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lunedì 1 luglio 2013

Wimbledon 2013: day 7. Verso il Big Monday, ma con pochi big

Dopo l'intoccabile domenica di mezzo a Wimbledon, è tempo di lunedì da leoni, anche se la lista dei superstiti fa più pensare a una giornata da micetti. Esaurite le morti illustri, il cielo londinese si è ribellato lasciando spazio a poco tennis godibile. Dal giovedì in poi il vero protagonista è stata la pioggia, caduta in modalità random, il ché ha mandato a farsi benedire order of play vari, piani, progetti, giorni di riposo, il tutto coadiuvato anche dalle sacre regole del torneo che non permettono, almeno per un giorno, di inserire un match in più nel centrale o usare le luci artificiali di proposito. Inoltre, come se non bastasse il fatto che il torneo fosse ormai bloccato, ci si sono messe anche le acute menti che dovevano decidere se aprire o chiudere il sacrilego tetto del campo principale. Alla fine però ce l'hanno fatta e siamo giunti agli ottavi, che come ben sapete a Wimbledon si giocano tutti ammassati in un giorno, in modo che se dovesse piovere, i più sfigati sarebbero costretti a un super turnover 3 su 5, che non è proprio il massimo della vita.

La prima cosa che salta all'occhio è che se a inizio torneo la parte bassa di tabellone sembrava la prima guerra mondiale, ora ci troviamo di fronte a nomi da 250, ma solo perché c'è Murray che alza la media, altrimenti saremmo a livello di Challenger. In quella alta invece, Djokovic che era quello messo meglio di tutti, oggi avrà il turno più ostico, perché opposto a Haas. Inutile raccontarvi la passeggiata di salute del serbo verso gli ottavi, quindi vediamo velocemente cosa ha patito il tedesco. A dire la verità poco, l'unico incontro leggermente complesso è stato quello con Lopez, altro giocatore d'attacco e dotato di un buon servizio, che ha costretto il teutonico a cavarsela al quarto. E' stato un match che non può che fare bene al tennis.

Un gradino più in basso tutti si aspettavano un forse godibile Berdych-Gasquet, invece il ceco sarà opposto a Tomic. L'australiano zitto, zitto, sta prendendo in giro un po' tutti. E' partito con la finta di morte sul posto a Querrey, per poi passare alla stesa a Blake (ci mancherebbe altro) e quindi si è dilettato all'umiliazione di Gasquet. Ragazzi, fate qualcosa per il francese, ha problemi seri. Il successo di Bernardino non è stato schiacciante, ma si conta in due tie-break e un 7-5. In pratica ha fatto la figura di colui che vince di esperienza, ragione per cui Riccardino ha bisogno di uno bravo. Molto. Per quanto riguarda Berdych, il suo ottavo è frutto del match contro Anderson. Sì, per la 200esima volta in stagione si sono incontrati e per la 200esima volta il ceco ha vinto nello stesso modo: primo set in salita e poi discesa.

Ferrer ha battuto Dolgopolov al quinto, ragion per speriamo si levi velocemente dalle balle, anche se contro Dodig, giustiziere di Sijsling. Sempre meglio vedere il croato ai quarti che uno che sull'erba si ostina ancora a correre. Arriviamo quindi a Seppi, che ha abbattuto Nishikori, in scioltezza, al quinto! Ricordiamo il giapponese essere numero 11 ATP, ragion per cui una stagione più lunga sull'erba, salverebbe non poco il tennis. E attenzione perché il Kid di Caldaro si troverà di fronte Del Potro che sulla carta non dovrebbe dargli speranze, se non che, per un infortunio rimediato contro Zemlja, è in dubbio la sua presenza in campo. L'italiano potrebbe addirittura arrivare ai quarti per walkover. Apoteosi.

Passiamo quindi alla parte "Challenger" del tabellone. Primo quarto è Kubot-Mannarino. Il polacco ha battuto Paire senza un minimo di difficoltà, idem il francese con Brown. Sfuma così il sogno di vedere un potenzialmente interessante scontro tra il teutonico giamaicano e il pazzoide francese. Pazienza, se lo meritano. Invece vivi complimenti Kubot e Mannarino per aver raggiunto un traguardo ottimo, per le loro potenzialità. Più in basso abbiamo una sfida tra cervelli fini, ma talmente fini che sono inesistenti: Janowicz-Melzer. Il primo è avanzato umiliando Almagro in tre set, mentre l'austriaco è giunto ai questo punto uccidendo il re per un giorno Stakhovsky. Probabilmente sarà un match interessante anche perché tutto ci fa pensare che chi dovesse uscirne vivo, sarà tra i semifinalisti di Wimbledon.

Verdasco da quando ha cambiato racchetta e si è incollato la parrucca Playmobil è una macchina da guerra ed eccolo al lunedì dopo aver deriso il fenomeno Gulbis. Che il lettone se ne vada a zappare i giardinetti esterni al circolo, grazie. Nando oggi parte addirittura favorito contro De Schepper, forse l'assoluta sorpresa di questa edizione di Wimbledon. Il francese ha avuto molta fortuna perché ha trovato al primo turno Lorenzi, quindi è stato graziato dal ritiro di Cilic e nel terzo incontro aveva Monaco, non certo un fulmine di guerra sull'erba e vittima di un periodo infelice. Vivi complimenti. Chiudiamo quindi con Youzhny, che ci ha fatto il sacrosanto favore di eliminare facilmente Troicki, peccato che oggi se la vedrà con Murray, che al turno precedente ha facilmente catechizzato Robredo.

Per quanto riguarda le fanciulle basterebbe dirvi che la Williams è ancora in gara, per chiudere la questione, ma è doveroso ricordare che in tabellone ci sono ancora ben tre azzurre! La Pennetta continua a onorare il regalo del ritiro della Azarenka e oggi se la vedrà con la Flipkens. La Knapp vive la sua seconda giovinezza e oggi avrà l'arduo compito di liberarci da quel bocconcino della Bartoli. Per chiudere, Robertina Vinci sarà impegnata con quella macchinetta della Li. Ragazze, mettetecela tutta e regalateci una gioia.

Signori e signore è tutto per oggi. Vi rimandiamo alla nostra pagina Livescore per un super quadro dettagliato. Buon Big Monday, bye bye!

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