Drop Down Menu

lunedì 19 novembre 2012

Coppa Davis: Stepanek insegna tennis ad Almagro e porta l'insalatiera in Repubblica Ceca

La centesima edizione della Coppa Davis è stata conquistata dalla Repubblica Ceca. Navrátil ci ha visto lungo e alla fine ha avuto ragione su tutto, non ha sbagliato nemmeno una scelta. Inoltre, raccomandarsi all'esperienza di Stepanek ha trasformato questa finale di Davis in una delle migliori degli ultimi anni. Era il 2010 quando la Serbia vinse all'incontro decisivo, proprio come successo in questa edizione, ma allora Troicki asfaltò Llodra senza un minimo di emozione. Stavolta invece Stepanek, 34 anni e 6 ore di match alle spalle, è partito da sfavorito assoluto e ha insegnato ad Almagro come si gioca a tennis su una superficie così rapida come quella della O2 Arena di Praga, portando l'insalatiera in Repubblica Ceca. E' stato un vero spettacolo, non ci sono altri termini per definire la vittoria di BRadek.

E pensare che il lungo pomeriggio di Praga era partito più che in salita per i cechi con la sconfitta netta di Berdych per mano di un super Ferrer. Annullato il vantaggio e arrivati sul 2 pari, tutto si doveva decidere col quinto match e l'unico che poteva scendere in campo era solo Radek. Ovviamente il ricordo di Almagro che stava per beffare Tomas nella prima giornata era più che vivo, come anche l'idea che avrebbe schiacciato Stepanek senza ritegno. Invece niente da fare, molto probabilmente il modello ceco durante il primo match si è fatto tradurre il post che abbiamo scritto ieri e ha trovato la chiave per umiliare lo spagnolo. Ci autocitiamo "E se per qualche ragione Tomas dovesse fallire, prima di tutto non potremmo mai godere di sua maestà Rosol in campo e Stepanek dovrebbe fare solo serve & volley e chip & charge contro Almagro, altrimenti non ne uscirà vivo". Ecco, questo è il riassunto di quello che Stepanek ha fatto divinamente durante la partita e gli ha regalato la vittoria in quattro set (nel terzo si è palesemente riposato), il successo in casa e la coppa.

Era ora di giocare come si deve! Vedendo una superficie così rapida, o meglio, veloce quanto il cemento deve essere, eravamo disgustati dal fatto di aver assistito a due giorni nei quali si è giocato solo da dietro la linea di fondo. Inutile scegliere questo campo e poi non sfruttarlo per i vantaggi a 360° che effettivamente può dare. La finale non serve solo a dire che la Repubblica Ceca ha vinto la Davis, ma anche a dimostrare che in realtà la superficie alla giusta velocità fa la differenza. Quella di ieri rimarrà nella storia come la partita della vita di Stepanek, ma a dire il vero ha semplicemente giocato serve & volley e attaccando in controtempo, come giustamente si deve fare sul cemento non modificato per renderlo carta vetrata. Almagro, che nemmeno concepisce questa tecnica di gioco, ha fatto la figura della pera cotta. Tutto ci fa pensare che rispettando la velocità delle superfici, la classifica si dovrebbe leggere al contrario!

La cosa più avvilente è che questi pedalatori che fanno la voce grossa da fondo campo non concepiscono l'idea di adattamento, quando invece, saper giocare a tennis, vuol dire anche morire tondi, pur essendo nati quadrati. Almagro invece non ha fatto altro che giocare male, perché non gli arrivava una palla standard. E questo è il numero 11 del mondo. Ci sono stati dei momenti dove Stepanek correva tra le braccia dei giudici di linea e Almagro martellava coi piedi sulla linea di servizio. Glielo hanno mai spiegato che con l'avversario lontano 20 metri dalla rete forse una palla corta (neanche tanto) è vincente? Pietà. Saremo forse noiosi a esaltare sempre un tennis che non esiste più, ma le poche volte che lo vediamo attuato alla perfezione ci fa esaltare e pensare che forse c'è sempre la speranza che possa tornare...

0 commenti:

Posta un commento