Dopo Stoccarda, Amburgo.
E quindi siamo a due. Di fila.
Non per vantarci, ma erano un paio d'anni che dicevamo che mettendo i neuroni a posto il nostro Fognini avrebbe potuto togliersi qualche piccola soddisfazione. Non siamo gli unici, lo sappiamo. Prima Stoccarda e poi Amburgo, dove il ligure ha battuto la sorpresa del torneo, quel Federico Delbonis da molti ritenuto una papabile promessa fino a non molto tempo fa, ma stazionario ormai da anni nei Challenger di mezzo mondo, in particolare in Italia. A giudicare dal fisico pare molto amante del nostro Paese in quanto appassionato di trattorie, ma questa è solo una nostra impressione.
L'argentino, dopo aver battuto Federer (del suo Sunset Boulevard parleremo tra qualche riga) ha iniziato molto bene la finale, ma forse la scarsa abitudine a questi palcoscenici ha giocato un brutto scherzo. Primo set argentino, con break conquistato sul 5-4 (roba da Master della Compassione per Fabio). Purtroppo lo streaming ci ha abbandonati, insieme alla Tv, per cui non abbiamo potuto assistere come si deve alla finale. Evitando per cui qualsiasi discorso tecnico riassumiamo dicendo che nel finale di secondo set Delbonis ha avuto tre match point, ma la compassione, impossessatasi di lui, gli ha impedito di chiudere. Fognini ha quindi pareggiato il conto dei set è salito in cattedra. Terzo set dominato e secondo titolo Atp di fila portato a casa. Si giocasse sempre in Germania...
Bravo Fabio. Da anni scriviamo che lasciando a bada i bollenti spiriti e concentrandosi un po' di più il ligure può combinare qualcosa, ora lo sta facendo. Dove arriverà? Non lo sappiamo. Lunedì sarà top 20, posizione che a lui si addice eccome. Può salire? Boh, non chiedeteci profezie. Il talento ce l'ha, ce l'ha sempre avuto. Era ora.
Capitolo Federer. Ha perso anche da Delbonis, in un torneo al quale ha partecipato non si sa bene per quale motivo, forse per salutare i fan in vista di un possibile prossimo ritiro. Sui forum, su Facebook e anche nella nostra pagina è iniziata la discussione sul futuro del campione svizzero, al quale noi non partecipiamo in quanto la nostra visione è abbastanza chiara: se volete il Federer dei vecchi tempi c'è una cosa che si chiama Youtube, è fighissima. Là potete vedere tutti i successi del vostro campione, anche noi ogni tanto ci andiamo, perché certe perle dello svizzero è giusto vederle e rivederle. Federer tra un paio di settimane compie 32 anni: trentadue. Forse, diciamo, è anche normale che ci sia un calo. Ed è anche normale che pensi al suo futuro come papà e marito. Olimpiadi di Rio? Non ci crediamo nemmeno se lo vediamo, ma lieti di sbagliarci.
Da domani saremo in ferie, per cui non avrete nostre notizie almeno per una settimana, salvo qualche piccolo flash, ma sarà una sorpresa. Buon divertimento con i tornei di Umago, Atlanta e Gstaad.
Gli aerei e un po' di meritato riposo ci attendono!
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