Raonic c'è e fa paura! Che il giocatore canadese fosse a un passo dal mettersi seriamente in evidenza è da parecchio che lo diciamo, ma mai era arrivato un risultato convincente che ci potesse dare ragione (e non solo a noi). Può anche essere che il successo conseguito stamane su Murray sia solo un caso, ma quello che non lascia indifferenti, non è tanto il risultato raggiunto, ma "come" è arrivato, perché indice del vero potenziale di questo giovane gigante. Il canadese ha dimostrato una lucidità per tutte le due ore e mezza di gioco, solidità mentale, ma soprattutto capacità di sapersi muovere su ogni angolo del campo. E stavolta non c'era da appigliarsi solo ai meriti del servizio perché parliamo di Murray alla risposta, non uno qualunque. Inoltre non è tanto il dato sul servizio del canadese a far paura, quanto la percentuale di punti fatti sulla prima dell'avversario... e sappiamo bene che Murray non ha di certo la stessa battuta di Volandri! Arriviamo quindi alla varietà di gioco, la vera caratteristica che lo fa entrare nelle nostre grazie. La proporzione tra i punti vinti a rete e da fondo è praticamente la stessa, la mobilità e la coordinazione raggiunta per uno spilungone come lui è invidiabile anche da chi punta tutto il gioco su quel fattore. La sensibilità di braccio lo porta a giocate al volo da altri tempi e la solidità mentale, molti veterani top ten, se la sognano la notte. Raonic merita senza dubbio di stare tra i primi dieci al mondo e questo lo sa benissimo anche Murray, che all'alba di questa giornata ha avuto gli incubi. Certo, lo scozzese ha sicuramente la testa già a Londra perché deve assolutamente consolidare lo slam vinto un mese fa e dimostrare che non è stata solo una coincidenza, ma avanti 4-1 al terzo, non avrebbe mai pensato che l'inesperto canadese potesse essere ancora con la testa nel match e pronto a prendersi il controbreak, annullare due match point e vincere la partita al tie-break.
E quando parlavamo di top ten consolidati che desiderano la solidità mentale di Milos, ovviamente era incluso anche lo scozzese e oggi è stata la prova. Il canadese ha quindi portato a casa un risultato importante senza nemmeno esultare alla follia, come avrebbero fatto altri, mentre Murray è uscito dal campo quasi scocciato del fatto che il giovincello non si fosse abbattuto dopo il secondo set perso e avesse ceduto di schianto. Ritenta Andy, sarai più fortunato. Nella seconda semifinale non c'è stata storia tra Nishikori, idolo di casa, e Baghdatis. Il cipriota non ha nemmeno provato ad entrare in partita e il samurai ha trovato terreno fertile per continuare con la sua opera distruttiva partita ieri contro Berdych e desiderosa di trovare un buon traguardo. Domani sarà una bella finale giovane dove il furetto giapponese metterà molta pressione al canadese. Essenziale il buon funzionamento del servizio di quest'ultimo, perché in caso di scambio prolungato, Kei arriverà a tagliarsi le braccia pur di trionfare in casa.
Per niente entusiasmante la giornata di semifinali a Beijing dove Tsonga ha battuto senza storie Lopez, che dopo l'impresa su Querrey, oggi si è addirittura ritirato a metà secondo set. Djokovic idem, Mayer non ha creato il minimo problema al serbo e in tempi record è riuscito a concedersi il fallimento. Speriamo domani in almeno un guizzo di Jo Willy perché, per quanto visto fin'ora da parte di Nole, anche l'ultimo atto del torneo cinese potrebbe trasformarsi in un suo monologo senza diritto di replica.
Anche per oggi è tutto. Sappiamo benissimo che domattina Raonic fallirà miseramente grazie al nostro elogio, ma siamo abituati anche a queste figuracce... Wilander ci fa un baffo!
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