Come direbbero in molti "meglio tardi che mai", come invece direbbero gli esperti del settore "era ora" soprattutto alla luce dei precedenti avversari che gli hanno soffiato il titolo: Simon a Bucharest e Klizan a San Pietroburgo. Se la sconfitta contro il francese poteva anche essere ammissibile, sicuramente quella contro lo Slovacco non aveva ragione di esistere. Ma psycho-Fogna è questo e così ce lo dobbiamo tenere.
26 anni e talento indiscutibile, è quasi vergognoso che al massimo l'azzurro sia arrivato a toccare la 24esima posizione, avendo un potenziale almeno da top 15. Ma come al solito i "se" i "ma" li lasciamo ai cantastorie, visto che procedendo con quelle due paroline magiche, anche noi di ControBreak saremmo nei fab four da anni. In questa settimana di "scaricamento" post Wimbledon, nella quale anche i più fanatici di tennis faticherebbero a non vomitare alla visione di un campo da tennis, figurarsi se in terra, Fabio è stato bravo a sfruttare il comportamento superficiale dei vari partecipanti al torneo, per giungere fino al trofeo. Allo stesso tempo però non è nemmeno giusto sminuire l'impresa del ligure. Prima di tutto perché in settimana ha giocato veramente bene, secondo perché per arrivare alla fine del lavoro ha dovuto fare fuori l'idolo di casa Haas, nonché testa di serie numero uno del torneo, e l'ha battuto in due set netti. Quindi, con la pressione della finale, si è trovato opposto al tedesco Kohlschreiber, più in alto di lui in classifica.
Dopo un inizio di partita altalenante, dove si sono susseguiti una miriade di break, l'azzurro ha perso il parziale 7-5, classico punteggio che poi lo rende facilmente psicolabile. Invece Fabio ha mantenuto la calma e addirittura a fine secondo set si è trovato a gestire una discussione arbitrale delicata, che solitamente l'avrebbe fatto uscire fuori da ogni match. Non ieri. L'incontro si è così chiuso con carattere, 5-7 6-4 6-4 e primo titolo ATP in carriera per Fognini. Ciò si spera sia un inizio e non un arrivo.
Mezz'ora dopo, Errani e Vinci sono scese in campo per l'ultimo atto del torneo WTA di Palermo. In pratica la brindisina giocava in casa, mentre Sara difendeva il titolo. Inoltre si aggiunga che le due sono amiche per la pelle e compagne di doppio. Risultante, si è giocato con la stessa gioia che si ha ad un funerale. Come al solito quando si trovano opposte. A dire la verità non è stato proprio un match bellissimo, inoltre è durato tanto e si è concluso in tre set. In pratica tutti elementi che non stanno nelle nostre corde. Ovviamente le cose più simili al tennis le abbiamo viste fare alla Vinci e infatti siamo contenti abbia vinto lei 6-3 3-6 6-3.
Oltre a Stoccarda i maschietti erano impegnati anche a Bastad, in Svezia. L'unica notizia che sappiamo è che Verdasco è arrivato in finale, ma poi ha puntualmente perso da Berlocq. Disgrazie su disgrazie. Per fortuna lo spagnolo non ci ha deluso con una vittoria fuori programma e inattesa. Sia mai. Sempre fedele alla linea compassionevole: perdere sul più bello. Grazie di esistere Nando. E chiudiamo con la lontana Newport, dove Mahut ha vinto il torneo battendo Hewitt in tre set lottati. Per il francese trattasi del secondo titolo ATP in carriera, sempre sull'erba e sempre nel 2013. Vivi complimenti.
Si apre quindi una nuova settimana di tennis, con fulcro nell'ATP 500 di Amburgo, che oltre a Seppi e Fognini, vedrà in scena Federer, Haas e tanti altri nomi interessanti. Per quanto ancora non troviamo nessuna logica alle settimane di terra dopo Wimbledon, probabilmente vedremo qualcosa del torneo terdesco... anche se il mare (molto più sensato) chiama! Per ogni aggiornamento preciso e puntuale, vi rimandiamo alla nostra pagina Livescore. Buon tennis a tutti!
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