E' il suo anno d'oro, l'apice della carriera giunto nel momento meno atteso. Andreas Seppi, dopo aver giocato fino al 2007 solo la finale di Gstaad, l'anno scorso ha vinto il primo titolo ATP a Eastbourne e nel 2012 siamo a quota 4 finali giocate, di cui una vinta a Belgrado. La sua più grande pecca è forse quella di non essere nato qualche chilometro più a nord dove magari la federazione Austriaca non avrebbe esaltato ogni minimo turno passato, facendolo quindi evidenziare naturalmente in questi piccoli successi. Al contrario, l'appartenenza alla FIT, coi suoi slogan poco credibili e per niente attendibili, non ha fatto altro che portare a sminuire di riflesso anche questi risultati piccoli e onorevoli. Il movimento italiano del tennis maschile non è in salute per niente, arranca e Seppi è colui che si differenzia per la capacità di adattamento in ogni superficie, l'umiltà e la poca appariscenza. Alla fine, anche il nostro parlarne spesso in tono ironico, deriva proprio dal fatto che "almeno" ogni tanto si mette in luce, poi fallisce miseramente, è vero, ma a dirla tutta, ci sarebbe per esempio un Fognini dal talento cristallino e mille altre pecche, che meriterebbe il doppio delle frecciate che noi spariamo all'altoatesino.
La scelta di partecipare a Mosca è stata una genialata. Tra i tre tornei della settimana è riuscito a pescare proprio quello snobbato dai big, ritrovandosi in un tabellone da testa di serie numero due, con una quantità infinita di marmaglia. Tra l'altro non era nemmeno il torneo più povero, quindi per niente scontato il fatto di trovarsi una strada senza mine vaganti a sorpresa. Addirittura Dolgopolov, in testa alla entry list, ha continuato la sua azione autodistruttiva andando a perdere all'esordio da Roger-Vasselin. Diciamo che a Seppi è andato tutto bene, anche perché poi dalla sua parte sono morti, cammin facendo, alcuni nomi che gli avrebbero potuto creare turbe, più che altro psicologiche: Troicki, Istomin, Rosol. Si è trovato dunque in finale, dopo una semi molto agevole contro Jaziri. Dall'altra parte è Bellucci (numero 41) il reduce di guerra e tutto sommato non è poi tanto insormontabile. Anzi, Andreas e super favorito, ma purtroppo sappiamo bene che queste sono le classiche situazioni in cui gli italiani si evidenziano per le peggiori prove in carriera, proprio a causa della pressione che di riflesso giunge dalla spocchia dei piani alti... e purtroppo abbiamo paura che anche oggi succederà ancora una volta. Lieti di essere smentiti.
I finalisti di Stoccolma erano designati ancora prima dell'estrazione del tabellone, visto il dislivello che si presentava tra numero due e tre delle liste di partecipazione. Avremo quindi Berdych-Tsonga a giocarsi la staffetta del neurone. Per chi si fosse perso le puntate precedenti, ricordiamo che Tsonga e Berdych si spartiscono un neurone solitario e quindi oggi sarà dura per la povera particella passare da una testa all'altra, provando a far fare bene a tutti e due! Il ceco sembra più centrato del transalpino e nonostante sia il numero due del tabellone, dovrebbe essere il favorito. Con loro in campo niente è scontato, come non mai questo match dipenderà da "come si svegliano" i due. A Vienna si segna il rientro nelle scene dell'argentino, che deve assolutamente riprendere il ritmo per presentarsi bello carico a Londra. Si pensi che all'esordio stava per perdere al tie break del terzo contro Brandis. Quindi per lui, sarebbe oro colato ritrovare la continuità di vittorie, sigillando il torneo col suo nome. Sulla carta è stra-favorito, aiutato anche dalla prestazione di Tipsarevic ieri, che ha perso contro il qualificato Zemlja, perché non gli piaceva togliersi un po' di fiato sul collo di Almagro, per quanto riguarda la qualificazione al Masters dei Principi.
E' tutto, non ci manca che assistere a queste tre finali e scoprire chi porrà il sigillo del 2012 ai tre tornei della settimana. Indubbiamente la più attraente è quella di Stoccolma, ma Supertennis ci regalerà anche il match di Seppi a partire dalle 13.30 (circa) in diretta. Per tutto il resto c'è la nostra pagina Livescore. Buon movimento in salute a tutti!
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