Epilogo "politically correct" per il torneo di Bercy. Dopo una settimana in cui tutto si è detto, tranne che di quello che accadeva nel Palais Omnisports, alla fine l'organizzazione l'ha spuntata grazie a Janowicz che è riuscito a far concentrare su di sé tutta l'attenzione, arrivando in finale dalle qualificazioni, e a Ferrer, che finalmente poteva (e ha potuto) portare a casa il primo Masters della carriera. Certo che ne ha fatto di chilometri per raggiungerlo! Bravo Ferru, ma adesso basta, sappiamo bene che prendi tutto, ti impegni sempre al 101%, sei instancabile, ma ora lasciaci anche divertire vedendo un po' di tennis con la racchetta e non solo di gambe. Dall'altra parte c'era il giovane Janowicz, sorpresa del torneo e tra i candidati come rivelazione dell'anno. Nonostante fosse sconosciuto alle masse, lunedì scorso era numero 69 al mondo e oggi ha scalato ben 43 posizioni insediandosi alla 26esima piazza. E' un balzo notevole, ma al momento bugiardo, perché adesso che il polacco entrerà nel turbine di punti da difendere, la scalata della classifica diventerà veramente dura e sarà frutto di grandi imprese per poche posizioni. Tutto sommato entrerà anche nella vita agiata delle teste di serie, quindi dovrebbe avere agevolazioni nei primi turni, ma la verità si scoprirà solo tra un anno esatto.
Jerzy è senza dubbio promettente. Per tutta la settimana ha dimostrato che oltre ai colpi e al buon tocco, ha anche carattere, lanciandosi in giocate coraggiose e decisive. Il problema però è che a una certa età, spesso il carattere può essere confuso con la pazzia giovanile. Quindi dovremo attendere almeno a un terzo del 2013 per definirlo a dovere. Anche ieri è sceso in campo coerente con quanto visto nei giorni precedenti, ma a tratti non è sembrato proprio il ragazzino concentrato dei match precedenti. Sembrava quasi volesse liberarsi prima possibile dalla partita, probabilmente per il peso psicologico che stava diventando eccessivo per lui. Infatti ha affrontato la fine del match molto rilassato e una premiazione molto sorridente e spiritosa. Fin troppo. Speriamo non ci smentisca e torni a gennaio in campo almeno allo stesso livello in cui l'abbiamo lasciato. Sicuramente la pausa non giova al ragazzo, perché spezza la foga del momento, ma se abbiamo trovato veramente un altro campione, e non un Haider-Maurer 2.0, i due mesi di stop dovrebbero farlo tornare ancora migliore di prima.
Voliamo quindi a Londra dove, senza lasciarci respirare, parte il Masters dei Principi. E non osiamo pensare in quali condizioni ci potrà arrivare Ferrer, visto che corre incessantemente da due settimane. Pare che sia arrivato alla O2 Arena stamattina... ovviamente a piedi passando attraverso il tunnel della Manica. Del resto non poteva passare un giorno fermo! Oggi in campo il gruppo A. Vedremo Murray-Berdych alle 15 e alle 21 Djokovic-Tsonga. Questo girone è praticamente "la rovina" del torneo perché unisce il ceco e il francese, che a seconda della giornata avrebbero potuto dare sfogo a molte incognite anche per i migliori se divisi tra i due gironi. Invece ora saranno costretti ad annullarsi a vicenda e allo stesso momento per niente visto che i più quotati sono Nole e Andy. Quindi oggi i due sono praticamente obbligati a vincere se vogliono tenere alte le speranze di sorpresa su questo gruppo o al massimo potranno sperare in qualche strana coincidenza o malessere, del serbo e dello scozzese, per riuscire a passare.
Per quanto riguarda il gruppo B, possiamo dire che ad estrarlo è stato senza dubbio Federer. Lo svizzero ha un saldo positivissimo su tutti, quindi a scanso di giornate negative, al massimo potrebbe soffrire Del Potro (vedi Basilea), ma comunque giungere in semifinale. Per quanto riguarda il secondo qualificato, vista l'ostinatezza di Ferrer nel vincere Bercy, tutti i favori vanno sull'argentino. Il match fulcro sarebbe stato il loro, ma ora pensiamo che Duracell sia destinato a scaricarsi nella O2 Arena. Non dimentichiamoci che in ogni caso dalle semi in poi sarebbe sfavorito, mentre invece, riservare qualche forza per vincere la centesima edizione della Davis contro la Repubblica Ceca, sarebbe un traguardo molto più papabile. Quindi diciamo che già tra oggi e domani alla fine dei match Federer-Tipsarevic e Del Potro-Ferrer, sapremo già tantissimo sui semifinalisti.
Domenica scopriremo se tutti i nostri ragionamenti raggiungeranno una concretezza oppure non saranno stati altro che la classica gufata ben piazzata che ormai ci contraddistingue. Ricordiamo che la domenica saranno giocate le semi e non il gran finale, programmato invece per lunedì, quando una certa parte dei comuni mortali (vedi ad esempio Walk Over) potranno solo visionare il livescore al lavoro. Contenti? Però non preoccupatevi perché al vostro posto, spaparanzato sul divano di fronte a un maxy schermo con un drink ghiacciato e i popcorn, ci sarà proprio colui che ha voluto questo magnifico calendario, per poi entrare in vacanza da giugno. Buone finals a tutti!
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