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domenica 25 novembre 2012

BastaRd 2012: le semifinali. Melzer capisce come vincere a tennis, Dimitrov sogna il titolo

Saranno Melzer e Dimitrov a giocarsi la coppa del Master della Compassione 2012, e alla luce di quanto visto nelle semifinali di oggi, possiamo considerarlo un epilogo giusto, sia per quanto fatto durante il torneo, che per la compassione generata in tutto il 2012 (se poi ci riferiamo all'austriaco possiamo anche includere il 2011). Come accaduto per tutti i match disputati nell'Arena svedese, anche questi hanno regalato emozioni e spettacolo al folto pubblico che ha riempito lo stadio. E con loro ricordiamo gli spettatori che purtroppo, divorati dal falco assassino di Soderling, non ci sono più, ma comunque hanno potuto godere dell'evento finché erano in vita. A proposito di Soderling, oggi il supervisor d'eccezione ha deciso di fare un ingresso un po' scenico buttandosi da un elicottero con il paracadute, non prima di aver manomesso i comandi del velivolo per poterlo vedere schiantarsi in mare mentre brindava seduto sul suo trono, rigorosamente insieme al padre di Tomic, oramai compagno di bisbocce. Dopo il piccolo show è arrivato finalmente il momento della prima semifinale, quella tra Nalbandian e Dimitrov.

L'argentino si è presentato in campo a bordo della sua fuoriserie e con una mazza da polo in mano, convinto che forse le sue passioni si potessero facilmente riassumere in un unico sport. Ma dopo aver fracassato due crani con la mazza e investito un giudice di linea, ha deciso che forse era il caso di riprendere in mano la racchetta da tennis. I tre decessi però lo hanno fatto rientrare nelle grazie di Soderling, che dopo aver scoperto nella mazza da polo un ottimo strumento per il suo hobby, ha premiato David con un game di vantaggio in partenza per quanto di buono fatto.

Dimitrov invece si è fatto accompagnare al suo angolo da un signore di mezza età che indossava un cappello rosso e continuava a urlare "aiuto, qualcuno mi aiuti, non so chi sia questo qua...". Inoltre ha optato per lasciare a casa i bambolotti, ancora sotto shock per la visione di Non aprite quella porta di ieri. Ha dichiarato che hanno pianto tutta la notte e ha mostrato delle occhiaie, palesemente disegnate con la matita. Il suo inizio di match infatti è stato in salita. Nalbandian, come detto in precedenza, partiva con il break di vantaggio per aver illuminato Soderling, e questo non piaceva al bulgaro che è quindi entrato in campo facendo il capriccioso e steccando tutti i rovesci. Inoltre non ha perso occasione per lamentarsi della superficie, a suo avviso troppo lenta. Visto che a malapena riusciva a tenere il suo turno di servizio, ha pensato di prendersi il controbreak decapitando qualche spettatore, ma poi mugugnando "Io che sono stato più volte Mr. Fair Play dell'anno e ho battuto tennisti del calibro di Nadal, Djokovic e Murray, non posso cedere a queste scorciatoie" si è dedicato all'utilizzo del cervello, la cosa più giusta da imitare del suo idolo.

La soluzione è stata facile, giocare sui 2-3 colpi e sfruttare il fatto che David era ancora palesemente ubriaco dai festeggiamenti per la qualificazione in semi. Inoltre l'argentino era molto distratto (e non solo lui) dalla presenza, in prima fila, di qualche bella ragazza poco vestita che l'aveva accompagnato per i locali della "BastaRd da bere", la sera prima. Pensate che aveva la testa talmente tra le nuvole che a volte, dopo le pause, giocava con la padella. Sì, non ve l'abbiamo mai detto, ma Nalbandian a ogni cambio campo usava il suo fornellino e padella, coi quali cuoceva qualche salsiccetta o würstel da gustare velocemente. Ci sembrava una cosa ovvia e scontata, chiediamo perdono per questa omissione.

In ogni caso, è bastato far fare tre passi contati all'argentino per vederlo stramazzare per terra e ogni tanto anche vomitare. Il match si è quindi chiuso per 7-5 5-0 e ritiro di Nalbandian a favore di Dimitrov che ha fatto i salti di gioia per aver raggiunto una finale "che conta" sulla terra, superficie che a lui non va tanto a genio. O meglio, così dice.

A questo punto sarebbero dovuti scendere sul campo Melzer e Tomic per la seconda semifinale, ma un contrattempo ha trattenuto il supervisor Soderling, e ciò ha portato ad uno slittamento del programma. Pare che qualche suo fidato amico dall'America gli abbia spedito, in super esclusiva, un cofanetto con tutta la settima serie di Dexter (per il quale va matto) al gran completo, e lui non abbia resistito dal vedersela tutta immediatamente. Visibilmente commosso dal finale il buon Robin ha annunciato che il perdente della seconda semifinale sarebbe stato ospite del suo tavolo. Naturalmente hanno dovuto spiegare a Melzer di cosa si trattasse, ma l'austriaco ha capito che sarebbe stata una semplice cena. Non gradendo quindi la cucina svedese, il genialoide di Vienna ha pensato bene di impegnarsi fin dai primi punti. Tomic, arrivato in campo con la testa mozzata di un poliziotto che voleva fargli la multa, ha fatto chiaramente breccia nel cuore di Soderling, che come al solito gli ha concesso un game di vantaggio. Ormai si era capita l'antifona. La cosa non ha infastidito troppo Jurgen, che già da primi punti ha dato l'impressione di crederci. A tratti sembrava quello del Roland Garros 2010, quando non si sa per quali congiunzioni astrali, giunse in semifinale. Una volta vinto il primo set 6-3 dall'austriaco, siamo riusciti ad avvicinare qualche membro del suo angolo, che ci ha spiegato il vero motivo di una prestazione così solida. La mattina la sua nuova insegnante di matematica gli ha fatto un ripasso, spiegandogli che a tennis si vince se uno fa più game e set rispetto all'avversario. Una volta capito, con molta fatica, questo assunto, per Melzer le cose sono diventate più semplici. Certo, durante i cambi di campo gli andava messo un suggeritore per ricordargli la questione, ma l'impegno ha pagato. Da canto suo Tomic è parso stanco dalle numerose gare di rally dei giorni scorsi, dalle serate in gentile compagnia, e soprattutto non aveva messo la sveglia alle 2 per sentirsi in Australia e sperare nel successo. Si è quindi arreso con un doppio 6-3 che ha proiettato Melzer in finale e Bernard sul tavolo di Soderling, con nostra somma gioia.

L'ultimo atto di BastaRd 2012 sarà quindi un tripudio di intelligenza ed emulazione o emulazione d'intelligenza, vedete voi come meglio vi aggrada. Il bulgaro avrà finalmente l'opportunità di vincere un torneo in prima fila sul calendario ATP e l'austriaco invece potrà avere, nel magro palmarès, un torneo che riassumerebbe il senso della sua carriera, dopo anni di riconoscimenti solo in doppio con Petzschner (tra l'altro il tedesco psicopatico pare sia un compagno di scorribande notturne di Soderling!)  Ci aspettiamo una bellissima partita dove sicuramente non mancherà la compassione più infima. Si vociferano ospiti speciali per l'occasione, ma non vi anticipiamo altro... A domani!

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