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lunedì 21 maggio 2012

Roma: Rafa Re per la sesta volta

Wow che recupero di Rafa! Prende anche questa! Riga! Stecca di Nadal ma la palla spiove in campo! 48esima palla break annullata in modo incredibile da Rafa! Ma come ha fatto!

Quanti anni sono che sentiamo pronunciare queste frasi nelle telecronache dei match di Nadal? A occhio e croce sette direi, come le piaghe d'Egitto. E, francamente, ci siamo anche un po' stancati. Salvo la parentesi dello scorso anno è dal 2005 che la stagione sulla terra battuta viene monopolizzata dallo spagnolo. Il gioco è sempre lo stesso, pur con dei miglioramenti tecnici sopraggiunti nel corso del tempo.

Ora, sia chiaro, non abbiamo nulla contro Nadal persona. E' un ragazzo educato, che si dà da fare con la beneficienza e che cerca sempre di essere disponibile con i suoi tifosi, ma in tutta onestà, quel suo modo quasi sempre uguale di portare a casa le partite, quasi fossero film dalla sceneggiatura già scritta, ce li ha un po' fracassati.

Oggi Rafa ha vinto Roma, meritatamente, contro un Djokovic falloso e per nulla incisivo come fu il Nole del 2011. Lo ha fatto giocando a nostro avviso non al meglio, commettendo molti errori ma con quel pizzico di incisività, e di fortuna, che contraddistinguono quasi sempre i suoi match.

Il primo set si è giocato in maniera tutto sommato equilibrata, con la svolta arrivata sul 5-4 Djokovic e 0-30 su servizio Nadal. Qua il serbo ha trovato una riga che poteva consentirgli di andare a palla set, ma una chiamata del giudice di linea gli ha impedito di ottenere un punto quasi già fatto. A nostro avviso è stato uno dei momenti clou della partita, che ha fatto perdere al serbo un bel po' di solidità mentale. Da quel momento Nadal ha vinto 5 game consecutivi, cosa che gli ha permesso di andare avanti di un set e di un break. Partita chiusa. Perché Nole salvo qualche punto sporadico non ha mai dato l'impressione di poter recuperare il match, e sul 5-3 e servizio si è definitivamente offerto al maiorchino per il 7-5, 6-3 finale con il quale il cyborg ha vinto Roma per la sesta volta.

Nel complesso è stata una partita a tratti inguardabile. Come sempre capita tra i due il 99% dei punti si sono giocati da fondo campo, e le discese a rete saranno state in tutto 4 o 5, stretta di mano finale inclusa. Errori non forzati a non finire, soprattutto del serbo, che però almeno ha avuto la forza di provare ad attaccare e a giocarsi i punti, mentre il maiorchino come al solito ha giocato a fare il muro di gomma da fondocampo, strategia sulla quale ha costruito tutta la sua carriera. Il successo di oggi dà senz'altro a Nadal una fiducia enorme, molto più di quello ottenuto nella "sua" Montecarlo, dove aveva strapazzato un Djokovic ancora scosso dal lutto del nonno. Battuta quindi ancora una volta la sua nemesi ora per il cyborg prospettiamo un 2012 ricco di successi. Che il Roland Garros sia suo è scritto nel firmamento, per quanto riguarda Wimbledon, Giochi e Us Open ci sarà da vedere la forma con cui vi arriverà. Sicuramente ci aspettano altre finale contro il serbo, a suon di recuperi e sportellate da fondocampo. Wow. Nell'attesa noi siamo indecisi se ibernarci e farci scongelare tra qualche anno, o se restare svegli a seguire le evoluzioni dei due, nella speranza che prima o poi arrivi qualche giovincello che a suon di voleè, palle corte e pallonetti riesca perlomeno a scalfirne il dominio.

Ok, andiamo a  farci ibernare.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

ragazzi, ma era scritto che il serbo sparasse fuori tutto! L'obiettivo, chiarissimo, di questa combine era quella di far tornare lo spagnolo saldo al secondo posto del ranking. Novak, come Grillo, sa ben scegliere i suoi obiettivi. Vincerà il Parigi in carrozza! Scommettiamo?
corallina viviani

Walk Over ha detto...

Uhm... sei troppo ottimista. Secondo noi al Rolando prenderà un'altra mazzata, non è più il Nole dello scorso anno.

Anonimo ha detto...

Nell'attesa di una "reincarnazione" di John McEnroe, coalizziamoci dunque nell'auspicio di una salvifica affermazione parigina (tra racchette fracassate, grida "munchiane", signorili smorfie di disgusto sui punti avversari e sequele di "porchi" in faccia ai giudici di linea) da parte del genio di Serbia, manifesto ambulante (tecnico e comportamentale) di moderna beltà tennistica.

Stefanello Leconte.

Walk Over ha detto...

Credo che a salvarci dai mugugni del serbo saranno solo le smutandate del maiorchino.

Dalla padella alla brace.

Anonimo ha detto...

Quella della "combine" è da ridere. E quindi anche Federer avrebbe perso "apposta"? Per tornare n°3?
La verità è che il vero livello di Nole è questo e almeno per il momento verrà triturato dal maiorchino ogni singola volta sulla terra battuta.
Prevedo un cambio della guardia entro fine anno, lassù...

Anonimo ha detto...

concordo con Carolina, che gli frega a Nole di vincere Roma, ha detto che l' obiettivo è Parigi, unico slam che gli manca e le Olimpiadi.

perdendo ha fatto tornare Nadal numero 2 e a Parigi male che vada se lo ritroverà in finale , non in semi.

Federer non ha perso apposta, ha perso e basta.

Enrico

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