Vincere una partita tranquilla no eh? A Fabio Fognini piace così, negli Slam non riesce a trattenersi dal disputare match al cardiopalmo, e anche nel secondo turno contro Troicki è stato così. Il ligure ha vinto 8-6 al quinto dopo aver annullato un paio di match point, e ancora una volta ha dimostrato che in questi incontri tirati riesce spesso a trovare qualcosa in più rispetto agli avversari, anche contro chi sta avanti a lui in classifica. Va bene così, anche se ora al cospetto di Tsonga dovrà fare molto di più visto che non potrà certo attendersi la compassione profusa da Troicki. Il tennista di Le Mans nella prosecuzione della sfida iniziata mercoledì, ha battuto Stebe mostrando una doppia faccia, quella del primo giorno quando ha perso anche un set, e quella di giovedì dove ha concesso le briciole al tedesco. Se al terzo turno si presentarà nella del giovedì odierna per Fognini saranno guai. Sarà comunque interessante vedere Fognini alle prese con il transalpino e contro 15 mila e passa persone sugli spalti del Chatrier.
giovedì 31 maggio 2012
Roland Garros: Fognini e Schiavone passano. Soffre Murray. Maratona Isner-Mathieu, vince il francese
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mercoledì 30 maggio 2012
Roland Garros: l'Italia c'è. E Baker fa quasi lo scherzo a Simon
Nella speranza che gli infortuni finalmente lo lasciano in pace, in queste ultime settimane abbiamo avuto il piacere di scoprire Brian Baker, ex-promessa americana del tennis dal gioco vario e gradevole la cui carriera è stata spesso bloccata da numerosi colpi di sfiga (anca, gomito e altre svariate parti del corpo...). Nel secondo turno del Roland Garros il 27enne di Nashville ha quasi compiuto l'impresa contro Simon: sotto due set a zero ha rimontato fino a portare il francese al quinto, ma nel momento clou, forse per la scarsa abitudine a giocare cinque set, ha ceduto di schianto 6-0 privandoci della soddisfazione di vedere sbattuto fuori Gillou le Pallattaire. Peccato, sarebbe stato bellissimo. Ora, sfiga permettendo, siamo proprio curiosi di vedere l'americano sui campi veloci, dove con il suo gioco potrebbe anche regalarci dei bei momenti, speriamo.
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martedì 29 maggio 2012
Roland Garros: Nadal trita Bolelli, out anche Volandri e Lorenzi. Vittoria Schiavone e impresa Razzano
Niente sorpresona. E non avevamo dubbi, purtroppo. Simone Bolelli è riuscito a vincere giusto cinque game nell'incontro di primo turno del Roland Garros contro Rafael Nadal, che ha così iniziato in maniera soft il suo cammino verso lo scontato successo finale del torneo. WOW. L'azzurro è stato sicuramente sfortunato al sorteggio, ma se magari non avesse tirato a rete un centinaio di sventagli di dritto forse il passivo sarebbe potuto essere meno drastico.
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lunedì 28 maggio 2012
Roland Garros: Djokovic batte Starace, Seppi va. Peccato Brianti
Attiviamo subito la modalità palla di cristallo: se quello visto contro Starace è il Djokovic che dovrebbe impedire a Nadal di vincere il Rolando lo spagnolo può dormire tra due guanciali (rigorosamente allineati come le bottigliette). E' vero che il serbo ha sofferto solo nel primo set, complice anche un'inizio di partita molto buono del nostro Potito, ma i passaggi a vuoto che ogni tanto ha Nole ci fanno credere che il momento d'oro del 2011 sia solo un ricordo, e che per quanto riguarda la terra rossa contro Nadal non ci sia quasi storia, per le altre superfici ne riparleremo. Questa la nostra sentenza, lieti di essere smentiti.
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domenica 27 maggio 2012
Roland Garros: ok Fognini e Errani, Cipolla sfiora l'impresa. Addio Roddick
Prima giornata senza troppi sussulti al Roland Garros, se si esclude la dipartita anticipata del fu Andy Roddick, battuto da Mahut in quattro set. La sconfitta dell'unico uomo al mondo che abita dentro a un cappellino (vivo, tra l'altro), non deve però sorprendere. Da tempo lo yankee ha iniziato una lunga parabola discendente che lo ha portato nell'ultimo anno a perdere da chiunque, certo a Miami ha battuto Federer, ma abbiamo l'impressione che quello sia stato solamente il colpo di coda del campione. In più aggiungiamo che lui con la terra non è mai andato d'accordo ed ecco che la sconfitta poteva essere nell'aria.
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sabato 26 maggio 2012
Schiavone vince a Strasburgo. Al Rolando esordio per Fognini, Errani e Cipolla
Brava Francesca. Dopo un periodo di crisi la Schiavone ha vinto il torneo di Strasburgo, non proprio un appuntamento di primissimo livello ma quanto basta per tirare su il morale in vista del Roland Garros, dove due anni orsono vinse stupendo tutti, noi per primi. L'azzurra ha spolverato la Cornet in due set, chiudendo un torneo che non l'ha quasi mai vista in difficoltà.
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venerdì 25 maggio 2012
Roland Garros: Federer per Djokovic. Agli azzurri premio sfiga
Djokovic e Federer dalla stessa parte e Murray e Nadal insieme dall'altra. WOW. Che novità! Già in passato vi avevamo proposto questa ricerca statistica di una studiosa serba, che ha analizzato i sorteggi degli Slam dal 2008 al 2011, diciamo che le cose non sembrano essere cambiate, Australian Open a parte.
Le prime due teste di serie apriranno il loro torneo con due italiani: Djokovic ha pescato Starace mentre Nadal ha trovato Bolelli. Per dirla con un francesismo, e per il Rolando ci sta tutto, "che culo" gli italiani eh? Se poi consideriamo tra gli altri primi turni avremo Cipolla-Wawrinka e Lorenzi-Almagro non c'è di che avere troppe speranze. L'unico sorteggio "fortunato" è stato per Fognini, che inizierà la difesa dei quarti dello scorso anno con Mannarino. Fortunato ma non troppo Seppi, opposto a Davydenko, crashato ormai da un po' di tempo ma capace ogni tanto di qualche buono spunto. Infine Volandri ha beccato un qualificato, presto ne conosceremo il nome.
Le prime due teste di serie apriranno il loro torneo con due italiani: Djokovic ha pescato Starace mentre Nadal ha trovato Bolelli. Per dirla con un francesismo, e per il Rolando ci sta tutto, "che culo" gli italiani eh? Se poi consideriamo tra gli altri primi turni avremo Cipolla-Wawrinka e Lorenzi-Almagro non c'è di che avere troppe speranze. L'unico sorteggio "fortunato" è stato per Fognini, che inizierà la difesa dei quarti dello scorso anno con Mannarino. Fortunato ma non troppo Seppi, opposto a Davydenko, crashato ormai da un po' di tempo ma capace ogni tanto di qualche buono spunto. Infine Volandri ha beccato un qualificato, presto ne conosceremo il nome.
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giovedì 24 maggio 2012
Roland Garros, domani il sorteggio. E Djokovic cambia sponsor
Uniqlo! Avevate mai sentito questo nome? Noi no, anche se per mesi ci siamo chiesti chi fornisse quelle orribili magliette a Nishikori. Da ieri, questa semi-sconosciuta (da noi) casa d'abbigliamento giapponese, vestirà anche Novak Djokovic. Peccato perché un po' piaceva vedere il numero uno del mondo vestire un marchio nato in Italia (a proposito, aggiornare il sito, grazie), ora però il serbo ha preferito rivolgersi a Oriente, presumiamo convinto dai sei milioni di euro l'anno che la Uniqlo (ma quanto è brutto questo nome?) gli depositerà nel suo misero conto in banca.
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lunedì 21 maggio 2012
Roma: Rafa Re per la sesta volta
Wow che recupero di Rafa! Prende anche questa! Riga! Stecca di Nadal ma la palla spiove in campo! 48esima palla break annullata in modo incredibile da Rafa! Ma come ha fatto!
Quanti anni sono che sentiamo pronunciare queste frasi nelle telecronache dei match di Nadal? A occhio e croce sette direi, come le piaghe d'Egitto. E, francamente, ci siamo anche un po' stancati. Salvo la parentesi dello scorso anno è dal 2005 che la stagione sulla terra battuta viene monopolizzata dallo spagnolo. Il gioco è sempre lo stesso, pur con dei miglioramenti tecnici sopraggiunti nel corso del tempo.
Quanti anni sono che sentiamo pronunciare queste frasi nelle telecronache dei match di Nadal? A occhio e croce sette direi, come le piaghe d'Egitto. E, francamente, ci siamo anche un po' stancati. Salvo la parentesi dello scorso anno è dal 2005 che la stagione sulla terra battuta viene monopolizzata dallo spagnolo. Il gioco è sempre lo stesso, pur con dei miglioramenti tecnici sopraggiunti nel corso del tempo.
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domenica 20 maggio 2012
Caro Rafa, Caro Nole
Poniamo che uno sia un padre di famiglia, appassionato di tennis, con un bambino che gioca a tennis. Poniamo anche che lavori, cinque giorni a settimana, spesso magari anche il sabato, è che ciò che guadagna decida di spenderlo per la propria passione e per quella di suo figlio, il tennis. Consideriamo poi che a Roma si gioca solo una volta l'anno, e che la capitale non è esattamente vicina a dove abita questo padre di famiglia, magari gli tocca prendere il treno, o se trova un'offerta l'aereo, per poi pagare anche un piccolo albergo dove poter dormire.
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Roma: di nuovo Nole-Rafa, pioggia permettendo
Ancora Djokovic-Nadal, per la terza volta nel 2012 dopo la finale degli Australian Open e quella di Montecarlo. Sarà questo l'epilogo degli Internazionali d'Italia che, pioggia permettendo, si consumerà oggi a partire dalle 16. A Roma il meteo dovrebbe essere molto poco clemente da oggi fino a martedì, per cui non è escluso che il match venga giocato dentro la Basilica di San Pietro, così potremo ammirare Djokovic e Nadal andare a fare dei recuperi fino in sacrestia. I due sono giunti in finale dopo due semifinale vinte in maniera abbastanza diversa tra loro.
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sabato 19 maggio 2012
Roma: Federer spegne Seppi e trova Nole
Cominciamo con l'annunciarvi che non mi hanno riconosciuto e sono quindi potuto entrare nel Centrale senza problemi, e senza che nessuno provasse ad arrestarmi o a chiudermi nelle segrete del Pietrangeli. Si perché ieri uno dei malvagi redattori di ControBreak, le cui facce sono apposte agli ingressi dei principali templi del tennis con su scritto "io non posso entrare", ha fatto nuovamente irruzione al Foro Italico per seguire il programma serale, composto dal quarto femminile Kvitova-Kerber, vinto in tre set dalla tedesca, e da quello molto più atteso del singolare maschile Federer-Seppi.
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giovedì 17 maggio 2012
Roma: un epico Seppi vola ai quarti, Gasquet fa fuori Murray
Non venite a dirci che saliamo sul carro del vincitore, perché non è nostro costume farlo. Sapete qual è la nostra opinione su Seppi, gran professionista ma spesso e volentieri troppo "molle" nei momenti che contano, e per questo motivo oggetto di critiche su questi lidi. Davanti a quanto fatto sul Pietrangeli contro Wawrinka però ci alziamo in piedi, esultando, perché l'impresa è stata grande. Non tanto per aver vinto contro lo svizzero (6-7, 7-6, 7-6), giocatore si superiore a lui, ma battibile se non in giornata, quanto per come il successo è arrivato, ovvero dopo un altalena di emozioni che ci hanno fatto saltare dal divano. Sia chiaro, un po' di compassione non è mancata, l'altoatesino è infatti andato avanti di un break in ciascuno dei tre i set, vantaggi colpevolmente sprecati vuoi per qualche errore di troppo che per la bravura dell'avversario. Nel primo parziale l'azzurro è andato a servire per il set sul 5-4, ma come consuetudine vuole è riuscito a farsi contro-breakkare nel momento meno opportuno e a rimettere in corsa Wawrinka, che senza farsi pregare ha sfruttato l'occasione portando a casa il tie-break con un secco 7-1. Eravamo già pronti a scrivere le solite cose, specialmente dopo che nel secondo set Seppi si faceva controbreakkare subito dopo essere andati avanti 3-1, ma il bello doveva ancora arrivare.
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mercoledì 16 maggio 2012
Roma: Seppi fa fuori Isner
La sua mancanza atavica di killer instinct ci ha portato ogni tanto a prenderlo un po' in giro, ma ultimamente Andreas Seppi non fa che stupirci. Prima il successo a Belgrado (ok, non esattamente il Roland Garros), poi la bella vittoria su Isner al Foro Italico, che ha mandato in visibilio tutto il pubblico del Pietrangeli. Cose da pazzi. Nel match contro la yankee il caldarense è partito come suo solito, "scatto" diesel per andare sotto 4-0 e sperare nel recupero. E così è stato. Perso il primo 6-2, nel secondo ha portato la gru americana al tie-break, per chiudere con un unico mini-break. Nel terzo abbiamo temuto a più riprese un attacco canonico di compassione da parte dell'azzurro, per poi poter leggere oggi sui cosiddetti siti specializzati frasi del tipo "ce la poteva fare", "è andato a un passo dalla vittoria" e via dicendo. Niente di tutto questo. Certo, le palle break sfumate non sono mancate, in un game addirittura sette, ma c'è da dire che il lungagnone americano è stato quasi sempre bravo ad annullarle con il suo colpo del cuore, la prima di servizio, senza la quale sarebbe un giocatore da circolo.
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Roma: avanti i big, ma Nalbandian fa soffrire Murray (non abbastanza purtroppo)
Quasi ci avevamo sperato. Ma purtroppo le vere sorprese, di questi tempi, sono sempre più rare. David Nalbandian ha lottato come un leone nel secondo turno degli Internazionali d'Italia contro Andy Murray, ma la legge del più forte è stata fatta valere anche ieri, con il punteggio di 6-1, 4-6, 7-5. Il panzuto argentino, il cui talento è ormai direttamente proporzionale al suo girovita, ha fatto vedere i sorci verdi allo scozzese. E dopo un primo set giocato male ha portato la situazione in parità conquistando con carattere il secondo, per poi purtroppo cedere sul più bello al terzo. Peccato, perché nel parziale decisivo Nalba era anche andato avanti di un break, facendoci accarezzare l'idea di non vedere più lo scozzese calcare il sacro suolo italico. Bel match, senza dubbio il migliore del giorno, anche perché se pensiamo che negli altri campi si è assistito a sfide quali Querrey-Nieminen (7-6, 5-7, 6-4) e Ferrero-Monfils (7-5, 6-3), non ci voleva poi molto a offrire maggior spettacolo al pubblico che ha affollato il Foro.
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martedì 15 maggio 2012
Alla ricerca del nuovo Re di Roma
Con le dirette televisive è ufficialmente cominciato il Masters 1000 che a fine settimana ci porterà a scoprire chi sarà il nuovo Re di Roma del 2012. Per ora non ci sono grosse sorprese, ma piccole speranze che sfumano come per esempio Raonic, fuori fin da domenica contro Mayer e ieri Dolgopolov, ritiratosi per un dolore alla spalla contro Verdasco, ma evidentemente poco predisposto al torneo italiano (l'anno scorso perse sempre al primo turno da Starace). Per il resto abbiamo solo qualche partita lottata, ma forse solo perchè il passaggio dal blu al rosso si fa sentire, e spiacevoli inizi, come l'eliminazione in prima serata della Schiavone con un 6-3 6-4 per mano della Makarova, la figlia segreta di Steffi Graf. Vediamo velocemente i punti salienti della giornata di ieri!
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lunedì 14 maggio 2012
Federer è il Grande Puffo di Madrid, ma è già tempo di pensare a Roma
Dopo una settimana di parole parole parole blu alla fine l'ha spuntata Federer, vincitore a fatica su Berdych con il punteggio di 3-6 7-5 7-5. Lo svizzero ha portato a casa il successo per una manciata di punti e grazie a due errori del ceco nel momento sbagliato. Tomas è stato praticamente perfetto dall'inizio alla fine e ha impostato il match totalmente sull'attacco, spietato e senza mezze misure. Roger ha un po' arrancato per tutto l'incontro, ma ha avuto il merito di riuscire a tamponare un avversario voglioso di conquistare il suo secondo Master 1000 della carriera dopo quello di Parigi Bercy del 2005.
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domenica 13 maggio 2012
Madrid: Berdych e Federer i superstiti della terra blu
Eccoci all'epilogo del tanto discusso Masters 1000 di Madrid. Un anno di tira e molla, lo fa non lo fa, scherza non scherza, fino a quando pochi mesi prima dell'evento ecco sbucare la terra blu sul centrale della scatola magica. Prima le lamentele fuori dal campo, poi l'arrivo prevenuti e quindi le lagne definitive una volta tastata la nuova superficie. "Si scivola, questo non è tennis, o io o il blu". Amen. Solo ieri siamo riusciti a goderci due match dove i protagonisti in campo non si sono rifugiati nell'alibi della terra blu, ma hanno umilmente lottato con le loro capacità, per riuscire a portare alla propria bacheca almeno la finale, di quello che è pur sempre un Masters 1000. Riprendendo quanto ha scritto Raonic su Twitter, oggi scopriremo chi passerà alla storia per essere colui che non ha mai perso sul blu! A contendersi questo "onore" sarà Federer e Berdych che hanno rispettivamente battuto Tipsarevic e Del Potro.
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sabato 12 maggio 2012
A Madrid è rivoluzione proletaria: Djokovic eliminato da Tipsarevic
Tiriac è un genio. E' ormai da tempi immemori che in un Masters non si registra una moria così alta di nomi di punta e tutto solo per aver cambiato un colore! Il passaggio dal rosso al blu ha condizionato più del dovuto il numero uno e due del mondo fino al punto che hanno ceduto il passo a due giocatori che in condizioni "classiche" non avrebbero avuto la minima chance. Così, dopo l'impresa di Verdasco, che al quattordicesimo scontro diretto è finalmente riuscito a battere Nadal, ieri è stato il giorno dell'uscita di Djokovic eliminato senza troppi complimenti dal bravo Tipsarevic. E il tennis ringrazia il magnate romeno per averci liberato da un duopolio che stava indubbiamente stancando e togliendoci la voglia di seguire i tornei. Meritati i fischi per Djokovic che adagiandosi al fatto che Nadal era uscito al turno precedente, e quindi il danno al distacco punti era minimo, ieri è sceso in campo tanto per fare presenza e irritare il pubblico con le sue incessanti lamentele per la superficie. Ringhio senza mettersi troppi pensieri in testa ha colto la palla al balzo e con un 7-6 6-3 si è liberato del connazionale e ha avvalorato la nostra "proprietà commutativa della terra blu" largamente discussa su FaceBook prima del match: se Verdasco ha battuto Nadal, Tipsarevic dovrebbe ottenere lo stesso risultato contro Djokovic. Si pensi che verso la fine Nole è stato subissato di fischi e ha recuperato con tre prime una situazione di 0-40 per poi vincere il game. Se poi ha perso, si pensi quindi quanto impegno ci ha messo in campo. Zero... à la maison.
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venerdì 11 maggio 2012
Verdasco: la sottile linea rossa tra il campione e la compassione
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giovedì 10 maggio 2012
Madrid: Nadal "daltonico" non patisce il blu, Federer salvo per miracolo
Dotato di grande intelligenza, apprende molto velocemente e se dovesse continuare a fare i suoi passi da gigante forse potrebbe arrivare a vincere uno Slam anche prima di Murray. Parliamo di Raonic, tennista Canadese di 21 anni che ha colpito subito dopo il suo esordio nel circuito maggiore, soprattutto perchè, più che pensare all'immagine, in campo usa la testa per ragionare. Si dice che il sorteggio di Madrid sia stato sfortunato per Federer, perchè impegnato all'esordio col promettente ragazzone di origini montenegrine. In realtà le vera penalizzazione se l'è presa Milos perchè, per come gioca, l'idea che con un sorteggio differente avrebbe fatto tutt'altra strada e racimolato molti più punti, non può non passare per la testa. Alla fine ieri il match si è risolto per una manciata di 15, ma soprattutto grazie all'esperienza di Roger nel tie-break dell'ultimo parziale, col punteggio di 4-6 7-5 7-6.
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mercoledì 9 maggio 2012
Madrid: Djokovic rischia lo scivolone, Lopez cade e Raonic passa
La terra blu di Madrid purtroppo non miete vittime illustri, ma accende gli animi e le lamentele. Dopo le preventive lagne di Nadal ecco arrivare quelle di Djokovic, ieri autore di una prova pessima che gli ha quasi fatto salutare prematuramente il 1000 di Madrid. "Si scivola" questo l'asso nella manica dei momenti di maggior panico della partita. Anche Gasquet si è lamentato della stessa situazione, chissà perché solo nei momenti di difficoltà. Parliamoci chiaro: non piacerà, starà antipatica, darà senso di sporco, puzzerà, sarà quel che sarà, ma non veniamo a trovare scuse sterili. E' solo terra colorata e stranamente a lagnarsi è stato sempre chi perdeva o si è trovato in difficoltà, l'avversario che vinceva magicamente aveva i tacchetti o le calamite per non cadere. Magari qualche differenza ci sta, non c'è dubbio, perché ci sono ulteriori trattamenti alla materia prima, ma siete anche campioni, non giocatori di circolo che con un filo di vento sparacchiano negli altri campi. Inoltre è curioso che dopo giorni di pratica sui campi, quando vanno a lamentarsi? Quando si sta perdendo! Troppo facile, pensate a giocare e ad accettare i momenti di calo o positivi dell'avversario, le turbe mentali tenetevele per voi.
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Quinzi, il ragazzo si farà? Forse...
Di lui si parla ormai da tanto, come futura stella del tennis azzurro e si spera non solo. Gianluigi Quinzi, 16 appena, ieri ha fatto il suo esordio nel circuito challenger al Roma Garden (30mila euro, terra), ed è stata la ghiotta occasione per vederlo finalmente dal vivo. Ha giocato contro il serbo Boris Pashanski, quasi 30enne serbo ex top-60 e vecchia volpe dei challenger. Partiamo subito con il dire che una sfida tra un sedicenne di belle speranze e un trentenne navigato non può essere ritenuto un buon test (il serbo alla fine ha vinto 6-3, 6-0), troppo ampio il divario tra i due per tutta una serie di motivi.
Il primo, il peso di palla. Quinzi ha un buon fisico, è alto, ma ha ancora da mettere su muscoli, la sua palla viaggia e crea difficoltà a tutti i ragazzi della sua categoria, ma contro un ex top-60 il discorso ovviamente cambia. Il marchigiano negli scambi prolungati si è spesso trovato costretto ad accorciare, perché non ancora in grado di sostenere simili ritmi alla potenza imposta da Pashanski, situazione che ha messo il serbo in un evidente condizione di vantaggio.
Il primo, il peso di palla. Quinzi ha un buon fisico, è alto, ma ha ancora da mettere su muscoli, la sua palla viaggia e crea difficoltà a tutti i ragazzi della sua categoria, ma contro un ex top-60 il discorso ovviamente cambia. Il marchigiano negli scambi prolungati si è spesso trovato costretto ad accorciare, perché non ancora in grado di sostenere simili ritmi alla potenza imposta da Pashanski, situazione che ha messo il serbo in un evidente condizione di vantaggio.
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martedì 8 maggio 2012
Madrid: nel rosso dipinto di blu... profondo
E' stata molto sterile la prima giornata di dirette da Madrid, un order of play pessimo, con match abbastanza scadenti sui campi coperti dalla TV. Gli unici risultati utili che abbiamo potuto constatare sono stati: l'effettiva resa di questa terra blu e se regalavano un buon colpo d'occhio. Al secondo punto la risposta è facile, sì, la risultante visiva è bellissima, i giocatori sembrano giocare su un mare dipinto su tela. Certo i tradizionalisti la odieranno al sol pensiero, ma a noi interesserebbe più vedere le tradizioni rispettate da chi ha in mano la racchetta piuttosto che la classica terra rossa e androidi in pantaloncini che ci corrono sopra.
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lunedì 7 maggio 2012
Seppi fa sua Belgrado. Kohlschreiber profeta in patria e Del Potro vince Estoril
Cominciamo con il fare i complimenti a Seppi, anche perché come voi lettori potrete senza dubbio testimoniare, l'abbiamo sempre incitato a fare bene. Scherzi a parte bravo davvero. L'altoatesino ha vinto il torneo di Belgrado, secondo ATP della sua carriera (il primo a Eastbourne, 2011), dopo aver giocato bene per tutta la settimana e dominato la finale contro quel pazzoide di Paire, autore contro l'azzurro di "appena" 58 errori gratuiti. Roba da far impallidire il Safin della fase pre-ritiro. Seppi aveva già stupito in semi contro Nalbandian, trionfando sull'argentino in rimonta quando, dopo il primo set, non avremmo scommesso una lira. In finale ha quindi letteralmente distrutto lo psicoloabile francese e nell'albo d'oro succede a Djokovic. Chissà se nelle menti sopraffine di qualche elemento della FIT sarà stata fatta l'equivalenza Seppi=Djokovic. Nel caso chiamate un medico.
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domenica 6 maggio 2012
Seppi batte Nalbandian a Belgrado ed è in finale contro Paire
E' ormai un fiume in piena, incontenibile, instancabile, inebriante, è Seppi. Ieri il Terminator di Caldaro contro ogni previsione, anche la FIT non ci avrebbe scommesso un centesimo, (tant'è che non ha acquistato i diritti per la semifinale), ha eliminato in tre set Nalbandian guadagnandosi l'ultimo atto del torneo di Belgrado. Terza finale ATP in carriera per lui: nel 2007 perse da Mathieu a Gstaad e l'anno scorso vinse su Ringhio Tipsarevic sull'erba di Eastbourne. La cosa più stupefacente è che Andreas ha vinto con uno score da campione perché sotto al primo set per 6-2 ha poi ricambiato con la stessa moneta vincendo il secondo col medesimo punteggio e nel terzo, andando subito sotto 4-1 ha recuperato fino al 4 pari per poi prendersi il break decisivo sul 5-5 e chiudere 7-5.
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sabato 5 maggio 2012
Madrid, il main draw. Federer per Djokovic, a Nadal la solita autostrada
Abbiamo sempre avuto il sospetto che i tabelloni dei 1000 e degli Slam vengano stilati da zio Toni in occhiali, barba e baffi finti per non essere riconosciuto, che con grande maestria estrae i bussolotti dalle bottigliette sistemate compulsivamente a bordo campo dal nipote. Dopo l'uscita del tabellone di Madrid questo sospetto trova ulteriori conferme. Se c'è un giocatore di seconda o terza fascia in forma, magari proveniente da una serie di buoni risultati, questo esce al 90% dalla parte di Djokovic o Federer, mentre per Nadal è sempre il solito discorso, prima di sudare deve arrivare almeno in semifinale dopo una serie di turni da Atp 250.
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Seppi idolo delle folle a Belgrado, Del Potro domina all'Estoril e Lopez dà spettacolo a Monaco
Per due settimane consecutive un italiano si è messo in evidenza in un ATP 250, prima Fognini a Bucarest, e ora il nostro Terminator di Caldaro, il fuoriclasse indiscusso Andreas Seppi. Ieri il killer instinct dell'altoatesino ha raggiunto livelli impensabili contro Muller, inutile giocatore del Lussemburgo che in carriera ha avuto appena qualche vampata di calore negli Slam, con apice la finale del Challenger di Bergamo (AKA futuro quinto slam), persa proprio dal nostro Andy nazionale. Non c'è stata storia nei quarti di Belgrado, l'azzurro ha sfoggiato un tennis champagne (...) mettendo in riga il povero malcapitato per 6-4 6-3. Peccato che le fiammate tricolore vengano messe in atto sempre nei tornei dimenticati dall'umanità, la settimana scorsa Bucarest e oggi Belgrado. Ora come si suol dire saranno "cazzi amari" perché in semifinale per Seppi ci sarà Nalbandian, uno che ha fatto vedere spesso i sorci verdi a Nadal e sulla terra non si trova niente male. L'italiano, dovesse giocare come ieri, potrebbe anche sperare in una vittoria, è parso di vedere alcuni buoni cambiamenti (finalmente, dopo anni sono arrivati) nel suo gioco: movimento del servizio molto più corto, tant'è che ha messo a segno diversi ace, maggior mobilità e baricentro del corpo più basso con le gambe ben flesse su ogni colpo. Si pensi solo che ha ottenuto il primo break con un passante di recupero di dritto alla Nadal e il secondo con un incrociato stretto di rovescio alla Murray (quelli che lo scozzese faceva quando giocava bene). Dall'altra parte di tabellone vedremo Andujar, che forse passeggerà contro Paire, sempre che il francese non venga graziato con la buona riuscita delle sue pazzie. Potremo ammirare tutto ciò in streaming, a meno che Supertennis non si muova con un acquisto dell'ultimo istante. Difficile.
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