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giovedì 29 agosto 2013

US Open 2013: sapori, dissapori e acqua del primo turno. See you James!

Dopo tanta acqua in questi primi giorni di US Open, abbiamo chiuso con le lacrime di James Blake, che ieri ha giocato la sua ultima partita nel circuito. Il tennis perde una grande persona, che ha più volte vinto sul campo e nella vita. Ci mancherai. Consumata la dolce parentesi, non possiamo fare altro che buttarci a capofitto nell'orrido. Ancora una volta ci dobbiamo ripetere: con un livello così scarso di tennis tra i partecipanti, i 64 incontri di apertura con ben 32 teste di serie iperprotette, sono una presa in giro per lo spettatore e tolgono ogni stimolo, se non quello di cambiare compulsivamente canale. La risultante è fatta di indecorosi match, frutto di abbinamenti tra giocatori di cui fino al giorno prima nessuno ne conosceva l'esistenza oppure tra "uno bravo" e chi va solo a ritirare il prize money, al costo di una sonora umiliazione. Per quanto riguarda le partite dei big poi ci vuole proprio coraggio a definirle tali, perché sono sessioni di allenamento, che a noi appassionati non danno nessuna informazioni sul vincitore o lo sconfitto, miseramente decapitato di fronte a un vasto pubblico. Ma visto che non c'è limite al peggio, poi ci sono gli incontri "attesi", perché in campo ci sarà qualcuno definito "la speranza" (definizione che, per assenza di materia prima, ormai è regalata a chiunque vinca due partite di seguito) e sale la depressione a vederlo fallire come un idiota. Ma in pratica non vi stiamo dicendo niente di nuovo.

Apriamo subito con Djokovic, per questioni di classifica l'unico ostacolo di Nadal per il titolo. Il serbo ha dato prova di essere veramente messo bene e centrato, concedendo solo 5 giochi a Berankis, tennista contro il quale forse anche noi riusciremmo a vincere un game, magari anche due. E ciò dice tutto. Segnaliamo poi le vittorie di Becker, Nieminen e Sousa, quest'ultimo contro "la speranza" Dimitrov. E pensare che per il bulgaro già si pensava al sorteggio sfortunato perché avrebbe incontrato Djokovic al terzo. Certo bimbo, prepara le valigie e torna da Sugarpova. Poi il bello è che per un Wannabe Federer che va ci si trova a vedere Young vincente su Klizan per 6-1 6-0 6-1. Siamo indecisi su chi concentrare i nostri complimenti.

Accogliamo anche i successi insignificanti di Lu, Mayer, Kamke su Johnson (che a detta di molti dovrebbe essere bravo, e infatti ce ne stiamo accorgendo...), Benneteau, Chardy e Kudla. Bene anche Haas, un po' di tennis che avanza non fa mai male, e quindi Berdych, che rispetta il suo impegno da testa di serie eliminando in tre set Lorenzi. Il ceco poi è andato a vantarsi su Twitter della vittoria come se avesse battuto Boris Becker. Complimenti. Perla della seconda giornata la sconfitta di Almagro, che non contento della qualificazione già ad agosto per il Master della Compassione, vuole aggiungere punti preziosi per essere una minaccia a chi si è impegnato a fare peggio durante l'anno, come Tipsarevic per esempio.

A proposito del serbo, ha vinto schiacciantemente per ritiro (...). Janko ci è rimasto malissimo perché lo specialista nei ritiri a sconfitta avvenuta era lui ed essere ripagato con la stessa moneta è stato un colpo durissimo. Passano il turno anche Tursunov, Rufin, Robert e Gasquet, che ha lasciato solo qualche game al ceppo con la canottiera Russel, vestito in maniera orrenda perché a fine match doveva tenere un'esibizione di wrestling. Lopez ha provato in tutti i modi a perdere da Serra, ma alla fine non ci è riuscito e ha dovuto portare a casa il successo al quinto. Passano il turno anche Klahn, Andujar e Raonic, quest'ultimo in tre set contro Fabbiano. A quanto pare è stata una buona prova dell'italiano, ma a noi non sembra che in questo periodo il canadese sia una particolare scheggia da prendere in considerazione per creare valutazioni di performance.

Pare fosse acciaccatissimo a non si sa cosa, forse al cervello, ma le vere "speranze" non perdono nemmeno se giocano camminando sulle mani da uno che ha 30 anni, si chiama Maximo Gonzalez ed è numero 247 al mondo, oltre che sopravvissuto dell'isola di Lost. Delusionissima di Janowicz, che uscendo al primo turno di uno Slam, da testa di serie numero 14, abbandona l'occasione di fare parecchi punti facili. Vincono all'esordio Sock, Sela, Bautista-Agut, Kukushkin e Ferrer. Era testa di serie numero 30, quindi niente di ché, ma anche opposto a Haider-Maurer ed è riuscito a perder al quinto. Parliamo di Gulbis, il solito genio. Continuiamo col listone dei vincenti indifferenti con: Berlocq, MannarinoQuerrey, Dancevic, Roger Vasselin, Kohlschreiber, Davydenko e Dutra Silva. Vi ricordiamo che questi sono nomi da Slam non i nuovi personaggi di Street Fighter.

Giungiamo quindi al rinato (!) Federer. Ormai lo si da già favorito addirittura per la vittoria del torneo in seguito a un set giocato bene contro Nadal a Cincinnati e per aver battuto agevolmente Zemlja. Ci vuole poco per farvi contenti eh! Di certo gli eventi l'hanno aiutato e con l'eliminazione di Nishikori da Evans, l'unico ostacolo tra lo svizzero e i quarti sarà Robredo. Brividi. Tomic ci ha provato in tutti i modi a perdere subito, ma poi è riuscito a cavarsela al quinto contro il terribile Ramos. Volandri ci lascia per mano di Isner, ma senza nemmeno provare a vincere, e Monfils ha battuto in tutta sicurezza Ungur.

Verdasco conquista il premio compassione del primo turno. Indietro due set contro Dodig, ha allungato di quasi due ore il match per recuperare lo svantaggio e quindi ha perso liscio al quinto. Un vero genio, un gesto da onorare con l'invito ufficiale al Master della Compassione 2013 già da agosto. Sono piccole, ma enormi soddisfazioni. Prima di chiudere con gli ultimi risultati di ieri, sono doverose due parole su Nadal che, vincente su Harrison tranquillamente in tre, ha già fatto il punto del torneo e si è dimostrato perfetto. Visto che lui solitamente negli Slam inizia piano e poi cresce, se solo all'esordio era già a livello Virtua Tennis turbo-iper-mega, per la finale ci dobbiamo aspettare un triplo 6-0?

E concludiamo il nostro lunghissimo impegno con i risultati ancora caldi e bagnati del mercoledì che, teniamo a precisarlo, ruotava nientepopodimenoché sul match di Murray, chiuso in tre set puliti e senza troppi patemi ai danni di Llodra. Anche Del Potro ha passato il turno, ma perdendo un parziale da Garcia "Pippa" Lopez e non è mai un bene. Melzer torna nei suoi standard perdendo da Donskoy e Youznhy sembra onorare la testa di serie battendo Mahut. Hanno passato il turno anche Karlovic, Anderson, HewittSmyczek, Devvarman, Baghdatis, Wawrinka, (scusate che facciamo copia e incolla) Gojowczyk, Leo Mayer e Granollers.

Chiudiamo il giro del mercoledì coi risultati degni di nota. Fognini, testa di serie numero 16 ci ha lasciato in tre set puliti per mano di Ram e non necessitano altri commenti. Come anche non serve aggiungere nemmeno una virgola su Paire sconfitto da Bogomolov al quinto. Il francese con questo risultato irrompe prepotentemente tra i candidati del Master della Compassione 2013, mentre invece Goffin dovrebbe aver guadagnato la partecipazione certa, in quanto è riuscito a cadere da Dolgopolov in tre set netti. Viste le performance dell'ucraino nel 2013, era più facile vincere che perdere. Il Gran Consiglio della Compassione è riunito da ore ormai, per decidere il destino del belga. In questa vale di lacrime, chiudiamo con Seppi, che ha domato Malisse addirittura in soli quattro set!

Dovrebbe essere tutto per il primo turno degli US Open 2013. Ci auguriamo di non aver dimenticato nessuno nel cammino e in caso fosse, c'è sempre la nostra pagina Livescore dove poter trovare tutto il necessario sui tornei della settimana. A presto!

1 commenti:

Anonimo ha detto...

tristezza infinita davvero... che roba! bravissimi voi cmq. almeno......

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