Tutto procede come previsto a Londra e ieri si è chiuso il gruppo A con la qualificazione di Djokovic seguita da quella di Murray. Sempre come si pensava, la chiave è stato il match tra loro due, che ha decretato chi si sarebbe aggiudicato il primo e chi il secondo posto. Tutto nella norma. Negli altri match, il mononeurone spartito da Tsonga e Berdych, non è riuscito a controbattere i due alieni, che hanno avuto qualche micro sussulto solo perché la formula tiene in considerazione anche i set concessi e quindi non si è mai sicurissimi fino alla fine. Per far tacere ogni possibile combinazione matematica, ieri è bastato un solo parziale al serbo e allo scozzese, per mettere pace alla loro anima, prima di battere i rispettivi avversari.
Deludentissima invece la prova dei due antagonisti Berdych e Tsonga, nonostante fino all'ultimo istante ci fossero state possibilità di passare il turno e capovolgere le sorti del gruppo. Certo si parlava di ipotesi fantascientifiche, ma non sarebbe stato peccato crederci e provarci. Diciamo che per tutti e due la parola d'ordine era "vincere", possibilmente senza concedere set, ma il ceco aveva anche la possibilità di passare pur vincendo in tre. Allo stesso tempo al serbo bastava un set per avere il primo posto nel girone. Ovviamente questo è successo all'istante e a Tomas non restava che la vittoria in tre. Una situazione del genere avrebbe matematicamente eliminato Tsonga e poi Berdych, per passare, avrebbe dovuto sperare che il transalpino gli facesse la grazia di battere Murray. Certo, come no! Così ci ha pensato direttamente Djokovic a mettere le cose a posto e, dopo aver annullato tre set point per il ceco nel tie-break del secondo, si è preso il match. Fine dei giochi, Nole primo del girone e Tomas fuori a farsi consolare dalla Satorova.
Il bello è che a quel punto per assurdo le cose si erano messe bene per noi perché, col ceco fuori dai giochi, per il francese una vittoria netta gli avrebbe regalato la semifinale. Quindi ci si attendeva una partita bella agguerrita e sanguinolenta. Infatti la foga messa in campo da Jo Willy è stata talmente tanta che è andato subito sotto con un 3-0 pesante. Un genio come pochi. Il set si è risolto 6-2 per lo scozzese e con esso il girone che vedeva quindi Djokovic primo e Murray secondo. A questo punto il transalpino ha avuto uno scatto d'orgoglio di una inutilità disarmante che l'ha portato a lottare fino al tie-break del secondo set, dove ha puntualmente perso, proprio come nel pomeriggio aveva fatto il suo comproprietario di neurone Berdych. Bravi ragazzi continuate così che i risultati importanti li vedete col binocolo.
Oggi l'atto finale del gruppo B che vede Federer già qualificato e Del Potro e Ferrer in ballo con una vittoria a testa. Il destino dei due è nelle mani dell'argentino perché, dando per scontato che Tipsarevic contro lo spagnolo perderà con un punteggio molto simile al doppio 6-0, solo una vittoria contro Federer lo salverebbe. Quindi lo svizzero, focalizzandosi solo sulla vittoria di un set, ha la possibilità di fare il biscotto a Ferrer e decidere se giocarsi la semi contro Murray o Djokovic. Inoltre è doppiamente padrone del destino dello scozzese e del serbo (ma anche dello spagnolo) perché, giocando tanto per fare presenza, potrebbe dargli in pasto un potenzialmente temibile Del Potro. Oppure fare gli straordinari per battere a tutti i costi l'argentino e far passeggiare Djokovic o Murray in semi con Ferrer. Se poi aggiungiamo che i due giovani sono a riposo da ieri e Federer giocherebbe eventualmente tre giorni di seguito, forse l'opzione di oziare oggi o al massimo impegnarsi per vincere un solo set e giocarsela al pieno delle forze domani contro uno dei due alinei, non sarebbe male no?
Tutto questo lo scopriremo oggi a partire dalle 15 con Federer-Del Potro e, se proprio siete masochisti, alle 21 si continua con la potenzialmente inutile Ferrer-Tipsarevic. Buon biscotto a tutti!
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