Drop Down Menu

sabato 12 maggio 2012

A Madrid è rivoluzione proletaria: Djokovic eliminato da Tipsarevic

Tiriac è un genio. E' ormai da tempi immemori che in un Masters non si registra una moria così alta di nomi di punta e tutto solo per aver cambiato un colore! Il passaggio dal rosso al blu ha condizionato più del dovuto il numero uno e due del mondo fino al punto che hanno ceduto il passo a due giocatori che in condizioni "classiche" non avrebbero avuto la minima chance. Così, dopo l'impresa di Verdasco, che al quattordicesimo scontro diretto è finalmente riuscito a battere Nadal, ieri è stato il giorno dell'uscita di Djokovic eliminato senza troppi complimenti dal bravo Tipsarevic. E il tennis ringrazia il magnate romeno per averci liberato da un duopolio che stava indubbiamente stancando e togliendoci la voglia di seguire i tornei. Meritati i fischi per Djokovic che adagiandosi al fatto che Nadal era uscito al turno precedente, e quindi il danno al distacco punti era minimo, ieri è sceso in campo tanto per fare presenza e irritare il pubblico con le sue incessanti lamentele per la superficie. Ringhio senza mettersi troppi pensieri in testa ha colto la palla al balzo e con un 7-6 6-3 si è liberato del connazionale e ha avvalorato la nostra "proprietà commutativa della terra blu" largamente discussa su FaceBook prima del match: se Verdasco ha battuto Nadal, Tipsarevic dovrebbe ottenere lo stesso risultato contro Djokovic. Si pensi che verso la fine Nole è stato subissato di fischi e ha recuperato con tre prime una situazione di 0-40 per poi vincere il game. Se poi ha perso, si pensi quindi quanto impegno ci ha messo in campo. Zero... à la maison.

E' un caso se Djokovic e Nadal sono ai vertici ATP e il loro gioco è prevalentemente difensivo? No, ormai tutti i campi, erba compresa, ogni anno subiscono un rallentamento, privilegiando i giocatori che della corsa e recuperi impossibili ne fanno un'arte, come appunto i due nuovi puffi (in alto). Nel caso si apportino modifiche a loro vantaggio, niente da dire, tutto lineare, ne guadagna lo spettacolo, quando poi si introduce un elemento che va a svantaggio della coppia ecco partire le lamentele istantanee "Non torno più, o io o il blu, voglio la mamma...". A inizio settimana, dopo il primo giorno ci eravamo espressi a favore della terra blu, giudicandola bellissima, televisivamente parlando, e con la stessa "meccanica" del rosso. Tutto vero, l'unica cosa che ci era sfuggito, e che poi è la cosa più bella, è il fatto che questa è una terra che avvantaggia chi attacca. Apriti cielo, cosa dobbiamo sentire nel 2012, attacco? Cos'è? Ebbene si, il fatto che l'aderenza al terreno sia inferiore vuol dire che non è possibile correre da una parte all'altra tranquillamente, il contropiede rinasce, le mosse dell'avversario vanno lette in anticipo e accorciare gli scambi è una scelta vincente. Praticamente questa è una nuova superficie che mischia le meccaniche della terra classica alle tattiche da erba anni '80 e, visti gli esiti, chiediamo venga istituito SUBITO il quinto slam sul rosso dipinto di blu.

Le lamentele di Nadal e Djokovic sono sacrosante, sono i primi due tennisti del mondo ed è giusto che abbiano voce in capitolo, inoltre la libertà di parola non si nega a nessuno, e inoltre il tennis dipende dai giocatori. Però basta una volta, massimo due, alla terza ci si stanca, soprattutto se le lagne sono per trarre vantaggi personali, visto che, esattamente come loro hanno perso, i loro avversari hanno vinto e giocavano sullo stesso campo. Ricordiamo che se Nadal da 5-2 si è fatto recuperare e battere 7-5 non è di certo per la terra blu, idem se Djokovic ieri si è preso una vacanza. Se per caso Rafa avesse vinto contro Verdasco pensate avrebbe fatto tutte queste minacce? Non pensiamo proprio, avrebbe detto che è una superficie diversa, ma basta adattarsi e l'anno prossimo sarebbe tornato a confermare il titolo. Chissà perché ha perso è se n'è andato piangendo. Idem Nole.

Viste tutte le teste cadenti, quasi ci si poteva aspettare anche la dipartita prematura di Federer per mano di Ferrer, ma niente da fare, è stato un facilissimo doppio 6-4 e soprattutto la tredicesima sconfitta consecutiva dello spagnolo per mano dello svizzero. Roger per ora sembra uno dei pochi che abbia capito meglio come sfruttare la terra e se all'esordio è stato preso per pazzo per aver portato avanti un match all'80% col serve & volley, poi come sono venuti a galla i segreti della nuova superficie, tutti hanno ritirato le accuse e riconosciuto come lui avesse risolto in anticipo i misteri per poter giocare sul blu. Oggi per lui Tipsarevic e il match non è tanto scontato perché il serbo ha comunque avuto un tabellone non proprio semplice, ma ha portato a casa i turni con intelligenza. Potrebbe essere una bella partita.

Del Potro ha spento DolgoLuce per 6-3 6-4 in quello che potenzialmente poteva essere il match del giorno, ma invece si è rivelato un quasi monologo dell'argentino. L'ucraino non era brillante come al solito e ha dato sfoggio a pochissime perle e colpi di genio. Su Twitter si è poi scusato coi fan per la cattiva performance, quindi probabilmente era in uno dei suoi classici giorni sottotono nei quali non gli riesce niente. Il punteggio comunque ci piace perchè Delpo in semi in un 1000 è un risultato meritato, dopo tutti i gravi infortuni spezza-carriera che gli son capitati. Per lui Berdych, vincitore senza il minimo patema su Verdasco, arrivato in campo dopo 6 ore di partite (Falla+Nadal) alle spalle e incapace anche di far arrivare la pallina dall'altra parte del campo. Il ceco ha vinto come da pronostico e senza sudare per 6-1 6-2.

I match saranno alle 15:30 con Del Potro-Berdych e alle 19 Federer-Tipsarevic. Intanto è già stato sorteggiato il tabellone di Roma, in pratica un copia e incolla del classico main draw standard con Federer dalla parte di Djokovic e Murray da quella di Nadal. Ma che strana coincidenza eh!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Appena finito di vedere la prima semifinale tra Del Potro e Berdych. A conferma della tesi sostenuto nel presente articolo, faccio notare che ha vinto il giocatore che ha messo a segno più aces, più winners, e che è sceso il maggior numero di volte a rete (14 discese per Bedrych, una sola per Delpo).

Walk Over ha detto...

Un ulteriore conferma di quanto diciamo da inizio torneo. La terra blu ci piace, speriamo non la cancellino dal torneo per colpa dei capricci dei primi due del mondo.

kent08 ha detto...

viva il blu!! vogliamo più spettacolo nei court!! un inversione di tendenza è auspicabile dopo tante orribili partite che ci propinano. FINALI COMPRESE. Che BARBA che NOIA..

Posta un commento