Con le dirette televisive è ufficialmente cominciato il Masters 1000 che a fine settimana ci porterà a scoprire chi sarà il nuovo Re di Roma del 2012. Per ora non ci sono grosse sorprese, ma piccole speranze che sfumano come per esempio Raonic, fuori fin da domenica contro Mayer e ieri Dolgopolov, ritiratosi per un dolore alla spalla contro Verdasco, ma evidentemente poco predisposto al torneo italiano (l'anno scorso perse sempre al primo turno da Starace). Per il resto abbiamo solo qualche partita lottata, ma forse solo perchè il passaggio dal blu al rosso si fa sentire, e spiacevoli inizi, come l'eliminazione in prima serata della Schiavone con un 6-3 6-4 per mano della Makarova, la figlia segreta di Steffi Graf. Vediamo velocemente i punti salienti della giornata di ieri!
Stavamo per gridare al miracolo con l'eliminazione prematura di Tomic e invece il cangurotto Australiano proprio in Italia ha ripreso a saltellare recuperando un 4-6 da Giraldo e portando poi a casa il match con un 6-4 6-2, grazie alla compassione del colombiano, che dopo aver vinto il primo set è impazzito di fronte alle pallette, proposte dal giovane Bernard, che gli danno il riconoscimento di "genio" dai più esperti dei media. Per noi resta comunque un Murray sgonfio e nulla più. Stepanek ha vinto la gara di bellezza contro Chela. Dopo un primo set fallito per 2-6, ha sfoggiato il suo sorriso da premio Oscar e il Brad Pitt ceco è stato premiato dai giudici con un 6-0 6-3 che gli ha dato la vittoria. Berlocq ha battuto Kavcic 6-1 6-3 e Monfils Bogomolov con un semplice 6-4 6-1.
Isner stava per fare la frittata anche a Roma. Nella fredda serata del Centrale l'americano è partito indispettito, e ha letteralmente buttato via il primo set per 2-6. Kohlschreiber, vista la facilità con cui gli riusciva tutto, ha cominciato a crederci, ma pian piano il gigante statunitense ha ripreso a giocare da top ten e il tedesco vedeva pian piano sfumare il suo sogno fino alla botta definitiva con la vittoria del secondo e terzo parziale per 7-6 6-2 da parte di Big John. Probabilmente la cena di Philipp sono stati i suoi gioielli di famiglia con un pizzico di sale, piatto perfetto per scaricare la rabbia. Nalbandian ha fatto fuori Ramos per 6-3 6-4 e ora per lui Murray. Perfetto, speriamo che l'argentino gli regali tanto tempo libero per farsi il giro delle migliori trattorie romane.
Almagro ha fatto fuori il fraticello Cilic in tre set. Dopo un primo parziale largamente a favore dello spagnolo per 6-2, c'è stata la sveglia del croato con un deciso 6-3, ma anziché battere il ferro, si è ritirato in preghiera, immolandosi con un 6-0 pasquale. Nicolas, senza farsi troppi problemi ha ringraziato e portato a casa il turno. Per chiudere Fognini. Probabilmente è la prima volta che vediamo Fabio sfiorare le perfezione. E' vero che Baghdatis aveva sicuramente fretta di andare a testare le migliori trattorie della capitale e giudicare le nuove aperte durante l'anno, ma è anche vero che l'italiano più volte ci ha abituato a buttare set per far rientrare in partita avversari ormai in coma profondo. Invece stavolta niente di tutto questo, massimo cinismo e successo in sicurezza con un doppio 6-2. Il pubblico del centrale ringrazia e anche noi.
Oggi è ancora giornata di primi turni, ma vedremo anche qualche secondo round di lusso. Scenderanno infatti in campo Murray, Tsonga e Djokovic, ma anche Starace, Del Potro, Llodra, Gasquet, Melzer e Lopez. Un occhio anche alle fanciulle perché avremo ben cinque italiane ai blocchi di partenza: Pennetta, Errani, Knapp, Vinci e Brianti. Che la forza sia con voi! Come al solito tutti i particolari extra li troverete nella nostra aggiornatissima pagina Livescore. Buon tennis!
1 commenti:
Nel tardo pomeriggio, ecco mostrarsi ai nostri occhi increduli, un prolungato e riconciliante bagliore di bel tennis nel "tirato" match tra il nalbandiano alla ricerca del tempo perduto (e magicamente ritrovato per il godimento degli appassionati) ed un gallinaccio scozzese finalmente "testicolimunito" nonchè, a sprazzi confortantemente propositivo.
Una rinfrancante boccata d'ossigeno.
Stefanello Leconte.
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