Terminata la terra, è tempo di tornare al nostro sporco lavoro da ControBreakki! Sappiamo benissimo che nessuno si sarà messo a piangere per la nostra assenza, soprattutto i giocatori, che hanno così potuto avere una settimana di libertà, nella quale sfogare ogni compassionevole istinto, senza che venissero sbeffeggiati poi su questi lidi. Si è addirittura umiliato anche Federer pensate un po'. La stranezza maggiore è che il nostro periodo di pausa è coinciso con l'apice della carriera di Fognini. Preoccupante.
Negli ultimi dieci giorni abbiamo optato per la disintossicazione da terra rossa e ci siamo fatti una vacanza. Walk Over per combattere il caldo aveva progettato un tour guidato in Groenlandia. Però ha prenotato un volo talmente low cost che prima del decollo hanno dovuto fare una colletta tra i passeggeri per la benzina. Così sono riusciti a malapena a superare la Francia, per poi posarsi sulla Manica e aspettare che le correnti li portassero fino alla costa inglese. A quel punto, per riuscire a farsi il biglietto per il ritorno, si è recato a Wimbledon dove è stato assunto per pulire le sedie del centrale con lo spazzolino per i denti di Murray. In compenso è riuscito a portare il cartello di #IoControBreakko per compiere l'esorcismo sul sacro tempio, posseduto ancora dallo spirito della Bartoli e di mamma Judy.
Lucky Loser invece aveva progettato di passare dieci giorni nell'accogliente Costa do Seppi, ma l'addetto al check-in ha combinato un disastro e l'ha fatto imbarcare su un volo sbagliato. In fase di atterraggio, all'annuncio del comandante "Ladies and gentlemen, welcome to Manacor. For sure. Please remain seated with your seat belt fastened until I try my best to park at the gate", Lucky ha aperto il portellone e si è buttato in mare prima dell'atterraggio. Ha così passato la sua vacanza in spiaggia e, visto che la valigia era dispersa in chissà quale aeroporto di Maiorca, ha racimolato i soldi per il rientro facendo da ombrellone umano a chi non voleva spendere troppo agli stabilimenti balneari. Nonostante le otto insolazioni prese, ora è abbronzatissimo!
E così eccoci belli pimpanti, riposati e pronti a ripartire! Come già detto in precedenza, nella nostra assenza Fognini si è scatenato vincendo tutto il possibile e mettendo anche una seria ipoteca per stare tra i Masters di fine anno. La sua scia di vittorie si è conclusa nell'ultimo atto di Umag per mano di Robredo, per un totale di due titoli ATP, il 250 di Stoccarda e il 500 di Amburgo, e più di 800 punti in un sol botto per Londra. Insieme a tutto questo si aggiunga la posizione numero 16, nonché best ranking. I record si sprecano, le lodi anche e la salute del movimento decolla. Se il livello venisse mantenuto almeno per qualche appuntamento importante sul cemento, la situazione potrebbe diventare veramente seria.
Durante la nostra assenza è successo anche dell'altro abbastanza grave, come l'allontanamento di Cilic e Troicki per doping. Il fatto che siano stati beccati nel periodo in cui hanno toccato l'apice della modalità "pippa", pone serissimi dubbi sui metodi utilizzati per i controlli. Dubbi ne ha avuto anche Quinzi, che non ha perso un'occasione per starsi zitto. Infatti, dopo aver vinto Wimbledonino, si è già lanciato in dichiarazioni sul doping e i big, tirando in ballo esplicitamente Djokovic con parole che da anni girano precise sui siti di tennis, ma con Nadal come soggetto. Frasi che sentite dire con accento marchigiano misto a quello spagnolo, sono tutto un programma. Gianluigi try your best... shut up!
Chiudiamo dunque la bagarre del meglio del peggio avvenuto durante la nostra assenza con Federer. L'elvetico, come ben sapete, ha optato per i torneucci sulla terra pre-cemento americano, racimolando due belle sconfitte: una da Delbonis, ad Amburgo, e l'altra da Brands, al secondo turno in Svizzera. Complimenti. Addirittura ha rotto il suo silenzio di scuse, tirando in ballo la schiena dolorante, quando invece sarebbe più facile leggersi la carta d'identità e dedicarsi alla famiglia. Amen.
Per gli irriducibili del rosso,questa settimana c'è ancora Kitzbühel con teste di serie Kohlschreiber, Monaco e a seguire Verdasco, Melzer, Berlocq e Bautista Agut. Un minuto di silenzio per chi deciderà di seguirlo. Per fortuna comincia seriamente il cemento d'oltreoceano con il 500 di Washington, capeggiato da Del Potro e Nishikori ai quali fanno la coda Haas e Raonic. Altri i nomi interessanti nel bene o nel male: Dimitrov, Tomic, Malisse, Fish, Llodra e Dolgopolov, quest'ultimo detentore del titolo 2012. Nella nostra bellissima pagina Livescore troverete tutto il necessario sui tornei della settimana e non solo. Per ora è tutto, a presto!
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