poco dotato di cervello, capace solo di picchiare. Sempre più forte. Certo i colpi ce li ha per farlo, buona la tecnica di base per far schioccare la palla, ma Djokovic si è consegnato su un vassoio d'argento, pretendendo di volerlo combattere con un braccio di ferro da fondo, oro colato per il ceco. Non si capisce il perché di questo appannamento a due punti dal match, fatto sta che è giusta la sua analisi a fine gara, ovvero che ha fatto e disfatto lui.
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venerdì 17 maggio 2013
Internazionali d'Italia: 59 vincenti a 13.
59 vincenti contro 13. Chi ha vinto? Quello che ne ha fatti 13. Tredici punti sono tre game, ma il match è durato 157 minuti, tre set e un totale di 29 giochi. C'è qualcosa che non va. Può bastare o volete anche che vi descriviamo la partita tra Nadal e Gulbis? Non ci piace ripeterci, quindi per avere idea di come sia andata basta leggere un qualsiasi resoconto di una partita sofferta di Nadal tra il 2005 e oggi. Sì, sono 9 stagioni, a occhio e croce. Nove.
Anni durante i quali è stato definitivamente sancito che il tennis difensivo paga nettamente di più di un tennis d'attacco e costruttivo, anni nei quali oltre a Nadal sono saltati fuori altri fenomeni che hanno fatto dei teloni il loro habitat naturale e del "correre per rimettere la palla dall'altra parte tanto poi sbaglia l'altro" un'arte, anni durante i quali un giocatore, mai come accaduto in precedenza, ha prodotto una mole incalcolabile di sospetti legati al doping, sebbene mai confermati. Sì lo sappiamo, ad alcuni da fastidio leggere queste cose, ma se Google offre decine di pagine legate all'argomento appena digiti un determinato nome non è colpa nostra. Abbiate pazienza.
Anni durante i quali è stato definitivamente sancito che il tennis difensivo paga nettamente di più di un tennis d'attacco e costruttivo, anni nei quali oltre a Nadal sono saltati fuori altri fenomeni che hanno fatto dei teloni il loro habitat naturale e del "correre per rimettere la palla dall'altra parte tanto poi sbaglia l'altro" un'arte, anni durante i quali un giocatore, mai come accaduto in precedenza, ha prodotto una mole incalcolabile di sospetti legati al doping, sebbene mai confermati. Sì lo sappiamo, ad alcuni da fastidio leggere queste cose, ma se Google offre decine di pagine legate all'argomento appena digiti un determinato nome non è colpa nostra. Abbiate pazienza.
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mercoledì 15 maggio 2013
Internazionali d'Italia: niente da fare per Starace, Volandri spreca e Dimitrov non conferma
Non è bastata la litigata col barbiere per distrarre Roger Federer. Anzi, a giudicare da come ha giocato, probabilmente i suoi fan sarebbero anche propensi a vederlo totalmente rasato, se i risultati andassero sempre in controtendenza con la lunghezza dei capelli. Sono bastati 51 minuti allo svizzero per regolare con un 6-1 6-2 il povero Potito Starace. Una lezione di tennis, un confronto impari, che non poteva dare altro esito, forse anche se l'elvetico avesse giocato con la sinistra. Ma i suoi sostenitori non aspettano di certo questi incontri per mettersi il cuore in pace. Salutiamo così il campano, tennista ritrovato (se la vogliamo prendere con positività), capace di infiammare il pubblico del centrale battendo di cuore una brutta bestia come Stepanek. Federer invece già al secondo turno potrebbe avere un buon avversario per dimostrare il suo effettivo valore ritrovato, infatti si troverà opposto a Youzhny, ieri vincitore su uno spento Haas, oppure Simon, che impietosamente è riuscito a strappare il secondo turno a un Volandri con le mani bucate.
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martedì 14 maggio 2013
Internazionali d'Italia: Fognini uomo derby, bene Starace e Burnett, out Lorenzi e Schiavone
La prima giornata di dirette dal Foro è andata. Ci son state quasi dieci ore non-stop di italiani in campo, tra maschili e femminili, e di sei soldatini ne sono rimasti tre in piedi. Tutto sommato e visti gli avversari è un bilancio positivo. La Burnett da 141 al mondo, ha battuto la 30 Cornet per 6-2 6-2, mentre Starace, disceso negli inferi ha eliminato, solo con la forza di volontà, Stepanek per 4-6 6-4 6-3. Peccato che oggi avrà come avversario Federer e non sappiamo fino a quanto metterci il cuore possa bastare per vincere. In negativo ci sarebbe la Schiavone che ha perso dalla Bertens, ma se la tennista milanese dopo il Roland Garros annunciasse il ritiro, spaventerebbe ben pochi. Per il resto abbiamo avuto Lorenzi, chiamato all'impresa contro il samurai Nishikori. Non è bastato che il senese scendesse in campo in tenuta mimetica per far paura al giapponese, vincitore facile per 6-2 6-4. Gli ultimi due italiani in lista erano Seppi e Fognini, per un derby che oltre a garantire un azzurro al secondo turno (esattamente come nel 2010), significava guadagnare un'esecuzione pubblica contro Nadal nella giornata di mercoledì. Questo privilegio l'ha ottenuto il ligure con un 6-4 6-1, ma c'è da dire che Andres si è dimenticato di giocare. Contro Rafa sulla terra, Fabio è sicuramente l'avversario migliore tra i due, ma non facciamoci inutili illusioni.
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lunedì 13 maggio 2013
Rafa Nadal si riprende Madrid, ma è già tempo di Internazionali d'Italia
Dopo l'inattesa eliminazione di Djokovic, solo i più ottimisti o perversi avrebbero potuto pensare o scommettere contro la vittoria di Rafa del torneo. Dopo due anni di digiuno, nei quali Nadal aveva prima visto Nole batterlo in finale e poi la terra blu crollargli sotto i piedi, eccolo nuovamente mordicchiare il trofeo di Madrid. L'unico che sia riuscito a dargli serie rogne è stato Ferrer, ma David è un destinato all'umiliazione di Rafa. Se il maiorchino non si infortuna (seriamente, come agli Australian Open del 2011), trottolino non lo batte nemmeno partendo da 6-0 5-0 40-0 e servizio a suo favore. Noi eravamo indubbiamente più propensi al trionfo di Wawrinka, visto che un po' di sano tennis che vince ci fa sempre più piacere, ma c'è da riconoscere che Nadal ha praticamente triturato tutti i suoi avversari, meritando il torneo. C'è poco da fare, sulla terra resta il numero uno di sempre. Amen. Il povero Wawry era in serie positiva da due settimane e ora, la poca abitudine ad occupare queste importanti giornate di torneo, molto probabilmente lo faranno arrivare a Roma più morto che vivo. L'unica piccola vittoria che ci giunge è che Tipsarevic uscirà dalla top ten per far spazio proprio allo svizzero finalista di Madrid. Vamos!
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sabato 11 maggio 2013
Internazionali d'Italia: gioie e dolori del tabellone "de" Roma!
Eccoci finalmente agli Internazionali d'Italia 2013! Stamattina è stato sorteggiato il tabellone e quindi siamo subito pronti a snocciolare tutti i possibili disastri tennistici che potrebbero accadere al Foro Italico la settimana prossima. Prima di cominciare vi vorremmo ricordare due cose:
- Walk Over nella giornata di domenica 12 e mercoledì 15 sarà presente tra i campi dell'impianto, quindi state aggiornati tra FaceBook e Twitter, perché così avrete modo di condividere assieme a lui e live sul posto le compassioni dei vari tennisti in programma
- ricordatevi di essere ambasciatori di ControBreak al Foro, mandandoci la vostra foto col la scritta ControBreak.com in compagnia di chi volete. QUI trovate la spiegazione dettagliata di tutto e QUI, la gallery dedicata, che vorremmo straripasse di ambasciatori! Quindi armatevi di cartelli, macchina fotografica e via con gli scatti e la divulgazione del verbo ControBreakkaro!
- Walk Over nella giornata di domenica 12 e mercoledì 15 sarà presente tra i campi dell'impianto, quindi state aggiornati tra FaceBook e Twitter, perché così avrete modo di condividere assieme a lui e live sul posto le compassioni dei vari tennisti in programma
- ricordatevi di essere ambasciatori di ControBreak al Foro, mandandoci la vostra foto col la scritta ControBreak.com in compagnia di chi volete. QUI trovate la spiegazione dettagliata di tutto e QUI, la gallery dedicata, che vorremmo straripasse di ambasciatori! Quindi armatevi di cartelli, macchina fotografica e via con gli scatti e la divulgazione del verbo ControBreakkaro!
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Madrid 2013: Ferrer il servo della gleba, Murray ridicolo, Tsonga di più, ma #IoStoConAndujar
Il livello di sopportazione ormai si è protratto così oltre che la lancetta ha ricominciato il giro, tornando quindi a un livello bassissimo, che ci rende molto intolleranti a psicodrammi e idioti in campo. E ieri a Madrid se ne sono visti tanti. Bisogna quindi ricominciare a sparare a zero su tutti e tutto senza pietà. Ferrer conduce la classifica, segue quindi Murray e poi Tsonga. In tutto questo c'è il povero Andujar, che ieri entrava in campo come Don Chisciotte contro i mulini a vento, tanto che su Twitter con gli amici Glande Slam e We cannot be serious!! abbiamo creato un flashmob telematico con l'hashtag #IoStoConAndujar. La cosa preoccupante è che poi ha vinto sul serio, semplicemente facendo le cose giuste, che gli competono, al momento giusto. Non è un genio del tennis, nemmeno uno riconoscibile per uno stile invidiabile. Corre e picchia (male) come la maggior parte degli spagnoli, ma a differenza degli alti protagonisti di ieri sta al numero 113 della classifica ATP (giusto) ed è arrivato in semi ricevendo una wild card (meritata). Con un 6-3 7-5 ha regolato Nishikori, quindi anche oggi come non mai #IoStoConAndujar!
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venerdì 10 maggio 2013
Internazionali d'Italia: #IoControBreakko, e tu?
come ben sapete da sabato inizia l'appuntamento più atteso da noi appassionati di tennis italiani. No, non il challenger di Bergamo, bensì gli Internazionali d'Italia, vinti anche nel 2013 da Rafael Nadal (ci piace spoilerare, ormai lo sapete).
Dopo svariate peripezie, tra cui un cambio turno al lavoro ottenuto dopo la promessa di sedici anni di straordinari non pagati, possiamo ufficialmente dire che ci saremo anche noi, almeno per metà. Mentre infatti Lucky Loser gestirà con la solita maestria la pagina Facebook e il profilo Twitter, il sottoscritto Walk Over sarà presente in carne ossa al Foro Italico per portare attivamente il verbo e convertire le genti. Tutto ciò accadrà domenica 12 e mercoledì 15, nella sessione diurna, e forse anche per la notturna, a meno che Ana Ivanovic non accetti il mio invito a cena.
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Madrid 2013: Federer saluta il torneo, Dimitrov lo segue, Haas idem. Il tennis non paga.
Il titolo è più che sufficiente per riesumare e confermare un concetto ormai già snocciolato e ritrito più volte, ovvero che giocare a tennis su un campo da tennis ormai è una mossa raramente vincente. Visto che in quest'epoca di androidi siamo costretti a ripeterci fin troppo a riguardo, per sapere cosa ne pensiamo sul fatto che il tennis sia praticamente morto, vi rimandiamo ai precedenti articoli. Oggi bastano i nomi dei vincitori e vinti degli ottavi di Madrid 2013 per darci conferme. Se escludiamo il match di Dimitrov e Wawrinka, dove invece ha regnato il vero tennis a livelli orgasmici, per quanto riguarda il resto siamo passati dalle tragedie, con Haas battuto da Ferrer, agli psicodrammi, con Federer che non ne beccava una, fino alle vere e proprie risate ad alta voce per non piangere, vedendo Murray-Simon.
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giovedì 9 maggio 2013
Madrid 2013: un inaspettato Youzhny elimina Almagro. Tutto come da copione per gli altri big
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mercoledì 8 maggio 2013
Madrid 2013: Dimitrov sboccia e abbatte Djokovic. Cronaca di un miracolo
Non si poteva chiedere di meglio per finire lo svezzamento: battere il numero uno al mondo, colui che ha una mossa vincente per tutti. Quanto fatto da Dimitrov nella giornata appena trascorsa è stata una vera e propria impresa, non solo perché il punteggio lo vede vincitore, ma anche perché in campo è successo di tutto. E' proprio questo che segna la netta crescita del bulgaro, aver tenuto con la testa un match che aveva mille insidie. Che avesse classe e tecnica ce ne eravamo già accorti, quello che gli mancava era la tenuta mentale per sferrare il colpo vincente. In questi ultimi tempi, esclusa la debacle sciagurata a Barcellona contro Robredo, aveva più volte provato a mettere il bastone tra le ruote ai big, ma ogni volta, sul punto di sferrare l'attacco decisivo, ritornava un giocatore da challenger inconcludente. Ieri invece ha avuto la forza per mettere i puntini sulle i, complice anche un pubblico rumorosamente dalla sua parte.
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lunedì 6 maggio 2013
Ripulire il tennis dal male: Wawrinka distrugge Ferrer in Portogallo e Haas conquista Monaco
Sono eventi rari, quindi godiamoceli. Non ricordiamo più quando è stata l'ultima volta che due (veri) tennisti abbiano vinto nello stesso giorno. Sulla terra del Portugal Open Wawrinka è riuscito nell'impensabile impresa di umiliare un corridore quale Ferrer. In Germania invece avevamo addirittura due rovesci a una mano in finale: Haas e Kohlschreiber. In pratica due che antepongono il tennis alle vittorie. Sì, esistono anche questi martiri, per fortuna. Quando poi tennis e vittoria si sposano, ecco che vien fuori la domenica perfetta.
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sabato 4 maggio 2013
Madrid 2013, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare i sorteggi
Due sono le cose: siamo la reincarnazione migliorata di Nostradamus, per aver previsto con assoluta perfezione i nomi e i lati di tabellone dei top player, oppure ne abbiamo visti talmente tanti, che ormai è palese il fatto che i main draw vengano studiati a tavolino, almeno per quanto riguarda i primi 4/5 del mondo. Ebbene sì, a Madrid, come ci aspettavamo, Nadal e Federer stanno nello stesso lato, ma non basta perché lo spagnolo ha nel suo quarto Ferrer, un paggetto. Così facendo il torneo si garantisce una potenziale semi tra il cyborg e Roger, che quindi porterà a una finale dove almeno uno dei due è presente, mentre chiunque arrivi dall'altra parte, tra Murray e Djokovic, fa brodo. In tutti gli altri possibili casi, si sarebbe compromesso l'arrivo all'ultimo atto di almeno uno tra Cip e Ciop, quindi minor numero di biglietti, audience, interesse, sponsor, pubblicità ecc. La stessa identica manfrina di Indian Wells. E noi ci dovremo sorbire il solito pippone scontato, anche perché, con nostro dispiacere, si è tornati alla terra rossa. Per cui il nome dei probabili vincitori si riduce a due e mezzo, dove il mezzo sarebbe la nostra speranza che qualcuno tra Nadal e Djokovic vada in tilt lasciando spazio a un altro.
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Fognini perde il pelo, ma non il vizio. Seppi in semifinale all'Estoril
Previously on Controbreak:
"Si spera ovviamente che sia almeno l'inizio di un nuovo trand e non passi, tra due settimane, come il torneo "botta di culo" o "della vita""
Così scrivevamo di Fognini in data 21 aprile 2013, quando raggiunse la semifinale di Monte-Carlo. Nel conoscere i nostri polli sapevamo benissimo che era inutile aizzare false speranze sul ligure, dandolo ormai come campione, come si faceva in lungo e in largo sul web. Alla fine abbiamo avuto ragione e, a dirla tutta, nel corso di questi anni la nostra bastardaggine ci ha ha portato poche volte a sbagliare le previsioni sul destino dei giocatori. In realtà non è nemmeno questione di "bastardaggine", ma obiettività. Fognini ha (aveva?) le potenzialità per stare tra i primi 15 del mondo, ma la testa da mediocre top 50 non ha mai raggiunto lo stesso livello del talento ed ecco che un quarto contro Carreno-Busta, anziché passare come dono divino, si tramuta in un incubo.
"Si spera ovviamente che sia almeno l'inizio di un nuovo trand e non passi, tra due settimane, come il torneo "botta di culo" o "della vita""
Così scrivevamo di Fognini in data 21 aprile 2013, quando raggiunse la semifinale di Monte-Carlo. Nel conoscere i nostri polli sapevamo benissimo che era inutile aizzare false speranze sul ligure, dandolo ormai come campione, come si faceva in lungo e in largo sul web. Alla fine abbiamo avuto ragione e, a dirla tutta, nel corso di questi anni la nostra bastardaggine ci ha ha portato poche volte a sbagliare le previsioni sul destino dei giocatori. In realtà non è nemmeno questione di "bastardaggine", ma obiettività. Fognini ha (aveva?) le potenzialità per stare tra i primi 15 del mondo, ma la testa da mediocre top 50 non ha mai raggiunto lo stesso livello del talento ed ecco che un quarto contro Carreno-Busta, anziché passare come dono divino, si tramuta in un incubo.
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