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martedì 13 marzo 2012

When we was fab: Roddick e Fish salutano Indian Wells, Harrison le suona a Garcia Lopez

Purtroppo per gli americani gli anni d'oro in cui dominavano nel tennis stanno sempre più diventando un ricordo e l'amara realtà si palesa proprio nel torneo di casa a Indian Wells. I nomi di punta, Roddick e Fish, sono sempre più sbiaditi e le nuove proposte si riducono a uno (e mezzo se contiamo il quasi già fallito Young). L'arduo compito di reggere la baracca a stelle e strisce per i prossimi 10 anni, per ora, sta tutto nelle spalle di Harrison. Certo ci sarebbe anche Isner in luce, ma nonostante la sua evidente dedizione, le caratteristiche fisiche non gli potranno che dare appena qualche risultato di gloria, beccando un giorno col 99% di prime in campo, perchè se portato al quarto scambio già inizia a scricchiolare. Nel tennis di oggi nessuno si può permettere questo. Dicevamo poi di Roddick, ieri comunque autore di una buona partita contro Berdych, ma ormai l'orgoglio non basta. Bravo per il set vinto, sfruttando istantaneamente la distrazione del ceco, ma alla lunga i nodi vengono al pettine ed è bastato poco a Tomas per chiudere i giochi al terzo con un netto 6-2. Peggio che mai Fish, ieri nervosissimo, quasi gli desse fastidio perdere dal giovanotto australiano Ebden in due set. A fine incontro gli ha stretto la mano senza nemmeno guardarlo, come se la sua partita disastrosa fosse colpa dell'avversario. Match quindi frustrante per Mardy, condito anche da ingenuità da giocatore futures e conseguenti arrampicate sugli specchi con l'arbitro, pur cosciente di avere torto. 6-3 6-4 e anche l'altro americano si è visto aperta la porta per andarsene dal campo a testa bassa, battuto da un ottimo cangurotto, che propone un tennis molto più brillante del pompatissimo Tomic. Ora sarà proprio bello vedere come si comporterà contro Isner, vincitore con un doppio 7-5 su Monaco.


Harrison, nonostante abbia ancora ingenuità da vendere pari al talento, ieri è comunque riuscito a sfruttare il regalo di Murray, battendo Garcia Lopez 6-4 7-5 in un match dove, è vero che l'americano ha messo in luce tutte le sue pecche, ma dall'altro lato, lo spagnolo non ha peso occasione per palesare ogni sfaccettatura della sua compassione. Per il giovane ora è il turno di Simon, giocatore che ti porta all'esasperazione, e quindi sarà un buon test per lui. Il francese ha avuto la meglio, con un doppio 6-4, sul Duplo vivente, che ieri ha sfoggiato un abbondante strato di protezione solare sulla faccia, ovviamente non per proteggersi la pelle, ma per evitare che i raggi UV gli seccassero i brufoli. Lo svizzero infatti ha ormai stretto amicizia coi propri compagni di viso pussosi, li accudisce e li nutre giorno dopo giorno. Andujar ha vinto il derby spagnolo con Ramos, Djokovic ha scolasticamente abbattuto Anderson e, per chiudere, Almagro se l'è vista bruttissima con Giraldo. L'iberico ha fatto illudere per bene il colombiano del probabile miracolo, ma poi, arrivati al tie-break del terzo, si è svegliato e ha praticamente dominato fino al raggiungimento di 6 match point consecutivi.

Questa parte di tabellone nella sua "bassezza" sta diventando interessante soprattutto per scoprire fin dove potranno arrivare Ebden e Harrison. Non sarebbe niente male vederli contro ai quarti. Oggi in onda tutti gli altri, con un programma che scoppietta abbastanza fin dalle prime battute. Per noi in campo: Del Potro-Verdasco, Tsonga-Stepanek, Baghdatis-Dolgopolov, Granollers-Nadal, Tipsarevic-Nalbandian e per chiudere in bellezza Federer-Raonic. In pratica sembra di assistere a due tornei differenti. Per qualunque approfondimento, come al solito, vi rimandiamo alla nostra aggiornatissima pagina Livescore. Anche per oggi è tutto, buon tennis!

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