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lunedì 7 maggio 2012

Seppi fa sua Belgrado. Kohlschreiber profeta in patria e Del Potro vince Estoril

Cominciamo con il fare i complimenti a Seppi, anche perché come voi lettori potrete senza dubbio testimoniare, l'abbiamo sempre incitato a fare bene. Scherzi a parte bravo davvero. L'altoatesino ha vinto il torneo di Belgrado, secondo ATP della sua carriera (il primo a Eastbourne, 2011), dopo aver giocato bene per tutta la settimana e dominato la finale contro quel pazzoide di Paire, autore contro l'azzurro di "appena" 58 errori gratuiti. Roba da far impallidire il Safin della fase pre-ritiro. Seppi aveva già stupito in semi contro Nalbandian, trionfando sull'argentino in rimonta quando, dopo il primo set, non avremmo scommesso una lira. In finale ha quindi letteralmente distrutto lo psicoloabile francese e nell'albo d'oro succede a Djokovic. Chissà se nelle menti sopraffine di qualche elemento della FIT sarà stata fatta l'equivalenza Seppi=Djokovic. Nel caso chiamate un medico.

La finale ha avuto poco da dire. Dopo i primi game eravamo già pronti a stampare e recapitare a Caldaro l'invito per il Masters della Compassione 2012, visto che Paire è andato avanti 3-1, ma la reazione di Seppi è stata da manuale e con 8 game consecutivi è volato sul 6-3 3-0. Da lì in poi strada in discesa e alla fine fiumi di Caldaro per festeggiare. Se poi consideriamo che il successo di Andreas è giunto dopo quello della Errani a Budapest e dopo la finale di Fognini a Bucarest la situazione del tennis azzurro sembra stia passando dal coma irreversibile a quello farmacologico. E' sempre un passo avanti. Pare inoltre che la FIT abbia chiesto all'ATP l'immediata cancellazione di qualsiasi tornei si allontani troppo dai Balcani e lo spostamento degli Internazionali d'Italia a Pristina.

E veniamo agli altri tornei chiusi domenica. Il mondo non avrebbe retto nel vedere Seppi e Gasquet vincere un ATP nello stesso giorno, per cui il francese di Beziers ha pensato bene di farsi piallare da Del Potro nella finale dell'Estoril, salvando il pianeta e la faccia dei Maya, la cui profezia avrebbe rischiato di avversarsi con circa sette mesi di anticipo. Non sia mai. L'argentino ha vinto 6-4 6-2, e ora siamo curiosi di vederlo al 1000 di Madrid, dove una terra blu un po' più veloce della terra rossa normale potrebbe anche favorirlo.

Profeta in patria invece Kohlschreiber, nato in Baviera e vincitore a Monaco per la seconda volta dopo il 2007, in finale su fra' Cilic. Il religioso di Medjugorje per punizione si fustigherà a Madrid davanti a tutti.

E per chiudere facciamo un salto proprio a Madrid. Il torneo spagnolo è già iniziato, con il successo di Davydenko su Karlovic, per lui quindi esecuzione pubblica contro Nadal. Sarà curioso vedere il match, presumibilmente di mercoledì: il russo è uno dei pochi tennisti in attività (forse l'unico) ad avere un saldo positivo contro il cyborg di Maiorca (6-4), unico particolare, peraltro, a rendercelo quasi simpatico. Kolya però non è più quello di una volta, e Nadal farà di tutto per assottigliare questo passivo, quindi vincerà e subito dopo andrà a chiede ai vertici dall'ATP di far valere tripla questa vittoria, in modo da essere in vantaggio anche sul russo. Questo sempre per il solito discorso...

L'appuntamento con le dirette su Sky è per le 13, ma già vi preannunciamo che l'order di oggi fa schifo. E così sia.

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