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sabato 27 ottobre 2012

Brava Sara, hai fatto anche più di quanto ci aspettavamo... ma che giocatrice la Radwanska!

Ci son volute oltre tre ore e trenta minuti alla Radwanska per liberarsi di Sara Errani e quindi estrometterla dai WTA Championships. La polacca è dal 2006 che non soffre minimamente l'italiana, riuscendo sempre a batterla concedendole qualche game. Ieri però c'erano tutte le coincidenze giuste per sognare il successo: Sara in fiducia, sicura dei suoi colpi, carica a mille e una Agnieszka ancora provata dall'incontro massacrante con la Sharapova, terminato alle due di mercoledì notte. Niente da fare, a un passo dal successo, la Radwanska ha dimostrato la usa inesauribile forza fisica e mentale che, unite alle magie concepibili solo dal suo cervello, hanno avuto la meglio. La Errani ha quindi dovuto salutare Istanbul e il sogno di entrare in semifinale.


Come dicevamo, Sarita è partita subito in quarta, cosciente del fatto che l'avversaria era ancora traumatizzata dall'incontro con la Sharapova, e ha avuto ragione. Break in apertura e corsa di testa. Purtroppo dall'altra parte del campo c'era la numero 4 del mondo, che sicuramente non poteva rimanere impassibile al gioco della Errani e la sua apparente assenza iniziale non era altro che una pausa per studiare la Sara 2.0 di questa stagione. Prese le dovute misure, la polacca ha cominciato il suo gioco fatto di recuperi, magie, tocchi e schemi anomali, riuscendo in questo modo a sopperire la stanchezza accumulata contro Masha. Il livello tra le due si è quindi pareggiato e dopo una serie di servizi concessi da entrambe, il giusto epilogo è stato il tie-break. Anche se la Errani aveva avuto in precedenza la possibilità di chiudere il parziale servendo sul 5-4. Nel game decisivo è stata una dura lotta e addirittura, sul 6-4 per Sarita, Agnieszka è riuscita ad annullare un set-point con un nastro malefico (ne ha preso diversi), che faceva pensare che forse stava "girando male" per l'italiana. Per fortuna l'azzurra dimentica facilmente e con due vincenti è riuscita a portare a casa la prima frazione.

Ora tutti speravano che la Radwanska, visibilmente bollita, all'idea di dover giocare ancora due set per vincere alzasse bandiera bianca. Niente da fare, dopo un break in apertura della Errani, ecco riaccendersi subito la polacca e Sarita controbattere di conseguenza, fino a portarsi a un game dalla conquista del match. La luce sembrava sempre più vicina, quando invece la maga è riuscita a piazzare un parziale di dodici 15 a zero mortali. 7-5 per lei il secondo parziale, palla al centro, ma stavolta era vivissima l'impressione che l'ago della bilancia pendesse in favore di Agnieszka.

Tutto confermato. Si è subito creato un vantaggio di 3-0 per la Radwanska e, nonostante l'italiana abbia stretto i denti, lottando fino ad ottenere un 5-4, le speranze di un recupero impossibile erano minime. La polacca è così riuscita a chiudere il match per 6-7 7-5 6-4 in oltre tre ore e trenta minuti. Comunque sia, brava Sara. Noi non pensavamo nemmeno potesse vincere contro la Stosur e invece ieri stava anche per battere la numero 4 del mondo. Viste le sue doti fisiche, è oggettivamente un buon risultato e ora, più che pensare alla finale sfumata per un niente, sarebbe da concentrarsi al 2013, in modo da confermare i risultati ottenuti quest'anno e quindi mantenere (o magari migliorare) la classifica da top ten. Riceverà un mazzo di fiori dalla Williams che oggi si troverà in campo uno zombie, al posto della maga Agnieszka!

La polacca, tra le top ten, è probabilmente l'unica che si avvicina di più al concetto di tennis. La sua visione di gioco va al di fuori di ogni schema. Sa pazientare, piazzare la palla in campo, giocare al volo, ma soprattutto è fantastica perché, quando si trova in vantaggio, parte la sua imprevedibilità e non si sa mai se dalla sua racchetta verrà fuori un colpo di sfondamento o qualche ricamo impensabile. E' una dote che nemmeno i migliori maschietti sul circuito ATP hanno. Inoltre ha una capacità incredibile di leggere il gioco in anticipo, il che non le consente quasi mai di essere presa in contropiede o arrivare in ritardo sulla palla. Ma non perché fa come Nadal che resta in attesa del contropiede, cosciente che se l'avversario gliela manda dall'altra parte, lui ci arriva correndo. Niente di tutto questo, la Radwanska ha la capacità di capire prima dove l'avversaria manderà la palla. Senza contare delle trovate impensabili che fanno la differenza, come i drop-shot in situazione di recupero estremo, quando 99 tennisti su 100 si buttano sul pallonetto difensivo. Cose impensabili. Le altre avanti a lei picchiano, urlano, si prendono a pugni. Vincono sì, ma che palle!

Per quanto riguarda i maschietti, le semifinali di Valencia saranno Ferrer-Dodig e Dolgopolov-Melzer, mentre a Basilea è sfumato il match a specchio (!) tra Federer e Dimitrov. Il bulgaro è caduto a Mathieu in un doppio tie-break. Il francese avrà quindi lo svizzero, mentre dall'altra parte di tabellone avremo Del Potro opposto a Gasquet. Buona tennis a tutti!

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