Non l'abbiamo mai nascosto che la formula a gironi del Masters di fine anno ci sia antipatica perché non ha niente a che fare col tennis (lo dice anche da anni il maestro Tommasi), ma solo con la vendita dei biglietti. Senza contare che il meccanismo di qualificazione si rifà a conteggi strani in stile calcistico e, come tale, non esente da calcoli a tavolino. In teoria gli H2H del gruppo B parlavano chiaro e il girone si sarebbe dovuto risolvere facilmente con tre vittorie per Federer, e il secondo classificato sarebbe venuto fuori nello scontro diretto tra Ferrer e Del Potro. Ma nella pratica hanno influito tanti altri fattori, in primis la stanchezza, e Ferrer, nonostante avesse battuto Del Potro, ieri ha dovuto fare le valigie dopo aver ricevuto il biscottino da parte di Federer.
Non c'è stato un vero e proprio match tra lo svizzero e l'argentino, ma solamente un'esibizione nella quale Roger poteva decidere di fare quello che voleva degli altri due pretendenti alla qualificazione. Visto che era già qualificato, la cosa più facile da fare era quella di metterci il minimo impegno e utilizzare il minor numero di energie in vista della semifinale di oggi, ma soprattutto alla luce del fatto che Murray e Djokovic erano già a riposo dalla sera prima. Così ha fatto, si è impegnato per vincere appena un set e poi ha lasciato fare all'avversario. A dirla tutta era palese che Delpo sapesse già che sarebbe arrivata la qualificazione visto che nel secondo si è spento e nel terzo poi è rinato dal nulla. E' stato un match studiato per fare in modo che nessuno dei due si stancasse. Inoltre a Federer, preventivando un'eventuale finale, avrebbe sicuramente fatto più comodo far svenare l'eventuale avversario contro l'argentino, che non farlo passeggiare con "Ferru". Morale della favola Juan Martin ha portato a casa la partita, che si è quindi qualificato e Ferrer è rimasto vittima degli eventi, pur avendo vinto tutto quello che doveva.
Il biscotto è rimasto abbastanza indigesto a David, che in serata è sceso in campo con un catarifrangente in testa in segno di protesta. Dire che era nero dalla rabbia è riduttivo e più volte ha rischiato di disintegrare la racchetta a terra. Addirittura ha vinto il primo set Tipsarevic (a proposito, ma davvero il tennis attuale non offre niente di meglio come ottavo partecipante al Master?), quindi immaginate quanto lo spagnolo stesse pensando al match! Tutto sommato alla fine Ferrer ha scelto la professionalità e ha vinto al terzo, incassando 130 mila dollari... e per quella cifra ci saremo fatti volentieri un'indigestione di biscotti! Prima di congedarsi con Londra, ha dichiarato che era arrabbiato per la programmazione in quanto il suo match era inutile giocarlo, ma in realtà sappiamo bene che se avesse avuto a disposizione Federer per qualche minuto non avrebbe esitato a morsicargli il cervelletto e risucchiarlo come un gambero.
Siamo così giunti alle semifinali che vedranno Djokovic-Del Potro alle 15 e Federer-Murray alle 21. Il serbo faticherà sicuramente, ma alla fine dovrebbe avere la meglio sull'argentino. La seconda invece dipenderà molto da come si è svegliato oggi lo svizzero e in ogni caso, se tutti e due dovessero essere centrati, sarà un match deciso da qualche 15. Lo scopriremo solo vivendo.
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