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sabato 31 marzo 2012

Miami: Nadal infortunato abbandona il torneo, finisce la grazia per Monaco

Annata sfortunata per gli organizzatori di Miami, prima Isner, idolo di casa, ha perso prematuramente nonostante le faville di Indian Wells, poi Federer eliminato al terzo turno da un insolito Roddick (morto letteralmente nel match successivo), quindi ieri la notizia del ritiro di Nadal per il problema al ginocchio, che ha bruciato una semifinale. Ma il peggio deve ancora arrivare con la finale tra Djokovic e Murray, sempre che oggi non annullino il torneo per inagibilità del centrale!

venerdì 30 marzo 2012

Miami: ci mancava solo Monaco in semifinale!

Dopo il tour de force per far giocare gli ottavi tutti nel giro di poche ore, in modo che potessimo vedere nemmeno la metà degli incontri, ieri notte a Miami si è conclusa l'inutile "due giorni" di quarti, che non ha fatto altro che farci perdere ore di sonno per niente. La prima tranche ci ha regalato con immensa sorpresa (!) la semifinale Nadal-Murray, mentre ieri si è consumato il vero dramma con Monaco che ha asfaltato Fish guadagnandosi un posto contro Djokovic. Ma vediamo bene cosa è accaduto in questi rabbrividevoli quarti.

mercoledì 28 marzo 2012

Disastro Roddick, anche Del Potro vittima della notte di Miami

Dopo le lodi del giorno prima, ecco il disastro del giorno dopo, ovviamente si parla di Andy Roddick. Passata la notte di gloria, nella quale è impazzito, giocando un tennis lucido, aggressivo e vincente contro Federer, ieri di lucido aveva soltanto la fronte ampiamente irrorata di sudore, dinanzi all'ennesimo disastro di stagione. Avevamo chiesto anticipatamente scusa a i suoi tifosi, se ci eravamo permessi di dire che per noi era solo un caso di grazia, ma come al solito, siamo "troppo esperti" e infatti agli ottavi è tornato in campo il classico americano degli ultimi tempi, cupo in volto, disperato, che non ha le armi per controbattere nemmeno un pallettaro monocorde come Monaco, capace di prendersi un 6-0 al secondo set, solo perché ha perso il primo all'ultimo istante con un 7-5. Del match c'è poco da raccontare, un break in apertura da parte dello statunitense che faceva pensare al miracolo e poi declino sempre più vivo con break compassionevolmente subito sul 6-5 ed elettroencefalogramma piatto per i restanti 20 minuti. Capitano questi miracoli nel tennis ed è bello vedere i tabelloni distrutti, che ogni tanto lasciano spazio a nomi diversi.

martedì 27 marzo 2012

A Miami la notte non porta consiglio: Roddick elimina Federer al terzo turno

Probabilmente uno dei tre dritti fulminanti che gli ha permesso di centrare la palla break decisiva, avrebbe preferito di più averlo nella finale di Wimbledon, e invece è arrivato solo ieri. Meglio tardi che mai, ma soprattutto meglio adesso che la situazione in classifica si stava veramente facendo critica e l'unica domanda che fino a stanotte si poneva il tennis americano era "Ma quando si ritira?". E' così che nel terzo turno di Miami Roddick ha abbattuto il suo più grande incubo di carriera, Roger Federer, giocando con una carica agonistica che non gli si vedeva addosso da almeno tre anni. Certo, c'è da dire che lo svizzero non è del tutto innocente, anzi, ha avuto la possibilità di uccidere il match due volte, ma è stato colto da un attacco di compassione che gli hanno fatto buttare all'aria due palle break in apertura del primo set e tre all'inizio dell'ultimo. Cecchino invece l'americano, che con tre passanti fulminati di dritto si è conquistato uno 0-40 e non ha fallito l'impresa. Ora sta a lui dimostrare che non si è trattato solo della partita della vita, ma di una ripresa, alla faccia di chi lo dava già perso. Secondo noi, non ce ne vogliano i suoi tifosi, ieri è stato un caso di grazia, ma avrà a disposizione il match odierno (per niente proibitivo) contro Monaco, per smentirci.

lunedì 26 marzo 2012

Miami: Dimitrov sbatte fuori Berdych, Isner battuto da Mayer

E venne il giorno di "wannabe Federer". Grigor Dimitrov, da molti indicato, forse non proprio giustamente, come erede dello svizzero, ieri ci ha deliziati con una gustosa sorpresa, l'eliminazione di Berdych. Il bulgaro, sempre sul punto di fare il salto di qualità ma finora bravo solo a farci vedere qualche sprazzo del suo bel gioco (è capace di colpire anche da seduto), nel terzo turno del 1000 di Miami ha battuto finalmente un tennista di rango, con un primo set molto buono, un secondo da dimenticare, e un terzo parziale nel quale è stato bravo a sfruttare il compassion-time del suo avversario. Complimenti, per il momento è un bel segnale, ora però bisognerà trovare conferme contro il prossimo avversario, Ringhio Tipsarevic. Il serbo ci ha creato un notevole dispiacere eliminando Dolgopolov, che se iniziasse a giocare con un filo più di continuità potrebbe perseguire con più decisione il suo mirabile intento di convertire il mondo. L'ucraino si è presentato al torneo con una nuova acconciatura, che a molti potevano sembrare classiche treccine, ma in realtà erano palesi segnali in codice al suo pianeta d'origine, ma il contenuto ci è ignoto, purtroppo. Ieri ha fatalmente ceduto il servizio in apertura di match, sciagura che gli è costata il primo parziale, ma nel secondo ha breakkato il suo avversario nel momento decisivo portando il match al terzo. E qui la tragedia. Alle volte la Luce si spegne improvvisamente, e inizia a regalare punti gratis a chiunque. Ieri ha permesso a Tipso di andare sul 4-0, e con un doppio break sotto non ha potuto far altro che salutare la Florida e dare appuntamento ai suoi fedeli nella terra rossa europea. Amen.

domenica 25 marzo 2012

Miami: big avanti tutta, Lopez battuto da Ramos

Inizio fiacco per il Masters 1000 di Miami. Il secondo turno si è esaurito, ma a parte qualche brivido da terzo set o da tie-break indesiderato, i predestinati alla vittoria non hanno fallito. L'unica sorpresa del giorno è stata l'intelligente dipartita di Lopez per mano di Ramos, tennista che implica compassione e pallettarità solo dal nome. Il nostro caro Deliciano, ormai contaminato dall'ingresso fortuito a Costa do Seppi, ha pensato bene di non smentirci lasciando il passo con un facile 6-4 7-6(5). La classe non è acqua. Tutti gli altri favoriti, come dicevamo in precedenza, hanno portato a casa il turno e questo ci autorizzerebbe a chiudere qui il post, ma visto che ieri sono cominciate le dirette televisive, e non siamo come quei siti che raccontano le partite solo dal risultato tanto per riempire spazi, vediamo velocemente quali brividi ci hanno regalato i nostri eroi.

sabato 24 marzo 2012

Sunto pre-dirette da Miami: Nadal e Murray passeggiano, Nalba out

E' con nostro sommo piacere che da oggi (ore 16 Sky Sport Extra) partiranno finalmente le dirette da Miami. Non che nei giorni scorsi ci siamo persi poi moltissimo, ma match come Tipsarevic-Nalbandian, Tsonga-Malisse o Stepanek-Haas non ci avrebbe fatto schifo vederli. Pazienza, ma restiamo sempre basiti dal fatto che del secondo turno venga trasmessa solo la parte alta e non il resto. In ogni caso non avremmo corso il rischio di vedere qualche giocatore italiano impegnato, visto che gli azzurri sono tutti tornati a casa dopo un magico en-plein al primo turno. Partiamo proprio da loro. Bolelli, dopo aver passato le quali, ha affrontato lo spagnolo Albert Ramos. Ecco, era prevedibile una sconfitta viste le circa 50 posizioni di differenza (si, con buona pace dei suoi fan Bolelli non è top-ten, sapevatelo), ma magari fare più di 4 game non sarebbe stato un peccato.

martedì 20 marzo 2012

Miami: il tabellone. Federer dalla parte di Nole, per Nadal c'è Isner all'orizzonte

Non abbiamo fatto nemmeno in tempo a lasciarci alle spalle il primo 1000 della stagione, vinto a Indian Wells da Roger Federer, che subito ci ritroviamo a parlare del classico appuntamento di Miami. In Florida saranno in tanti a cercare vendetta, primi tra tutti Djokovic e Nadal, eliminati in semifinale nel torneo californiano, e poi Murray, uscito anzitempo da Indian Wells (con nostra somma gioia, tra l'altro), e pronto a riscattarsi il prima possibile. Sarà anche l'occasione per Isner di confermare quanto di buono fatto finora, ma occhio alla famosa legge Tommasi, chi sorprende in un torneo difficilmente riesce a farlo in quello successivo. A nostro avviso Big John non corre questo rischio, ma visto l'andazzo delle nostre previsioni l'americano farebbe bene e darsi una grattata. Andiamo quindi a vedere cosa ci riserva il main draw di Miami, nel quale Djokovic ha pescato dalla sua parte Federer e Nadal ha trovato Murray. Lo facciamo con la nostra solita meticolosa e inoppugnabile analisi quarto per quarto.

lunedì 19 marzo 2012

Federer resiste al bombardamento di Isner e conquista Indian Wells 2012

Crediamo nei miracoli, ogni tanto nel tennis avvengono, ma era difficile pensare un esito diverso per la finale di Indian Wells 2012. John Isner, autore di un match perfetto contro Djokovic e di un torneo magistrale, non è riuscito a regalare il sogno del titolo a se stesso e ai suoi tanti sostenitori, nel lussuoso impianto del deserto californiano. E' stato così Federer a portare un addobbo extra alla sua bacheca, con un match che come al solito, più che col fisico è stato vinto con la testa.

domenica 18 marzo 2012

Tornado a Indian Wells: Isner bombarda Djokovic e Federer spazza via Nadal

Se la giornata di ieri fosse un film sarebbe "2012: odissea a Indian Wells" per il livello di fantascienza raggiunto, oppure "Mulholland drive", per i palati più raffinati, fatto sta che quello che è successo nel lasso di tempo che abbraccia le due semifinali ha del sovrannaturale mischiato a immensa delizia. John Isner ha giocato la partita perfetta bombardando Djokovic, mentre Federer non ha fatto nemmeno fatto dire vamosNadal (ne avrà urlati 3 o 4, quasi sempre all'errore dell'avversario, ma gli sono stati sempre ricacciati in gola al punto successivo). Sarà quindi il gigante statunitense, idolo di casa e novizio top ten ad affrontare l'inossidabile svizzero. Si mischiano leggermente le carte per i nomi in finale di un Masters 1000; certo Roger non è un nuovo arrivato, ma visto il monologo serbo/spagnolo del 2011 (splendidamente più serbo che spagnolo, a dire il vero), sembra quasi una ventata di freschezza. Fresco mai quanto Isner ovviamente, giocatore che si sta veramente facendo "il mazzo" sul campo da tennis per superare i limiti che la natura gli ha imposto. Certo basare il tennis sul servizio non sarà il massimo, e non ci esalta, ma per big John c'è molto altro, (vedasi i miglioramenti negli spostamenti e il dritto a tratti assassino) e chi continua a dichiarare il contrario ha qualche etto di prosciutto sugli occhi che probabilmente si rifiuta di togliere.

sabato 17 marzo 2012

Indian Wells 2012: Isner il grande intruso

Nel primo Masters 1000 di stagione stiamo per arrivare al classico epilogo, peraltro delizioso, che ci ha accompagnato per tutto il 2011 e inizio di questo nuovo anno. Ieri notte si sono conclusi i quarti che hanno decretato i nomi dei semifinalisti. Tre di loro li sapevamo già da settimane, o almeno li immaginavamo senza utilizzare troppa fantasia, il quarto, venuto fuori dal graditissimo fallimento di Murray, è Big John, non un nuovo panino del McDonald's, ma Isner, il vero numero uno americano del momento. Gli organizzatori non potevano chiedere di meglio, i primi tre del mondo più un protagonista di casa. Con la vendita dei biglietti piove sul bagnato e con questi incassi Larry Ellison potrà finalmente permettersi anche il pedicure full time per il cagnolino... del vicino. Stasera quindi, a partire dalle 19 vedremo Djokovic-Isner e subito dopo Nadal-Federer, ma ripassiamo velocemente cos'è accaduto nei quarti.

giovedì 15 marzo 2012

Big Wednesday a Indian Wells: tutti gli ottavi in campo, Tsonga e Berdych ci salutano

Per la gioia dell'indigente Larry Ellison, magnate di Oracle nonché padrone del torneo, nel big wednesday di Indian Wells i big hanno rispettato quasi tutti i pronostici. Quasi, perché Berdych e Tsonga, che nella foto in alto potete vedere mentre decidono chi dei due deve custodire fino a Miami il neurone che si spartiscono a vicenda, tornano mestamente a casa. Sono stati loro, in negativo, a regalare le principali sorprese degli ottavi del 1000 americano. Il primo a lasciarci le penne è stato il ceco, abbattuto da Almagro. Purtroppo il match non si è concluso in rissa come speravamo ardentemente visti i predecenti, ma la stupidità di Berdych è stata tale da permettere al simpaticissimo spagnolo di prendersi la rivincita sulla questione "stretta di mano si, stretta di mano no" degli Australian Open, con un umiliante 6-4 6-0. Che dire Tommy, complimenti, continua così e Costa do Seppi non te lo toglie nessuno.

mercoledì 14 marzo 2012

A Indian Wells giornata sacra: Istomin ci libera da Pallettar Ferrer, il virus abbatte Davydenko e Dolgopolov diffonde il verbo

Eccoci reduci dalla magica giornata di Indian Wells, nella quale si sono succeduti una serie di miracoli niente male. Il buongiorno si è visto subito dal mattino, con la defezione di Davydenko a causa del virus (il russo ovviamente non ha preso la famosa gastroenterite ma un trojan che gli ha formattato l'hard disk della Play). Al primo turno Nikolay si era salvato dall'incontrare Monfils, sempre per colpa dello stesso parassita malefico ed ora è toccato a lui, a dimostrazione che nella vita tutto torna. Bellucci ha quindi passato il turno senza nemmeno prendere in mano la racchetta e, se nella giornata odierna non dovesse contrarre il malessere, ci penserà Federer a metterlo in riga. Roger ieri ha dato una lezione di tennis a tutti i giovani che si vogliono avvicinare a questo sport. Consapevole di trovarsi di fronte il talentuoso Raonic, difficile da leggere nel suo gioco, si è fatto sorprendere un set, ma ne ha approfittato per studiarlo. Dopo aver analizzato i punti deboli del canadese, ha subito utilizzato il suo potenziale, non per sparacchiare a destra e a manca pensando a far correre l'avversario e sfinirlo, ma attuato una tattica conservativa e vincente a breve termine. Morale della favola, lo svizzero ha disinnescato l'esplosività di Milos, vincendo secondo e terzo set col minimo sforzo.

martedì 13 marzo 2012

When we was fab: Roddick e Fish salutano Indian Wells, Harrison le suona a Garcia Lopez

Purtroppo per gli americani gli anni d'oro in cui dominavano nel tennis stanno sempre più diventando un ricordo e l'amara realtà si palesa proprio nel torneo di casa a Indian Wells. I nomi di punta, Roddick e Fish, sono sempre più sbiaditi e le nuove proposte si riducono a uno (e mezzo se contiamo il quasi già fallito Young). L'arduo compito di reggere la baracca a stelle e strisce per i prossimi 10 anni, per ora, sta tutto nelle spalle di Harrison. Certo ci sarebbe anche Isner in luce, ma nonostante la sua evidente dedizione, le caratteristiche fisiche non gli potranno che dare appena qualche risultato di gloria, beccando un giorno col 99% di prime in campo, perchè se portato al quarto scambio già inizia a scricchiolare. Nel tennis di oggi nessuno si può permettere questo. Dicevamo poi di Roddick, ieri comunque autore di una buona partita contro Berdych, ma ormai l'orgoglio non basta. Bravo per il set vinto, sfruttando istantaneamente la distrazione del ceco, ma alla lunga i nodi vengono al pettine ed è bastato poco a Tomas per chiudere i giochi al terzo con un netto 6-2. Peggio che mai Fish, ieri nervosissimo, quasi gli desse fastidio perdere dal giovanotto australiano Ebden in due set. A fine incontro gli ha stretto la mano senza nemmeno guardarlo, come se la sua partita disastrosa fosse colpa dell'avversario. Match quindi frustrante per Mardy, condito anche da ingenuità da giocatore futures e conseguenti arrampicate sugli specchi con l'arbitro, pur cosciente di avere torto. 6-3 6-4 e anche l'altro americano si è visto aperta la porta per andarsene dal campo a testa bassa, battuto da un ottimo cangurotto, che propone un tennis molto più brillante del pompatissimo Tomic. Ora sarà proprio bello vedere come si comporterà contro Isner, vincitore con un doppio 7-5 su Monaco.

lunedì 12 marzo 2012

Indian Wells 2012: ieri in onda la parte bassa del tabellone, ma non ci sono stati colpi di scena

La fetta di tabellone capeggiata da Federer e Nadal a Indian Wells è sicuramente la più interessante e difficile, perché presenta molti nomi importanti, ma proprio per questo motivo, i primi turni risultano abbastanza scontati. E infatti ieri è stata una giornata noiosa e senza colpi di scena. Forse l'unica notizia è stato il forfait di Monfils, che sicuramente non ci ha sconvolto l'esistenza, e il mistero sul braccio di Federer, che comunque è sceso in campo vincendo agevolmente sulla WC Kudla. Sicuramente c'è qualche nome noto che ci saluta, per esempio Cilic, Llodra, Lopez e Melzer, ma appena leggiamo da chi sono stati eliminati, si ristabilisce la pace dei sensi. Vediamo quindi, molto velocemente, un riassunto di quanto accaduto ieri.

domenica 11 marzo 2012

A Indian Wells è la giornata degli Andy: Roddick vince in rimonta, Seppi si ritira e Murray perde miseramente

Qualcosa ha disturbato il nostro sonno ieri notte e non si trattava della nostra abituale cena a base di ostriche, caviale, aragosta e carne di cervo, che faceva le bizze nello stomaco, ma le vibrazioni provenienti da Indian Wells, dove la testa di serie numero 4 Andy Murray ha visto sfumare il sogno sul nascere, perdendo nel match d'esordio. Ebbene si, lui che doveva essere l'antagonista numero uno, nonché il più titolato per fermare Djokovic, ecco che svanisce nel nulla, lasciando la parte alta del tabellone quasi al pari di un ATP 500, per la gioia del serbo. Aveva il quarto più stupido, semplice e doveva arrivare in semifinale passeggiando, ma è già caduto in battaglia 6-4 6-2 da Garcia "Pippa" Lopez. Oro colato. Riconosciamo comunque un certo "miglioramento" allo scozzese perchè l'anno scorso è uscito per mano di Young e questa volta da uno ancora peggiore. Il prossimo magari verrà eliminato da un qualificato e nel 2014 la scomparsa definitiva. Ok, basta  sognare ad occhi aperti, dedichiamoci alle altre compassioni del giorno.

venerdì 9 marzo 2012

Dolgopolov: l'alieno venuto dal pianeta Drop

Era il 7 novembre 1988, quando una piccola casa nella periferia di Kiev esplose nella notte per motivi apparentemente ignoti. Il mattino seguente la scientifica accorse ad analizzare il luogo per capirne le cause, ma dopo ore di ricerca tra le macerie, non si trovava nessuna spiegazione. La cosa più sconcertante arrivò quando dal comune giunse la notizia che in realtà in quel punto non risultava esserci nessuna casa. Era piovuta dal cielo. Il mistero si infittiva sempre di più, quando dopo diverse perizie, un forte terremoto squarciò in due il terreno e un bagliore accecò tutti i presenti. Non era possibile avvicinarsi alla fonte di luce, così la polizia si attrezzò con particolari schermi utilizzati per studiare le evoluzioni solari e la scoperta fu sconcertante: tutta quella brillantezza era prodotta da un piccolo neonato con appesa al collo una medaglia che riportava la seguente scritta "Alexandr Dolgopolov Jr. principe del pianeta Drop". All'interno della sua culla un foglio con queste parole: "Sono Alexander Dolgopolov senior, re del pianeta Drop. Vi mando nostro figlio sulla Terra perché troppo intelligente per stare in mezzo a noi, abbiatene cura, accuditelo e un giorno riceverete la beatificazione eterna".

mercoledì 7 marzo 2012

Indian Wells 2012: incubo Murray per Djokovic, Federer dalla parte di Nadal

E' già ora del primo Masters 1000 di stagione: Indian Wells. E' uscito il tabellone principale, non si conoscono ancora i qualificati, ma la prima cosa che salta all'occhio è che la testa di serie numero uno, Djokovic, ne ha ben due vicini vicini pronti a regalargli anche il turno successivo. Dalla parte del serbo, per un potenziale quarto ci sono Berdych e Almagro, in seguito dovrebbe avere colui che potrebbe essere il suo peggior incubo, Murray in semi, vittorioso nell'ultimo scontro diretto a Dubai. Dalla parte di Nadal (sì, è stato bello passare queste settimane senza di lui, ma ora che il gioco si fa interessante torna in campo), Federer. Da quando non sono più testa di serie numero uno e due e lo svizzero ha preso il vizio di perdere anche da Djokovic, Roger e Rafa sono quasi sempre estratti dallo stesso lato visto che almeno la semifinale riescono a giocarla contro. Sarà forse un caso? Per lo spagnolo anche Ferrer, Tsonga e Del Potro, che su questa superficie lenta e all'aperto, gli fanno un baffo. Ma andiamo in volata ad analizzare il tabellone e scoprire se c'è qualcosa di interessante, almeno nelle primissime giornate, visto che il resto lo sapete già: finale Nadal contro Djokovic o Murray, con vincitore lo spagnolo. In pratica diciamo che chi ammazza il serbo, farà vincere chi sta dall'altra parte del tabellone. E' ovvio.

domenica 4 marzo 2012

Sara Errani batte la Pennetta in finale ad Acapulco, Federer domina su Murray e Verdasco muore sotto i colpi di Ferrer

Impazienti per l'arrivo di Indian Wells, primo Masters 1000 di stagione, eccoci giunti all'epilogo dei tornei della settimana. Dubai e Acapulco si sono conclusi nella giornata di sabato, mentre Delray Beach deve ancora trovare un vincitore. Nell'umile torneo arabo, Federer si è imposto agevolmente su Murray, mentre per quanto riguarda il 500 messicano Ferrer ha annientato il connazionale Verdasco. Ma prima dei due spagnoli, grazie a un'esclusiva di Supertennis ottenuta all'ultimo secondo, abbiamo potuto vedere anche il successo della Errani sulla Pennetta, sempre ad Acapulco, in quanto COMBINED! Oggi nel 250 americano sarà lotta tra Matosevic e Anderson per aggiudicarsi il titolo, ma per fortuna nessuna TV italiana trasmetterà l'evento e dovremo accontentarci solo del risultato. Dormiremo lo stesso.

sabato 3 marzo 2012

A Dubai epilogo Murray-Federer, ad Acapulco prosegue la resurrezione di Verdasco

L'abbiamo insultato per quella sua straordinaria capacità di perdere, nonché per quei  suoi atteggiamenti da divo di quartiere che lo rendono tra i tennisti più antipatici del circuito, e sia chiaro, continueremo a farlo senza ritegno, ma questa settimana Fernando Verdasco, campione della compassione 2011, sembra si sia improvvisamente risvegliato.

In quel di Acapulco, località vacanziera dove un tronista figlio di papà come lui sguazza come Schettino al ponte di comando di una nave, il madrileno è in finale. Ci è entrato dopo aver battuto in semi il pachidermico Wawrinka, apparso ancora più ingombrante rispetto al solito; deve aver fatto rifornimento di duplo, se no la cosa non si spiega. Il match è stato a senso unico, con Verdasco bello centrato e lo svizzero di riserva costretto a giocare in groppa ai giudici di linea: morale della favola, spagnolo in finale di un torneo ATP dopo quasi sette mesi, l'ultima fu a Gstaad, splendidamente persa contro il suo connazionale Granollers.


giovedì 1 marzo 2012

La rinascita di Verdasco, Fish pesce fuor d'acqua e Dubai come da copione

Siamo entrati nelle fasi calde dei tornei settimanali e per ora il copione non viene stravolto più di tanto. A Dubai, se escludiamo Fish (epic fail la sua trasferta franco-araba a scapito dei tornei casalinghi) sconfitto con filosofia da Youzhny, tutte le altre teste di serie sono arrivate ai quarti e oggi hanno avuto la meglio i più alti in classifica, Murray, Federer e Djokovic. Tsonga non fa testo perché, anche se superiore in classifica rispetto a Del Potro, la cresta, sinonimo di verdaschite acuta, lo penalizza di 10 posti. E infatti ha perso. A Delray Beach le sorprese maggiori. Melzer, reduce dalla settimana di grazia a Memphis, è stato sconfitto al primo turno da Smyczek, del quale non sappiamo sia un Pokemon o semplicemente un nome frutto di qualche funzionario ATP ubriaco, che ha premuto tasti a caso mentre compilava il tabellone. La cosa più sconvolgente e avvilente è che da tutto ciò la spunta Tomic, che sarà quindi opposto alla testa di serie numero uno Isner. Proveremo ad essere più imparziali possibili nel seguire il match, ma durante la visione non potremo rinunciare a un bel hot dog accompagnato da un pugno di mais, pomodori verdi fritti, onion rings e, in caso avessimo ancora fame, opteremo per un bel hamburger da cuocere al barbecue con birra ghiacciata da scolare nel mentre e cazzeggio con tiri al canestro o due lanci di palla da baseball. Altra notizia sconvolgente è che Roddick ha passato un turno. L'americano ha finalmente ritrovato il successo, battendo Petzschner. Non c'è mai limite al peggio perché anche Gulbis è ai quarti... sì, così, senza senso. Per chiudere la carrellata generale, ad Acapulco, la palettarità non ha limiti, Ferrer spopola incontrastato, idem dicasi per Almagro, Starace ha battuo Giannessi per poi perdere da Berlocq. Ma la cosa più bella è che Verdasco ha ritrovato la seconda giovinezza vincendo ben due turni consecutivi. Autore della sua piccola rinascita ovviamente non poteva che essere un italiano, Volandri, che si è concesso con un abbagliante 6-0 6-2 al primo turno. Lo spagnolo ha poi battuto anche Chela. In pratica in Messico è pura fantascienza. Ma ora riagganciamoci col presente e facciamo un ripasso di quel che abbiamo visto oggi a Dubai.