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martedì 2 luglio 2013

Wimbledon 2013: Monday bloody Monday

Nel momento più inatteso è esploso anche il tabellone femminile di Wimbledon 2013. L'erba continua a creare vittime illustri e stavolta è toccato a Serena Williams. In pochi sul globo avrebbero potuto  pensare un esito del genere, addirittura agli ottavi e contro S(z)abine Lisicki, ieri autrice di una prova da palle cubiche. Sì, perché se ci può stare benissimo per Serenona farsi fregare nel primo frame, del resto anche a lei è concesso di addormentarsi, vista la netta superiorità, era assolutamente impensabile che la pennichella continuasse anche al set decisivo. Come anche era impossibile credere che la tedesca non si fosse fatta segare in due dagli occhi light saber dell'americana, dopo aver perso il primo e guadagnato il secondo parziale per 6-1. Invece niente, Zabine ci ha creduto fino in fondo e con un chirurgico break ha mandato a casa la favorita del torneo, ma non solo, perché la sua opera sacrificale riapre la strada a tutte e otto le fanciulle approdate agli ottavi.

Abbiamo usato la parola "fanciulle"pur essendoci la Bartoli e la Kvitova in mezzo alla brigata, speriamo possiate perdonarci per questo. La francese ha purtroppo fatto fuori l'italiana Knapp, giunta miracolosamente agli ottavi. Non abbiamo visto nemmeno un secondo di questo match perché l'idea di doverci sorbire i tic della leggiadra Marion ci causa i conati di vomito. Ancora di più se pensiamo che molto probabilmente per lei ci sarà anche posto in semifinale, visto che la Stephens potrebbe peccare di ingenuità e iniziare a farsela sotto. La bella americana ha fatto fuori la Puig in tre set.

Come dicevamo, nel gruppo dei quarti c'è anche la Kvitova, donna dotata di salvagente naturale per essere pronta a ogni inondazione sporadica. Ieri ha battuto la povera Suarez "Er trota" Navarro in due set. Oggi per la ceca la Flipkens, fortunata a beccarsi la compassione della Pennetta nel primo set. L'italiana infatti ha servito ben due volte per chiudere il parziale, ma non è mai riuscita a concretizzare, fino a quando è schiattata sul tie-break e rottura prolungata nel secondo.

Purtroppo l'ecatombe azzurra non è ancora finita, perché anche la Vinci ha preso una stesa da Robottino Li, un 6-2 6-0 che non ha bisogno di ulteriori commenti. Per la cinese ci sarà la Radwanska che ha fatto fuori in tre set la Pironkova. La polacca, senza la Williams in mezzo, dovrà essere quanto più zen possibile per riuscire a conquistare il torneo. Ora sarebbe la favorita, ma l'erba non è certo la superficie che la aiuta di più. Per esempio, se oggi Li Na dovesse giocare in versione macchinetta spazzolarighe, bye bye Aga.

Chiudiamo quindi il giro con la Kanepi, carnefice dell'idolo di casa Robson in due set 7-6 7-5. L'inglese se l'è cavata non con una bocciatura, ma solo con gli esami di riparazione a fine stagione. Diciamo che a soli 19 anni è già messa meglio di Murray per l'ingresso a corte. La tennista estone avrà la Lisicki e probabilmente è un vantaggio perché la tedesca sarà chiamata alla prova del nove, che come ben sappiamo è difficilissima da risolvere dopo aver battuto un very very big.

Se il tabellone femminile si è praticamente aperto a 8 nomi, quello maschile è sempre più condannato a due: Murray e Djokovic. Lo scozzese, con la scusa della schiena, ha saltato il Roland Garros per studiarsi ogni filo d'erba di Wimbledon e ha fatto bene perché per ora sembra inscalfibile. Ha sempre le sue scenate da juniores, ogni tanto urla in faccia a Lendl ubriaco, che gli risponde al massimo con un rutto o un conato di vomito, però alla lunga non c'è storia. Ieri Youzhny l'ha messo in difficoltà massimo tre game di fila. Domani per lui ci sarà Verdasco. Lo spagnolo, trovata la nuova aerodinamica coi capelli Playmobil è rinato dal nulla. Certo ha avuto la fortuna di incontrare Benneteau mezzo acciaccato, Gulbis l'imbecille e poi il povero De Schepper, però c'è anche da riconoscere che l'iberico ci ha abituato a molto peggio, ma proprio tanto. Quindi possiamo dire che questo Wimbledon sia un successo per Nando, che si tramuta in automatico bye per Murray ai quarti.

Janowicz ci ha provato tantissimo a perdere da Melzer, ma alla fine ha concretizzato al quinto e ora ai quarti si trova il connazionale Kubot, vincitore su Mannarino nell'ottavo del Challenger di Topolinia. In parole povere si moltiplicano i bye per Murray verso la finale. Ferrer ha penato appena un set e mezzo con Dodig, ma poi ha vinto nettamente e possiamo dire sia già in semifinale, visto che gli capiterà un Del Potro in stampelle. Sì, solo quel gentiluomo di Seppi poteva perdere dall'argentino zoppo, rimandandogli tutto addosso in modo da evitargli ogni spostamento. Per chi se lo fosse perso, ricordiamo che Juan Martin ha subito un incidente non bellissimo contro Zemlja, dove in pratica su una frenata gli si è quasi piegato il ginocchio al contrario. Infatti ieri aveva una bella fasciatura. Alcuni maligni hanno insinuato fosse una messa in scena, ma a dirla tutta, la finta la stava facendo Seppi... sì, stava fingendo di giocare. Tre set e a casa, per completare l'ecatombe azzurra.

Chiudiamo quindi con gli ultimi due match del giorno. Djokovic, ad esclusione degli ultimi dieci minuti, ha avuto ben poco da soffrire contro un Haas versione vacanziera. A parte i suoi bei colpi, il tedesco non si è impegnato a fare altro, tanto che il match è stato molto noioso, praticamente un monologo serbo. Come già detto, solo alla fine si è vista qualcosa in più, ma ormai era troppo tardi e il tie-break è stato risolto facilmente da Nole. In contemporanea si è chiuso anche l'incontro tra Tomic e Berdych. L'australiano sta dando segni di vita. Nonostante il rovescio continui a rimanere un colpo da primo anno di scuola tennis, dritto e soprattutto servizio, hanno avuto dei miglioramenti, ai quali si aggiunge una buona mobilità, che non guasta mai. Faccia e simpatia purtroppo continuano a rimanere inalterate. Il ceco però, a differenza di Gasquet, ha capito che non era il caso di farsi prendere per i fondelli e dopo aver concesso il secondo parziale al tie-break, ha preso le misure e chiuso con un doppio 6-4. Ai quarti ci sarà quindi Djokovic-Berdych, probabilmente il quarto più incerto, ma difficilmente pensiamo che il serbo possa prendersi un'altra umiliazione dal ceco. Vedremo.

Per quanto riguarda il Big Monday di Wimbledon è tutto, se avete dubbi su quanto vi abbiamo raccontato, vi rimandiamo alla nostra completissima pagina Livescore. Oggi in scena i quarti femminili e domani quelli maschili che, a scanso di impegni dell'ultimo secondo, dovremmo commentare in diretta, sulla Web-Radio di OK Tennis, proprio come abbiamo fatto ieri, ospiti di Luigi Ansaloni, Rossana Capobianco, Davide Bencini e Lorenzo Di Caprio. Bye bye!

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