La sua mancanza atavica di killer instinct ci ha portato ogni tanto a prenderlo un po' in giro, ma ultimamente Andreas Seppi non fa che stupirci. Prima il successo a Belgrado (ok, non esattamente il Roland Garros), poi la bella vittoria su Isner al Foro Italico, che ha mandato in visibilio tutto il pubblico del Pietrangeli. Cose da pazzi. Nel match contro la yankee il caldarense è partito come suo solito, "scatto" diesel per andare sotto 4-0 e sperare nel recupero. E così è stato. Perso il primo 6-2, nel secondo ha portato la gru americana al tie-break, per chiudere con un unico mini-break. Nel terzo abbiamo temuto a più riprese un attacco canonico di compassione da parte dell'azzurro, per poi poter leggere oggi sui cosiddetti siti specializzati frasi del tipo "ce la poteva fare", "è andato a un passo dalla vittoria" e via dicendo. Niente di tutto questo. Certo, le palle break sfumate non sono mancate, in un game addirittura sette, ma c'è da dire che il lungagnone americano è stato quasi sempre bravo ad annullarle con il suo colpo del cuore, la prima di servizio, senza la quale sarebbe un giocatore da circolo.
Quando tutto sembra volgere al tie-break però Seppi ha tolto fuori il coniglio dal cilindro, quel break sul 5 pari che non ti aspetti e che gli ha permesso di andare a servire per il match, senza fallire. Vittoria importante quindi, e ora sfida contro Ciccio-Wawrinka (6-3, 6-1 a Ringhio) nella quale sarà chiamato a un altro mezzo miracolo.
C'è stato l'esordio del cyborg, che senza il blu di Madrid e sulla sua terra preferita lenta e umida al punto giusto ha potuto liberarsi di Mayer in due set 6-1, 7-5. Nonostante il risultato rotondo Nadal un pizzico ci preoccupa, è quasi una settimana che non si lamenta di nulla, volete vedere che stavolta sta male sul serio? Buono anche l'esordio di Federer, il cui match contro Berlocq verrà ricordato per l'orribile maglietta dell'argentino "modello tovaglia di mia nonna tenuta nel cassetto in eterno da quanto è brutta". Inutile dire che lo svizzero ha quasi passeggiato, e ora attende Ferrero per una sfida tra ex numeri uno del mondo. Si, lo so che il fatto che Ferrero sia stato, seppur per brevissimo tempo, numero uno del mondo vi sciocca, ma è così.
Tra gli altri big nette le vittorie di del Potro e Berdych, su Youzhny e Kubot, così come quella di Gasquet sul nostro Lorenzi. Obbiettivamente al senese non potevamo chiedere di più, dopo la bella prova su Davydenko. Avanza anche Almagro, in scioltezza su Querrey, mentre zitto zitto va avanti anche Simon, in tre set su Garcia-Lopez.
E veniamo a Fognini. A lui era stata riservata l'apertura del Centrale, per un match, contro Granollers, difficile ma non proibitivo. Niente da fare, lo spagnolo ha dominato o quasi, dimostrando ancora una volta come le principali differenze tra certi tennisti nostrani e quelli iberici siano da ricercare nell'umiltà, nell'abnegazione e nella grinta.
Capitolo donne. La Pennetta ha fatto fuori la Stephens, mentre la Errani poco ha potuto contro Robocop-Stosur. Fuori anche la Knapp, battuta in tre set dalla Cibulkova. Per la "Penna" ci sarà la Cetkovska, quindi niente bestia nera Radwanska, e in caso di successo è attesa da una probabile sfida a Serena Williams, per un match da Centrale infuocato. Speriamo.
Giovedì ci toccano nuovamente tutti. Nadal e Djokovic animeranno il pomeriggio sul Centrale, rispettivamente con Monaco e Granollers, mentre Federer-Ferrero è stata programmata sempre sul campo principale, ma nel serale. Murray-Simon è stata spedita sulla Supertennis Arena. Seppi e Pennetta proveranno invece a far loro il Pietrangeli ancora una volta. Come si dice a Roma, e annamo!
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